4 Ristoranti in Molise, vince Miriana e il suo Ristorante Cian dal 1976. L'intervista

TV Show sky uno

Barbara Ferrara

A conquistare il titolo nel corso del quarto episodio è Miriana con il suo Cian dal 1976, "Miglior ristorante sulla costa del Molise". Chef Borghese ti aspetta ogni domenica in prima serata su Sky Uno, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW. 

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Il viaggio di 4 Ristoranti (LO SPECIALE) è ripartito da Torino con i nuovi episodi (ogni domenica in prima serata su Sky Uno, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW), e dal capoluogo piemontese ci ha portato in Sardegna, da qui in un altro angolo di paradiso, in Friuli-Venezia Giulia, a metà strada tra Venezia e Trieste, in una città sospesa tra il mare e la terra, a Grado, e da questa "isola del sole", alla scoperta dei litorali molisani il cui centro nevralgico è Termoli. Ed è proprio in questa antica città di pescatori che nel corso del quarto episodio, la sfida è stata vinta da Miriana. La vincitrice porta avanti il ristorante di famiglia, una vera e propria istituzione a Termoli. Ecco cosa ci ha raccontato della sua esperienza. 

l'intervista alla vincitrice

Eravate già fan di 4 Ristoranti e vi sareste mai aspettati di partecipare?

4 Ristoranti è una trasmissione che ho sempre guardato con interesse. Mi hanno sempre incuriosito le dinamiche dello show. Ogni puntata è sempre stata oggetto di chiacchiere e discussioni in famiglia ma, è anche vero che mi ha sempre strappato un sorriso. Non ho mai pensato di riuscire un giorno a parteciparvi perché viviamo in una piccola realtà. Sicuramente svolgo il mio lavoro con serietà e professionalità ma non ritenevo di poter essere selezionata.
 

Dagli studi in Legge ai fornelli, un bel cambio di rotta.

Sono laureata in legge ma sono anche nata e cresciuta all'interno di un ristorante. Quindi non parlerei di un cambio di rotta, ma di percorrere una rotta già tracciata. Ho scoperto in me, nonostante il parere contrario della mia famiglia, di portare avanti l'attività e i valori che sono sempre stati alla base del nostro modo di concepire la ristorazione. Vale a dire: qualità, serietà e professionalità. Ho avuto la fortuna di avere l'appoggio di mio marito e quindi la decisione alla fine è stata abbastanza semplice.
 

Il vostro ristorante nasce nel 1976 e ha segnato la storia della cucina di Termoli: come è stato e com’è portarlo avanti?

E' vero, il mio locale ha una lunga tradizione. I miei genitori grazie a duro lavoro, volontà ferrea e profondo amore per quello che si fa hanno segnato un pezzo di storia nella cucina termolese, diventando una vera e propria istituzione. Basti pensare che tutt'oggi ritroviamo sul nostro cammino clienti che con piacere ci deliziano con il loro ricordi vissuti nel nostro locale. Portare avanti una simile impresa è sicuramente una grande responsabilità a cui cerco di far fronte quotidianamente con estrema umiltà e con gran coraggio. Oggi il locale mantiene inalterata quella cucina che ci ha reso famosi ma con l'aggiunta di un po’ di estro, voglia di sperimentare e un pizzico di innovazione. Offro una cucina che guarda alla tradizione nell'uso delle materie prime, semplici ma di ottima qualità e nei sapori genuini e veri, ma è anche una cucina che ha voglia di creare e di esprimere la propria identità.
 

Qual è stata la più grande lezione che hai imparato da tua madre.

Mia madre è e sarà sempre una grande maestra di vita. La sua più grande lezione è, credo, credere in se stessi e dare sempre il meglio. L'impegno e l'amore nello svolgere la propria attività ripagano sempre. A ciò aggiungerei un estremo rispetto per le materie prime. Ogni piatto deve essere un gioco di equilibri tesi a rendere la degustazione un’esperienza d'avvero interessante. In questo io credo molto.
 

Come è stato il confronto con i vostri avversari?

Premetto che non sono una persona che ama mettersi in competizione e parlare di se. Preferisco far parlare i miei piatti. Lo scontro incontro con i miei avversari è stato imbarazzante. Ho un estremo rispetto per la professionalità e il lavoro dei miei colleghi ed essere chiamata in causa per giudicarli non mi ha reso la vita facile. Nonostante ciò ritengo di essere stata obbiettiva e sincera e spero di non essermi inimicata nessuno. Eventuali errori fatti da parte di tutti sono sicuramente da ricondurre alla tensione e stress del momento.

 
La carta vincente che ha decretato la vittoria?

La carta vincente? Una cucina semplice ma gustosa, un servizio attento e curato, una location di tutto rispetto e, se tutto ciò non bastasse, cura nei dettagli. Ho avuto oltre quarant'anni per perfezionarmi e raggiungere questo risultato. Ciò non toglie che c'è sempre tanto da imparare ed io sono sempre pronta a farlo.
 

Ti definisci un palato esigente: cosa non tolleri e cosa invece ti conquista, a tavola e nel servizio?

Sicuramente ho un palato esigente. Non mangio tutto e quello che mangio deve essere ben cucinato e di qualità. Un piatto per potermi conquistare deve essere ben pensato ed equilibrato. Prediligo sapori semplici, non amo l'utilizzo eccessivo delle spezie ed opto, in linea generale, per una cucina tradizionale. Un semplice piatto di pasta al pomodoro diventa un capolavoro se tutti gli ingredienti sono ben dosati. Il servizio a tavola per soddisfarmi deve essere: curato, attento ad ogni mia esigenza e, soprattutto silenzioso. Non amo essere disturbata eccessivamente mentre mangio.
 

Cosa apprezzano di più i vostri clienti?

I clienti apprezzano la nostra cortesia, il modo attento e professionale in cui lì accompagniamo nella degustazione dei nostri piatti e vini e, soprattutto, la nostra cucina tesa ad esaltare il nostro territorio: il Molise, una regione che per molti non esiste ma vi assicuro... resiste.
 

Se poteste avere un ospite illustre chi invitereste a cena?

Dopo aver avuto a tavola Alessandro Borghese, sono diventata avida e aspirerei, per rimanere nel mio settore ad avere come miei ospiti anche Cannavacciuolo e Barbieri.
 

Cosa vi siete portati a casa di questa esperienza televisiva e umana?

 4 Ristoranti è stata una esperienza davvero preziosa. Ha avuto il merito di darmi la consapevolezza di poter affrontare e vincere delle sfide che di primo acchito avrei rifiutato, essendo schiva e riservata. E' riuscito a dare ulteriore lustro al nome che porto con orgoglio e di questo ne sarò sempre grata. Ho avuto modo di conoscere altre visioni di cucina e sperimentare cucine non proprio convenzionali. Alcune le ho comprese, altre meno, ma sono state sempre esperienze interessanti. Ho realizzato che per crescere ulteriormente è necessario e utile il confronto per una visione più ampia di questa nobile arte che è la cucina.

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