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4 Ristoranti nell’Oltrepò Pavese, vince Cà del Monte di Anna. L'intervista

TV Show sky uno

Barbara Ferrara

A vincere la sfida per il Miglior ristorante nel territorio a sud del fiume Po, è Anna, ecco cosa ci ha raccontato della sua vittoria e della sua esperienza in tv. L'appuntamento con 4 Ristoranti ti aspetta ogni domenica in prima serata in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW

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Stretto tra Piemonte ed Emilia-Romagna, a pochi chilometri dalla Liguria e circondato dalla Lombardia, l’Oltrepò Pavese fa da sfondo alla tappa natalizia che vede protagonista del viaggio di 4 Ristoranti (LO SPECIALE) una tradizione culinaria unica e ricca di contaminazioni. Qui, in questa terra cara alla poetessa Ada Negri, a cogliere la sfida sono Beatrice con “Ristorante Vino dei frati”, Marco con “All’AvamPOsto sul Grande Fiume”, Andrea con “Agriturismo Boccapane” e Anna con il suo “Cà del Monte”. A trionfare è proprio quest'ultima, piemontese d’origine ed ex impiegata di Buccinasco, Anna sbaraglia la concorrenza e porta a casa l'ambito titolo. 

l'intervista alla vincitrice

Eravate fan del programma?
Sì, lo siamo sempre stati e la cosa buffa è che, ogni volta che qualche cliente ci rivolgeva particolari complimenti o quando eravamo molto soddisfatti di qualche servizio, la mia battuta era la solita "siamo pronti per 4 Ristoranti". Quando sono stata contattata dalla produzione per sapere se mi avesse fatto piacere partecipare, ho risposto con quel tono di chi ti vuol dire "guarda che non ci casco": ero convintissima fosse uno scherzo di un dipendente. 

 

Se la vostra esperienza fosse un piatto, che piatto sarebbe?
Sarebbe una bella lingua di manzo perché sembra un piatto semplice mentre prepararlo è abbastanza impegnativo. 



Qual è stata la vostra carta vincente?
Credo che sia stata il non volerci mostrare diversi da ciò che siamo. Io non ho mai nascosto di essere una semplice appassionata di cucina che è riuscita a realizzare il sogno di far coincidere la passione con la professione ed è così che mi sono proposta anche in questa circostanza. Non amo strafare, non voglio far credere di essere ciò che non sono e non mi imbarazza mostrarmi con tutte le mie imperfezioni. 

 

Come nasce l’idea di cucinare sottovuoto e a bassa temperatura?
L'idea è nata in un periodo in cui facevo molta fatica ad organizzarmi con il personale e, di conseguenza, correvo il rischio di non riuscire a preparare tutto ciò che serviva per il servizio. La cucina sottovuoto, invece, mi dà la possibilità di organizzarmi e, soprattutto, una volta stabilita la ricetta e le tempistiche di cottura, posso anche delegare senza correre il rischio che la pietanza risulti diversa da come sarebbe se l'avessi fatta io personalmente. Inoltre, il cibo cotto in questo modo è molto interessante: la carne, le verdure, perfino la frutta, tutto acquista un sapore intenso e consistenze migliori rispetto alla cottura tradizionale. 

 

Che effetto fa essere il miglior ristorante dell’Oltrepò Pavese?
Non sono il miglior ristorante…amo da impazzire il mio lavoro, sono molto soddisfatta, mi impegno tantissimo ma in Oltrepò sono in buona compagnia. Questo è un territorio che offre buona cucina e buoni vini oltre a panorami mozzafiato: spero che la puntata dedicata a questa zona della Lombardia, meno conosciuta al grande pubblico, serva a dare una buona visibilità a tutti i professionisti della zona.

 

La poetessa Ada Negri scriveva: “E a me basta passar lungo i muretti | caldi di sole; e perdermi ne' tuoi | vicoli che serpeggian come bisce | fra verzure d'occulti orti da fiaba | rossa Pavia, città della mia pace”: anche per voi Pavia è un luogo di pace?
Pavia è una città stupenda, antica, storica. Ai clienti che soggiornano da noi, consigliamo sempre una visita alla città, il Duomo, l'università con più di 600 anni di storia, il ponte coperto, il castello visconteo e la Certosa.

 

Il piatto più gettonato dai clienti?
Piacciono tantissimo i tagliolini al ragù bianco d'anatra ma, a pari merito, la carbonara (preparata sottovuoto). Tra i secondi piatti le nostre costine di maiale e la guancia di manzo non tradiscono mai le aspettative. 

 

Il momento più bello, vittoria a parte?
Diciamo la verità, è bellissimo vivere per un giorno intero con una troupe televisiva lì per te e tante persone che ruotano intorno al "tuo" evento. E' un po' come il giorno del matrimonio.

 

Chi vorreste avere come ospite illustre nel vostro locale?
Fin dal primo giorno ho detto che il mio sogno sarebbe ospitare Lady Gaga, ed ho anche promesso a chi si è messo a ridere sentendomelo dire, che il primo selfie con lei lo dedicherò a lui. Sono una sognatrice, con la fantasia realizzo tantissime cose e sai cosa continua a stupirmi? Che alla fine tutti i miei sogni si sono sempre realizzati quindi...

 

Che menu le dedicheresti?
Le dedicherei un menù vegetariano. Mi piacerebbe che venisse a fine giugno per vedere la fioritura delle nostre 4000 piante di lavanda e le preparerei una piccola quiche di porro e caprino, risotto con le zucchine del nostro orto e zafferano dell'Oltrepò, un assaggio di parmigiana di melanzane e l'immancabile tiramisù di Ca' del Monte.

 

Idee su come investire il monte premio?
Un piccolo regalino per me, la sfogliatrice elettrica per fare ravioli e tagliolini senza girare la manovella e tutto il resto diviso tra i miei collaboratori a cui sono affezionatissima e che vorrei citare singolarmente.



Una squadra affiatata e preparata è sempre vincente.
Sì, a tutto il mio staff il mio GRAZIE di cuore. Nicole, la veterana di Ca' del Monte: lei c'è sempre, qualunque cosa succeda, nel bene e nel male, è al mio fianco. Camilla, senza la quale sarebbe tutto più complicato. E' brava in cucina, in sala, nel rapportarsi ai clienti, sono felice che faccia parte del mio staff. Giovanni, un vero professionista del servizio in sala, paziente e gentilissimo, ama il suo lavoro e i clienti lo percepiscono. Marco, benedetto il giorno in cui l'ho conosciuto, peraltro in un momento difficile. Mi ha aiutato tutte le domeniche della scorsa stagione nonostante fosse l'unico giorno libero che avesse. Ho lasciato fare a lui lo Special, il risotto pasta di salame e bonarda, perché se lo meritava. 

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