Durante la semifinale di Hell’s Kitchen sono state consegnate le giacche nere a 5 concorrenti, tra loro c’è il vincitore di questa 5^ edizione. Vediamo cosa è successo nella settima puntata di Hell’s Kitchen 5. L’appuntamento con la Finale di Hell’s Kitchen 2018 è per venerdì 21 dicembre alle 21:15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 311 o 11
La quinta edizione di Hell’s Kitchen sta per volgere al termine e nella semifinale abbiamo assistito alla consegna delle giacche nere e alla proclamazione dei 4 finalisti del programma. I sei concorrenti rimasti (Diego, Mayla, Rudy, Ginevra, Michela e Nicola) si sono giocati il posto in finale e hanno dovuto superare una sfida a squadre, una prova individuale e il servizio in sala. E, per l’ultima giacca nera, due aspiranti chef hanno dovuto, come sempre, sfidarsi al duello finale. Vediamo come è andata e cosa è successo nella semifinale di Hell’s Kitchen 2018.
L’ospite della settimana è Costantino della Gherardesca
Come ogni settimana, i concorrenti hanno ricevuto la visita di un ospite. Per la semifinale, Chef Carlo Cracco ha chiamato un personaggio molto noto al pubblico televisivo: Costantino della Gherardesca. Per la sfida a squadra, gli chef hanno dovuto preparare un piatto che riuscisse a interpretare e fondere alla perfezione le passioni del popolare conduttore e scrittore. Costantino è un uomo che ha vissuto in diverse parti del mondo e le sue passioni provengono da lontano. Per aiutare i concorrenti nella prova, il conduttore ha portato un’opera d’arte iraniana, a simboleggiare la poesia e la matematica, due elementi caratteristici della cultura dell’Iran. La seconda passione portata da Costantino della Gherardesca è un manichino con un abito nigeriano, simbolo di vivacità, vita e spiritualità. Terzo elemento da aggiungere nel piatto è la musica indiana. Per superare la prova e indossare finalmente la giacca nera i concorrenti hanno dovuto preparare un piatto di lusso che fondesse tutti questi elementi. Durante la preparazione dei piatti, la brigata blu, formata da Diego, Rudy e Michela, non riesce ad andare molto d’accordo, mentre la brigata rossa, formata da Ginevra, Mayla e Nicola, lavora fianco a fianco collaborando senza litigare. Al momento dell’assaggio, Carlo Cracco e Costantino della Gherardesca valutano la presentazione e il gusto dei piatti ma anche il modo di lavorare insieme. Chef Cracco non ha dubbi: la migliore della prova è stata la squadra rossa, che può indossare le giacche nere.
La prova individuale per la squadra blu
La squadra blu deve affrontare una prova individuale molto difficile per prendere le ultime due giacche nere rimaste. Per riuscire ad andare avanti nel programma, Cracco propone a Diego, Michela e Rudy di preparare un piatto gourmet con interiora e frattaglie. Lingua, rognone, coda, trippa e guanciale sono dei tagli di carne che di solito fanno parte di piatti della tradizione popolare ma, se cucinati sapientemente, possono diventare pietanze da ristorante stellato. Diego è il leader e può scegliere per primo il suo ingrediente e decidere quello da dare agli altri. Per lui, sceglie la lingua, la coda va a Michela e il rognone a Rudy. Al momento dell’assaggio, però, il piatto di Diego è quello che convince meno Cracco, per cui Diego è costretto a togliersi la giacca e abbandonare il programma. Rudy e Michela possono indossare la giacca nera.
Per festeggiare, Chef Cracco concede ai 5 concorrenti rimasti una libera uscita nella notte milanese.
Il servizio in sala: prove da leader
Arriva il momento del servizio in sala e Chef Cracco decide che tutti saranno leader a turno. Per abituarli dare ordini in cucina, li fa allenare ad alzare la voce, sperando riescano a farlo durante il servizio. Questo servizio è molto impegnativo perché i 5 chef dovranno servire tutta la sala. Il tavolo speciale è composto da tre vecchie conoscenze del programma: Tommaso, Erika e Lorenzo, finalisti della scorsa edizione di Hell’s Kitchen.
La staffetta al pass però non dà i risultati sperati perché non tutti hanno la stoffa da leader e qualcuno fa fatica a farsi rispettare. In sala si avverte la disorganizzazione, alcuni clienti attendono invano di essere serviti e, chi ha la fortuna di mangiare, non è molto contento di quello che ha nel piatto. Luchino, responsabile della sala, è costretto a scusarsi più volte, soprattutto con il tavolo speciale. Chef Cracco è costretto a far entrare in brigata Sybil Carbone e Mirko Ronzoni, rispettivamente finalista e vincitore della prima e seconda edizione del programma. Cracco torna al pass, la brigata torna a funzionare e il servizio viene portato a termine.
L’obiettivo di Chef Cracco era quello di verificare l’attitudine al comando dei semifinalisti, perché la finale la merita solo chi è riuscito a superare questa prova. Il primo a prendere il suo posto in finale è Nicola, seguito da Michela e Ginevra. Rudy e Mayla vanno al duello finale: in palio c’è solo un altro posto per la finale di Hell’s Kitchen 2018.
Il duello per l’ultimo posto in finale
Nel duello finale, Mayla e Rudy devono cimentarsi nella preparazione di un soufflè ricotta e vaniglia, stando ai tempi di Chef Cracco. Il soufflè è uno dei più grandi incubi di tutti gli chef, perché non riesce sempre bene. All’assaggio finale, lo Chef afferma che entrambi i soufflè preparati dai concorrenti hanno sia pregi che difetti ma, per la decisione finale deve tener conto dello studio del carattere durante tutta la puntata. Un Executive Chef deve farsi rispettare e, proprio per questo motivo, Chef Cracco è convinto che Rudy non abbia la tempra necessaria per proseguire nel programma e lo invita a togliersi la giacca.
I quattro finalisti di Hell’s Kitchen 2018 sono Ginevra, Michela, Nicola e Mayla: per la prima volta nella storia del programma, a contendersi il titolo di vincitore ci sono tre donne e 1 uomo. Per sapere chi diventerà Executive Chef presso il JW Marriott Venice Resort & Spa l’appuntamento è per venerdì 21 dicembre dalle 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 311 o 11.