Antonino Chef Academy, terza puntata: chi è stato eliminato

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Barbara Ferrara

Il terzo appuntamento con Antonino Chef Academy, in onda tutti i martedì alle 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 455, ha visto una doppia eliminazione, quella di Marika GiubilatoAndrea SilvestroDopo Andrea Russo ed Elisa Truffellichi sarà il prossimo ad abbandonare il sogno di entrare a far parte della brigata di Villa Crespi?

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Ad Antonino Chef Academy nessuno può sentirsi al sicuro e all’interno del gruppo nascono le prime tensioni. Dopo la bocciatura di Truffelli, lo chef, insoddisfatto del rendimento di Giubilato, le concede una seconda chance, ma nella sfida contro il candidato esterno Tommaso Bonseri, Marika ha la peggio. Il suo risotto agli scampi con pomodorini confit, salsa di basilico e pinoli e spolverata di caffè, non è all’altezza delle aspettative. Il confronto con l’avversario non regge.

Fin da subito la ventunenne di Mazara del Vallo si è fatta prendere dall’ansia, e prima di uscire, Cannavacciuolo le rimprovera di essersi mossa sempre in difesa: “Non sei mai andata oltre ciò che conosci, impara a giocare anche in attacco e avrai un grande futuro in cucina, nella vita devi attaccare”. Giubilato saluta i compagni visibilmente commossa: ”Sono molto contenta del mio percorso, anche se potevo fare di più”.  

I ragazzi non nascondono l’ostilità verso l’ultimo arrivato, ma un nuovo ciclo didattico sta per cominciare e nei test sulle tecniche di cucina, i ragazzi devono confrontarsi con le difficoltà della gastronomia francese. La prova richiede la realizzazione di una perfetta crepinette, un flan e una salsa tradizionale. Marzullo si conferma il primo della classe, mentre Silvestro inizia a mostrarsi confuso, si classifica ultimo, porta a casa un tre, ma spera ancora di farcela. Nel test fuori sede, gli allievi dovranno vestire i panni del maître, ci ritroviamo nel cuore di Milano, al Savini, emblema della ristorazione meneghina, è qui, al cospetto di Valerio Beltrami, presidente dell’associazione maître italiani, che i giovani cuochi dovranno dimostrarsi capaci di organizzare un servizio di sala. Alcuni sorridono, altri sono seriamente preoccupati. Le due squadre danno il meglio, ma a vincere (8-6) sono Milone, Bartolini, Sparesotto e Petito.

Il test di approfondimento è dietro l’angolo, e come sempre è il più insidioso, i giovani dovranno cimentarsi con la pasticceria, ospite per l’occasione, lo chef pasticcere Paolo Griffa, creatore di dessert innovativi dagli effetti speciali. Ma non basteranno gli ingredienti scenografici (carta lampo, azoto liquido, zucchero effervescente, pennello e isomalto) per superare la prova.  Il tema è il gioco e l’obiettivo è stupire, quqasi nessuno garantisce l’effetto “Wow”, Petito è l’unico che si distingue e prende un bel sette. A deludere rovinosamente è Silvestro. Simone Corbo lo aveva già messo in guardia al termine della seconda prova: “Attenzione, ti stai tirando indietro e la rassegnazione è l’anticamera del fallimento”. Parole più che profetiche, il ventiduenne di Monza è fuori dai giochi con il punteggio più basso (13). Chef Cannavacciuolo lo saluta esortandolo a dare di più: “Ti ho visto molto confuso, secondo me è stata la tua rassegnazione, hai mollato, devi sempre dare il massimo, se dai il massimo possono succedere due cose, o ce la fai o fallisci, ma almeno non avrai rimpianti”. 

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