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Kardashian per il sociale: tutte le iniziative della famiglia miliardaria

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Le Kardashian

La più grande delle sorelle Kardashian, Kim, fa parlare di se anche nel sociale impegnandosi con la scarcerazione di 17 detenuti condannati all’ergastolo per reati non violenti legati alla droga. Da Alice Marie Johnson all’incontro con Donald Trump fino alle riprese in carcere per un documentario stile Orange is The New Black. Nell'articolo tutte le iniziative legate al sociale della famiglia più famosa del mondo. Le Kardashian ti aspettano dal lunedì al venerdì alle 18.45 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 455.

Le Kardashian: scopri lo Speciale

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Donne d’affari, icone di stile che hanno rapidamente dimostrato di essere una forza da non sottovalutare tanto per il cervello quanto per la bellezza. Famose in tutto il mondo per i loro interventi sui social media, per i prodotti di bellezza e di moda che portano il loro nome, per i programmi tv che le vedono protagoniste, le Kardashian con le loro linee di abbigliamento Good American e Kendall + Kylie hanno aiutato le donne ad abbracciare le loro curve e ridefinire il modo in cui vedono la moda. E non dimentichiamo Revenge Body con Khloe Kardashian, una serie TV di realtà di trasformazione che aiuta i partecipanti ad affrontare i loro problemi emotivi e fisici e a trasformare le loro vite.

Kim, in particolare, ha subito una metamorfosi nel corso degli anni che ha visto il suo trasformarsi da Paris Hilton assistente personale a una delle TEMPO ‘s 100 persone più influenti e magnate di business extraordinaire. Nel 2016 Kim ha ricevuto un premio onorario dall’ospedale pediatrico di Los Angeles per la sua lunga amicizia e il suo sostegno all’ospedale. In realtà dona il 10 percento di tutti i suoi guadagni a numerosi enti di beneficenza. Le Kardashian hanno anche usato la loro influenza per sensibilizzare su vari problemi e cause sociali nel corso degli anni, mentre Kylie e Kendall hanno usato i loro compleanni e le piattaforme come opportunità per raccogliere fondi per Smile Train , CharityWater e Teen Cancer .

Kim Kardashian ora è era famosa anche come attivista dei diritti civili. Tmz ha presentato la storia in esclusiva rivelando che la quarantenne star si è impegnata personalmente, insieme al proprio avvocato, per riportare in libertà 17 detenuti che erano stati condannati all’ergastolo per reati non violenti legati alla droga. E tutto in soli tre mesi. Proprio lo scorso anno Kim era riuscita a ottenere da Donald Trump la grazia a Alice Marie Johnson, una donna di 63 anni che era stata condannata al carcere a vita per spaccio di cocaina e riciclaggio di denaro. Alice era in prigione già da 22 anni quando Kim era venuta a conoscenza del suo caso e si era battuta personalmente presso il presidente. Ma dopo questa esperienza, Kim ha deciso che voleva fare altro e di più. Con l’aperto sostegno del marito, il rappista Kanye West, non solo ha annunciato che si metteva a studiare legge, con l’intento di prendere la laurea entro tre anni, ma nel frattempo si è messa a lavorare con l’avvocato Brittany Barnett, fondatrice di “Buried Alive” (Sepolti Vivi), un’organizzazione che si batte contro l’ergastolo. Da allora il crimine è calato moltissimo, e l’opinione pubblica oggi e molto più disposta alla compassione. E per questo lo scorso dicembre democratici e repubblicani hanno approvato una storica legge di riforma del sistema carcerario federale, il “First Step Act”, che Donald Trump ha firmato, che riduce le pene e abolisce da ora in poi il concetto di “three strikes and you are out”.

Kim e l’avvocato Burnett hanno usato proprio lo spirito di questa legge per aiutare detenuti modello, che si erano meritati la libertà. E non hanno finito. Pare che stiano studiando molti altri casi.
Sempre più affascinata dai temi giudiziari. Dopo aver annunciato, lo scorso aprile, di aver iniziato a studiare da avvocato, la star della tv Usa sta lavorando a un documentario, Kim Kardashian West: The Justice Project, per il quale ha incontrato i detenuti del District of Columbia Correctional Treatment Facility, il penitenziario di Washington, postando poi su Instagram i selfie scattati proprio con i carcerati.