Game of Thrones 8: le stuzzicanti anticipazioni di EW sulla nuova stagione

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Kit Harington tornerà nei panni di Jon Snow nell'ottava stagione de Il Trono di Spade

Mentre la data della messa in onda si avvicina, e in occasione dell'uscita dell'attesissimo trailer, Entertainment Weekly rivela alcuni succosi dettagli sull’episodio iniziale e su quello finale dell’ultima stagione della serie tv in onda su Sky Atlantic. Episodi che promettono di essere davvero unici. Scopri di più

In questi anni Il Trono di Spade ci ha insegnato una cosa: nulla è impossibile. Sono tanti, infatti, i record e le prime volte segnati dalla produzione cult, la cui ottava e ultima stagione andrà in onda su Sky Atlantic a partire dal 15 aprile.

A quanto pare, però, gli episodi di questa stagione conclusiva spingeranno ancora più in alto l’asticella qualitativa, perché come rivela Entertainment Weekly gli showrunner David Benioff e D.B. Weiss hanno deciso di “strizzare” cast e troupe fino all’impossibile per non disattendere le aspettative di un finale di serie mai così atteso dal pubblico.

Già il fatto che per girare “solo” sei episodi (per quanto particolarmente corposi) siano stati necessari dieci mesi interi di riprese la dice lunga sullo sforzo produttivo dietro l’ottava stagione de Il Trono di Spade. Ma sono in particolar modo due le puntate davvero da record.

A cominciare proprio dall’apertura di stagione, che metterà in scena la battaglia chiave fra le “forze alleate” di Westeros e l’esercito di non morti guidato dal Re della Notte, “la più lunga sequenza di battaglia mai girata”, in grado di far sembrare robetta (si fa per dire, ovviamente) l’epica battaglia del Fosso di Helm de Il Signore degli Anelli.

Diretto da Miguel Sapochnik, che già si era distinto per l’epico scontro de La battaglia dei bastardi nella sesta stagione de Il Trono di Spade, con cui si è aggiudicato il premio per la Miglior regia in una serie drammatica agli Emmy, il primo episodio ha sottoposto i protagonisti della serie a un vero e proprio tour de force.

La battaglia di Grande Inverno porta assieme sul set quasi tutti i protagonisti (ancora in vita) della serie, tanto da far pensare a un superhero movie in stile Marvel. Ma a essere davvero stupefacente è lo sforzo richiesto a tutti quanti (e alla troupe in particolare): per realizzare l’episodio sono state infatti necessarie undici settimane ininterrotte di riprese notturne, spesso in condizioni meteorologiche non propriamente ideali, fra il gelo e il maltempo.

Qualcosa che i soggetti coinvolti si ricorderanno per tutta la vita. “Niente ti può preparare per quanto sfiancante possa essere questa esperienza. Notte dopo notte, ancora e ancora, non c’è mai tregua. Non puoi ammalarti… ci sono dei momenti in cui sei distrutto e vorresti solamente piangere”, racconta Maisie Williams, alias Arya Stark, che finalmente ha l’opportunità di prendere parte a una delle grandi battaglie de Il Trono di Spade.

Iain Glen, che interpreta Ser Jorah Mormont, rilancia: “È stata l’esperienza più spiacevole che io abbia avuto nel Trono di Spade. Un vero test. Vai a dormire alle sette del mattino, ti svegli a mezzogiorno e sei così stanco che non riesci a fare niente. Non hai più una vita al di fuori del set”. Un programma di riprese così massacrante, quello imposto da Sapochnik, da essere stato ribattezzato con ironia “la Lunga Notte”, in riferimento dall’epoca più buia attraversata dal continente di Westeros.

Tutti questi sacrifici, però, saranno ripagati, perché la resa della battaglia, a sentire chi ha partecipato all’impresa, è davvero incredibile. E l’episodio promette di essere non solo spettacolare, ma anche estremamente complesso, perché su schermo si intrecceranno le vicende di tantissimi personaggi, tutti quanti ugualmente importanti.

C’è poi un altro episodio che catalizza l’attenzione e le aspettative dei fan: stiamo ovviamente parlando del season finale diretto dagli stessi Benioff e Weiss, che sono voluti “scendere in campo” in prima persona per assicurarsi che la conclusione della serie cult fosse all’altezza del resto degli episodi.

Dell’episodio in questione, però, si sa pochissimo, se non che il livello di segretezza è inedito addirittura per uno show “barricato” come Il Trono di Spade. A quanto pare, solo pochissimi membri della troupe con uno speciale badge “episodio 6” potevano avere accesso al set.

I due showrunner hanno già affermato di non tenere in conto quello che il pubblico vuole per questo finale, ma allo stesso tempo di volere, come dice Weiss “che la gente lo ami. Ci teniamo tantissimo, anche perché abbiamo passato 11 anni a farlo. Ma sappiamo anche che, per quanto possa essere la versione ottimale, ci sarà sempre un ristretto gruppo di persone che odierà anche la migliore delle possibili versioni”.

“È dall’inizio che parliamo di come sarebbe finito lo show”, incalza Benioff. “Una storia non è bella se ha un brutto finale. È ovvio che siamo in ansia”. Come del resto i milioni di fan della serie sparsi per il mondo, tutti quanti con il fiato sospeso per conoscere il destino dei loro beniamini.

Bene. Adesso ci siamo. E, ne siamo sicuri, sarà davvero epico.

 

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