Sprint del ciclista bergamasco dopo una lunga fuga, ma il romano (2°) sorride per il primo posto nella classifica generale. Da tre anni un italiano non era leader della corsa, l’ultimo era stato Nibali che nel 2016 trionfò a Torino
La sesta tappa del Giro d’Italia, 238 chilometri da Cassino (Frosinone) a San Giovanni Rotondo (Foggia) si tinge di tricolore. Arriva la prima vittoria italiana con il bergamasco Fausto Masnada, che al traguardo ha battuto allo sprint Valerio Conti, dopo una lunga fuga (IL RACCONTO DELLA SESTA TAPPA). Lo stesso Conti, 26enne romano, però sorride: il secondo posto gli vale la maglia rosa sfilata allo sloveno Primo Roglic, arrivato sul traguardo al diciassettesimo posto, con un ritardo di 7’19". Da tre anni un italiano non si vestiva di rosa. L’ultimo era stato Vincenzo Nibali, che trionfò a Torino nel 2016, conquistando il secondo Giro dopo quello del 2013. Al secondo posto della generale un altro italiano Giovanni Carboni, di Fano. Terzo è il francese Nans Peters.
Interrotto il digiuno di maglie rosa italiane
Conti pone fine a un digiuno di maglie rosa italiane che durava da ben 47 tappe: la seconda striscia negativa della storia. I ciclisti italiani avevano fatto peggio solo negli anni Settanta, quando non furono al comando della corsa per 66 frazioni consecutive: dalla quarta tappa del 1972 alla seconda tappa del 1975.
Lo sprint di Masnada
Nella sesta tappa dell’edizione di quest’anno, la numero 102, Masnada ha preceduto sul traguardo oltre Conti (secondo), gli spagnoli José Rojas (terzo) e Ruben Plaza (quarto), giunti con 38" di ritardo. Quinto Giovanni Carboni, che è la nuova maglia bianca di miglior giovane, a 43". Nello stesso gruppo dei ritardatari di Roglic anche Vincenzo Nibali, al 49esimo posto. Il messinese che prima della partenza della Cassino-San Giovanni Rotondo era al terzo posto nella generale è scivolato in 14esima posizione.