L’allenatore del Bologna, dal centro tecnico di Casteldebole, parla della sua malattia: “Quando me l'hanno detto è stata una bella botta, sono stato due giorni a piangere”. Martedì inizierà le cure. Nonostante le pause che dovrà prendersi, continuerà a essere il tecnico
Sinisa Mihajlovic ha la leucemia. A renderlo noto è stato lo stesso allenatore del Bologna (IL SOSTEGNO SUI SOCIAL). “Mi fermo. Martedì vado in ospedale per una nuova sfida, quella contro la leucemia”, ha detto in una conferenza stampa nel centro tecnico di Casteldebole, convocata proprio per parlare della malattia contro cui sta combattendo. “Quando me l'hanno detto è stata una bella botta, sono stato due giorni in camera a piangere”, ha detto l’allenatore serbo. Ha spiegato che “la malattia è in fase acuta e aggressiva, ma attaccabile”. “Ci vorrà del tempo ma si guarisce”, ha aggiunto commosso. E ancora: “Non sono lacrime di paura, so che questa sfida la vincerò sicuramente". Nonostante le pause che dovrà prendersi per curarsi, Mihajlovic continuerà a essere il tecnico del Bologna.
Mihajlovic ha la leucemia
Qualche giorno fa il tecnico serbo non si è presentato nel ritiro di Castelrotto ed era stato detto che aveva un attacco febbrile. “Quando siamo partiti per il ritiro avevamo detto che avevo la febbre. Lo abbiamo fatto perché dovevo andare a fare degli esami”, ha spiegato Mihajlovic. “Le analisi hanno detto che c’era qualcosa di irregolare, era leucemia”, ha aggiunto. Accanto a lui, in conferenza, c’era anche il dottor Gianni Nanni. “Non è vero che aveva la febbre – ha dichiarato –. Scusateci per la bugia, il mister non ha nessun sintomo. Si è presentato con un problema tipico di uno sportivo dopo le vacanze. Abbiamo fatto una risonanza magnetica ed è emerso che c'era un segnale a livello osseo da indagare. Nell'arco di 5 giorni abbiamo scoperto la verità”.
"Vincerò questa sfida"
Mihajlovic ha spiegato di aver chiesto “questa conferenza stampa e riservatezza perché volevo essere io a dare questa notizia”. “Affronterò questa malattia, non vedo l'ora di andare martedì all'ospedale per le cure. Prima inizio e prima finisco”, ha detto. E ancora: “Io non gioco mai per non perdere, sennò perdo: così nel calcio, così nella vita. Lo dico sempre ai miei ragazzi che dobbiamo avere coraggio e non dobbiamo avere paura. Batterò la leucemia, vincerò questa sfida e lo farò per me, per mia moglie, per la mia famiglia, per chi mi vuole bene. Ma ho bisogno dell'aiuto di tutti quelli che mi vogliono bene”.
L'invito del mister: "Fare prevenzione"
L’allenatore del Bologna ha raccontato di aver detto della malattia ai suoi giocatori durante una conference call poco prima della conferenza stampa. “Ho pianto anche con loro”, ha ammesso. “Ho pianto molto. Ma non mi piace che uno mi veda e pianga. Io sto bene e sono a posto. State sereni, io questa battaglia la vinco e spero dopo di essere un uomo migliore e più maturo”, ha aggiunto. Ha poi sottolineato: “Nessuno di noi deve pensare di essere indistruttibile, invincibile. Ognuno pensa: a me non succede. Poi quando ti succede è una botta tremenda". Infine, l'invito alla prevenzione: L'unica speranza è fare prevenzione. Io stavo bene da tutti i punti di vista. Il messaggio che voglio lanciare è: è giusto prevenire, solo così si combatte la malattia. Se hai fatto esami e controlli è più facile vincere”.
“Mihajlovic potrà e deve continuare le sue attività"
Dopo Mihajlovic ha parlato anche Gianni Nanni, medico del Bologna. “Comincerà le cure martedì, verrà ricoverato in ospedale. Dopo le cure potrà recuperare la sua attività. Non possiamo dire quanto tempo ci vorrà perché non conosciamo ancora il tipo di leucemia”, ha spiegato. Ma ha aggiunto: “Tornerà più forte di prima”. Il dottore ha anche sottolineato che “Mihajlovic potrà e deve continuare le sue attività. Ci saranno momenti che sarà lontano dalla squadra per le terapie, ma questo non significa che non inciderà, che non dirà la sua sulla squadra. Parliamo di una malattia che si può combattere e vincere. E vincere anche in tempi brevi".