Inter, Conte: nessuno sfogo, mio discorso post Dortmund costruttivo

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L'allenatore dell'Inter è tornato a parlare alla vigilia del match di campionato contro il Verona. "Vincere a Dortmund ci avrebbe cambiato la vita" ha detto "ma da parte mia solo parole costruttive"

E' tornato davanti a taccuini e microfoni per presentare il match di domani dell'Inter contro il Verona ma il discorso post Dortmund non poteva non essere il tema principale dell'incontro con i giornalisti. Parole che tutti hanno catalogato come sfogo ma che l'allenatore nerazzurro ha voluto invece catalogare diversamente. "Non era uno sfogo, ma una maniera costruttiva per cercare di capire dove si è commesso qualche errore, senza additare nessuno. Sono stato chiamato qui per cercare di cambiare i giri del motore dell'Inter. Ogni cosa che faccio è per migliorare la squadra: possiamo e dobbiamo fare meglio, proprio perché siamo l'Inter", ha detto.

Nessuna polemica con la società

Conte ha escluso frizioni con la dirigenza chiamata in causa più volte durante il suo discorso post Champions: "Io volevo ribadire dei concetti, in privato i dirigenti sono i primi a riconoscere che ci sono cose che dovevano essere fatte meglio e su questo siamo in sintonia. Sono sempre riflessioni che facciamo in maniera costruttiva. Quando fai due competizioni, devi mettere in preventivo qualche infortunio e noi siamo arrivati a questo punto un po' corti...".

"Sono stato chiamato per cambiare la situazione"

"Sono stato chiamato per cambiare una situazione che negli ultimi 9 anni ha visto l'Inter fuori da tutto. Spalletti ha fatto un grande lavoro nelle ultime due stagioni, anche vedendo ora da dentro le difficoltà. Ma io porto aspettative. Le porto su me stesso, ma non posso mantenerle solo su me stesso. Qui tutti dobbiamo cambiare, per il bene dell'Inter. Se poi creo difficoltà a qualcuno, mi dispiace, ma io non posso snaturarmi: chiedo tantissimo a me stesso e al mio staff, vado alla ricerca dell'eccellenza e in questo è impossibile accontentarsi", ha concluso.

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