Genny Savastano, il personaggio interpretato da Salvatore Esposito

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Il figlio del Boss

Da giovane spensierato e un po' ingenuo, a boss spietato, da figlio immaturo e viziato a capo clan: questa la metamorfosi di Gennaro Savastano, cresciuto troppo in fretta per far fronte agli “affari di famiglia” dopo l’arresto del padre.

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Genny non è più il ragazzino in cerca del rispetto del padre che abbiamo conosciuto nelle prime due stagioni di “Gomorra- La serie”. Oggi è un uomo che ha ampiamente dimostrato di essere all’altezza del cognome che porta, ma ha anche imparato che il potere e gli affari non sono tutto nella vita. Genny è infatti marito devoto di Azzurra e padre affettuoso del piccolo Pietro: per amore della sua famiglia, in passato ha dimostrato di essere disposto a pagare qualunque prezzo.

Tuttavia, dopo la morte dell’Immortale, qualcosa in lui si è spezzato: senza il suo mentore, colui che lo ha accompagnato e guidato sin dall’adolescenza, il giovane Savastano non è più certo di poter tenere insieme i pezzi del suo mondo. Per poter continuare a vivere, non gli resta che una cosa da fare: dimenticare il suo passato e quanto è stato, e cercare di guardare unicamente davanti a sé, verso il futuro.

 

Chi è Genny Savastano?

Gennaro Savastano, detto Genny, è il figlio del boss della camorra Pietro Savastano e di Immacolata. Il clan Savastano controlla tutto il giro di droga di Scampia. Nel corso della prima stagione ci si trova di fronte a importanti cambiamenti nella vita di questo personaggio: da giovane spensierato e un po' ingenuo, dedito solo allo svago e tendenzialmente arrogante, Genny si trasforma in un uomo sempre più violento, fino a diventare un vero boss, in grado di comandare un clan camorrista come suo padre desidera.

Da subito Genny si mostra come un ragazzo semplicemente viziato, dedito alla bella vita, alle donne, alle moto di grossa cilindrata e alle discoteche. Allo stesso tempo si dimostra però anche sensibile, con grandi speranze nell'amicizia e nell'amore. Il padre lo vede come il suo successore all'interno del mondo della camorra e, nonostante lo soddisfi in ogni suo desiderio e tenda a viziarlo un po' troppo, lo richiamerà ai suoi “doveri”. 

Il suo atteggiamento inizia a cambiare quando Don Pietro viene arrestato: Genny diventa così “l’omn ‘e casa” e, sostenuto e diretto dal carattere d’acciaio di mamma Imma, inizia a prendere in mano la situazione. 

Un viaggio particolarmente importante in Honduras, per rassicurare i produttori di cocaina sul loro sodalizio, forgerà il carattere di Gennaro rendendolo superbo e violento. Genny da questo momento sarà in grado di uccidere a sangue freddo e di tenere saldamente in mano le redini del clan. Il ruolo di boss vicario, però, ben presto inizierà a stargli stretto.

Per Genny l’amicizia comunque continua ad avere un ruolo fondamentale nella vita: al suo fianco come modello e fonte di influenza ci sarà infatti Ciro Di Marzio, con il quale ha sempre un rapporto particolare, ma pian piano sempre più complicato, dovuto soprattutto ad un conflitto di leadership. 

Come boss, supportato dalla madre e da Ciro, Genny dovrà affrontare un’elezione amministrativa, speculazioni edilizie e, non ultime, diverse faide scoppiate all’interno al clan.

In pochi, infatti, lo riconosceranno adatto al ruolo di leader; lui stesso nei confronti dei suoi uomini si dimostrerà sempre più violento e minaccioso per rimarcare la sua posizione. Anche nei confronti di Ciro di Marzio, Genny inizierà a dimostrarsi freddo, se non addirittura ostile. E lo scontro con Salvatore Conte è dietro l'angolo.

Il ragazzo viziato e spensierato si troverà quindi anche ad affrontare la rottura del più grande dei tabù: il tradimento e la rottura di un’amicizia, e reagirà, al solito, come uno spietato criminale.

L'amato-odiato Genny Savastano al termine della sua metamorfosi dovrà affrontare anche problemi più grandi, compreso il pericolo di vita, per se e per i suoi familiari. Il ragazzo un po’ immaturo ma fiducioso, che passava i pomeriggi in moto, non esiste più: Don Gennaro saprà affrontare ogni situazione come solo un boss della camorra sa fare. E proprio questo lo porterà a vedere rivali pericolosi in tutti, amici e parenti compresi. 

La sua freddezza lo porterà ad andare oltre il rapporto con il padre, stringendo alleanze economiche volte a fornire la droga honduregna anche ai nemici di Don Pietro, come ‘O Principe.

Ma Genny rivolgerà le sue attenzioni agli affari nella capitale, usando le “piazze” campane solo per smerciare la droga sudamericana. Saranno questi fattori a portarlo a stringere un accordo con Ciro di Marzio, azione invisa da Don Pietro.

A Roma Genny instaurerà una relazione con Azzurra, la figlia di un boss campano trapiantato nel Lazio, Giuseppe Avitabile. La ragazza diventerà sua moglie e madre di suo figlio.

Genny si dimostrerà fedele solo a sé stesso e ad Azzurra. Arriverà persino a tradire il suocero per evitare di esserne un subalterno, e farà altrettanto con il padre.

Dopo l’ennesimo scontro con Don Pietro, Genny vendicherà tutti i mancati apprezzamenti e riconoscimenti del padre condannandolo a morte.

Sarà proprio lui infatti la spia che indicherà a Ciro Di Marzio gli spostamenti di Don Pietro, così da permettere all’Immortale di vendicare la morte di sua figlia uccidendo l’ex boss Savastano.

 

Chi è l'attore che interpreta Genny Savastano?

Il ruolo di Gennaro "Genny" Savastano è interpretato da Salvatore Esposito, classe 1986 e napoletano d'origine. Prima del successo ottenuto con Gomorra - La Serie, Salvatore lavorava come impiegato per un'importante catena internazionale di fast food, fino a quando non ha deciso di seguire il suo sogno di diventare attore. Per questo ha iniziato a frequentato la Scuola di Cinema di Napoli, e successivamente si è trasferito a Roma per intraprendere la carriera di interprete, che è iniziata con una parte nella serie Il Clan dei Camorristi. In pochissimo tempo il suo talento e la sua passione l'hanno premiato, trasformandolo oggi in una star del cinema italiano. 

Il successo internazionale per lui è arrivato proprio grazie al personaggio di Genny, interpretazione che gli ha dato la possibilità di ricoprire altri importanti ruoli, come quello nel pluripremiato Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. 

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