Esplora tutte le offerte Sky

Homestead, prossimamente sul grande schermo il film d'azione con un finale inaspettato

Cinema

Camilla Sernagiotto

Credits: frame dal trailer (YouTube)
Homestead, il trailer del film
CINEMA
Homestead, il trailer del film
00:01:50 min

Questo viaggio cinematografico tra fede, apocalisse e suspense diretto da Ben Smallbone si presenta come un melodramma post-apocalittico che intreccia abilmente tematiche di fede e intensità narrativa. Scopriamo tutto quello che bisogna conoscere su questo attesissimo titolo, in arrivo il prossimo anno in Italia sul grande schermo

Homestead è il film d’animazione che si rivela uno dei titoli cinematografici più attesi del prossimo anno.
Si tratta di un coinvolgente viaggio cinematografico tra fede, apocalisse e suspense diretto da Ben Smallbone e si presenta come un melodramma post-apocalittico che intreccia abilmente tematiche di fede e intensità narrativa.

 

A impreziosire il progetto, c’è naturalmente un cast ben assortito e a una produzione di alta qualità, tutti ingredienti che fanno di questa ricetta cinematografica quella perfetta per catturare l’attenzione del pubblico con un equilibrio tra suspense e riflessione, regalando un’esperienza visiva che si distingue nel panorama dei thriller indipendenti.

 

Scopriamo tutto quello che bisogna conoscere su questo attesissimo titolo, in arrivo il prossimo anno in Italia sul grande schermo.
Nel frattempo potete guardare il trailer ufficiale del film Homestead nel video che trovate in alto, nella clip posta in testa a questo articolo.

Fascino post-apocalittico

Le narrazioni ambientate in mondi devastati da eventi apocalittici continuano a riscuotere enorme successo, come dimostrano le recenti serie televisive cult Fallout e The Last of Us. Eppure, Homestead rappresenta una novità: è infatti probabilmente il primo film a coniugare un contesto post-apocalittico con una forte impronta di fede.

 

Ancora più sorprendente è il fatto che la pellicola sia stata progettata come un vero e proprio pilota per una serie televisiva, un elemento che (attenzione: spoilerino) si rivela nei minuti conclusivi e che potrebbe spiazzare molti spettatori, percependo la scelta come una strategia di marketing più che una naturale evoluzione narrativa.
Nei momenti finali del film, la promozione della serie televisiva avviene senza mezzi termini: un trailer viene proiettato direttamente sullo schermo e uno degli attori principali rompe la quarta parete per rivolgersi direttamente al pubblico, invitandolo a scansionare un codice QR per accedere a ulteriori dettagli sulla continuazione della storia.

 

Questo invito a usare i telefoni in sala — un atto tradizionalmente vietato nei cinema — lascia spazio a interpretazioni ironiche, ma dimostra l’audacia con cui il progetto tenta di innovare le convenzioni.

Approfondimento

Shadows, misteri e segreti in un thriller post-apocalittico

Homestead, una trama che sa coinvolgere

Se da un lato la strategia di chiudere il film con una spinta così marcata verso un prodotto televisivo successivo potrebbe risultare irritante, dall’altro va riconosciuto a Homestead il merito di mantenere il pubblico incollato allo schermo per tutta la sua durata. Il film riesce infatti a costruire un’atmosfera di tensione palpabile e un intreccio ricco di spunti intriganti, tali da rendere il colpo di scena finale meno sgradevole di quanto potrebbe sembrare in altre circostanze…

 

Molti spettatori, affascinati dall’intreccio e dall’abilità con cui sono tratteggiati i personaggi, potrebbero addirittura accogliere con entusiasmo l’idea di scoprire cosa accadrà ai loro protagonisti preferiti nella serie televisiva annunciata.

Approfondimento

Il Corpo, cosa sapere sul film con Claudia Gerini al cinema

Una trama ben congegnata per Homestead

La vicenda di Homestead prende il via con un atto di devastazione su vasta scala: due fratelli, originari di un Paese straniero non specificato, fanno esplodere una bomba nucleare al largo della costa della California. L’attacco provoca un’enorme distruzione e perdita di vite inimmaginabili, e in seguito si accenna anche a un cyber-attacco contro la rete elettrica nazionale, suggerendo che i due non abbiano agito da soli.

 

In questo contesto di caos, emerge Ian Ross, interpretato da Neal McDonough, un ricco "prepper" che ha dedicato anni alla costruzione di Homestead, una fortezza autosufficiente che sorge sulle Montagne Rocciose. Pensata per proteggere lui, la sua famiglia e un gruppo di collaboratori scelti, la villa fortificata è dotata di pannelli solari, orti e altre risorse per sopravvivere all’inevitabile collasso sociale. Tuttavia, Ian sa che questo non sarà sufficiente: presto avrà bisogno di armi e, soprattutto, di persone che sappiano usarle.

 

Per garantire la sicurezza, Ian ingaggia un gruppo di ex militari guidati da Jeff Eriksson (Bailey Chase), un veterano esperto. L’arrivo di Jeff, accompagnato dalla moglie Tara (Kearran Giovanni) e dai loro tre figli, segna l’inizio di nuove dinamiche. Con il mondo esterno in preda al caos, un numero crescente di persone disperate si presenta a Homestead, prima chiedendo e poi esigendo aiuto. Mentre Ian e sua moglie Jenna (Dawn Olivieri), profondamente devota, confidano che il governo o la FEMA interverranno per ristabilire l’ordine, Jeff si mostra scettico, insistendo sulla necessità di prepararsi al peggio.

Approfondimento

La trappola atomica, la bomba contamina la cultura (da Dalì a Kubrick)

Tra realismo e suspense

Basato sulla serie di romanzi Black Autumn di Jeff Kirkham e Jason Ross, il film si avvale di una sceneggiatura solida e ben strutturata, firmata da Phillip Abraham, Leah Bateman e Ben Kasica.

 

Il regista Ben Smallbone arricchisce la storia con dettagli realistici e personaggi secondari memorabili, tra cui un operatore radio che funge da voce narrante, un burocrate locale che insiste su regolamenti urbanistici nonostante il caos, e una battuta ironica che mette in discussione la scelta di acquistare una Tesla in un mondo senza elettricità.

 

Un elemento particolarmente intrigante è il personaggio di Georgie (interpreta da una giovanissima e bravissima Georgiana White), una bambina adottata da Jeff e Tara, che sembra possedere poteri di veggenza. Tuttavia, nonostante abbia predetto l’esplosione con un disegno di un fungo atomico, questo spunto resta poco sviluppato nella trama del film (vedremo se lo sarà di più, invece, per quanto concerne la trama della serie televisiva che arriverà prossimamente). Anche altre trame secondarie, come una storia d’amore tra Claire (Olivia Sanabia) e Abe (Tyler Lofton), sembrano destinate a essere approfondite nella serie TV.

 

Un bel cast

Il cast di Homestead offre interpretazioni eccellenti, con Bailey Chase e Neal McDonough che emergono grazie alla complessità e all’imprevedibilità dei loro personaggi.

La fotografia di Matthew Rivera cattura la bellezza e la desolazione dei paesaggi, mentre gli effetti speciali donano credibilità alle sequenze più spettacolari. Dawn Olivieri si distingue nel ruolo di Jenna, una donna che crede fermamente nel potere della fede, una convinzione mai ridicolizzata, ma anzi trattata con rispetto.
Il regista esordiente Ben Smallbone firma un debutto notevole, dimostrando di avere la capacità di offrire qualcosa di unico in un genere già ampiamente esplorato.

 

L’uscita al cinema di Homestead non è stata ancora annunciata, ma nel frattempo potete guardare il trailer ufficiale del film nel video che trovate in alto, nella clip posta in testa a questo articolo.

Spettacolo: Per te