Grey's Anatomy, l'attore James Pickens volto del dottor Richard Webber ha tumore prostata
Serie TVIn un’intervista a Black Health Matters, l’attore, 73 anni, ha rivelato di aver ricevuto la diagnosi e ha sottolineato l'importanza della prevenzione. Anche il suo personaggio ha appena svelato di avere il cancro
“Non è il tipo di notizia che qualcuno vorrebbe sentire, ma a dire il vero, il cancro alla prostata è una malattia che affligge tutta la mia famiglia. Mio padre ne era affetto. Aveva molti fratelli; molti di loro ne erano affetti. Mi sarei sorpreso se non l’avessi avuto”. In un’intervista a Black Health Matters, l’attore James Pickens Jr., 73 anni, che dal 2005 interpreta il dottor Richard Webber nella serie tv Grey’s Anatomy, ha rivelato di aver ricevuto la diagnosi della malattia. La notizia è arrivata pochi giorni dopo la messa in onda della puntata della 22esima stagione della serie tv nella quale anche il suo personaggio, il dottor Webber, ha svelato di avere il cancro. “Ho un cugino di primo grado di 90 anni, che in realtà è ancora vivo; anche lui ne era affetto. Anche suo figlio ne è affetto. Anche un paio dei suoi fratelli ne erano affetti. Nessuno, per quanto ne so, ne è morto”, ha aggiunto.
L'IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
Grazie alla sua storia familiare, all’età di 41 anni James Pickens Jr. si era sottoposto al test del PSA (antigene prostatico specifico), e da allora ha eseguito controlli medici annuali. “Il mio urologo mi ha detto: “Dato che sei stato così diligente in quella parte della tua salute, è stato un vantaggio per te. Siamo riusciti a scoprirlo così presto perché eri sottoposto a test”", ha raccontato l’attore a Black Health Matters. Durante una visita annuale, infatti, i medici avevano notato elevati livelli di PSA e avevano indirizzato il paziente a un urologo, che gli aveva proposto una risonanza magnetica. “Era emerso, come lui stesso l’aveva definito, qualcosa di sospetto”, ha ricordato Pickens. Una biopsia aveva poi evidenziato la presenza di un tumore, mentre una successiva scansione PET aveva dimostrato che il cancro non si era diffuso oltre la prostata. L’attore aveva allora scelto di rimuovere il tumore con una prostatectomia radicale, che era stata eseguita da due urologi. “L’abbiamo scoperto molto presto, e quindi hanno pensato che fosse la strada migliore da percorrere”, ha raccontato. “Ho una variante rara che non si vede molto spesso. Volevano procedere con cautela e tenerla d’occhio. Era così raro che volevano assicurarsi di mettere i puntini sulle i e le croci sulle t. Ma non ne avevano mai visto uno rilevato così presto come il mio”. Ora, Pickens ha deciso di condividere la propria esperienza per cercare di rimuovere lo stigma che gli uomini hanno nel parlare apertamente della propria salute. “Dove siamo e come vediamo la comunità medica, soprattutto in quanto uomini afroamericani. Conosciamo la storia di tutto questo, e quanto indietro nel tempo abbiamo avuto in termini di trepidazione nell’essere sottoposti a test e a qualcosa di semplice come una visita medica”. In apposito video, Pickens ha quindi sensibilizzato sull’importanza di una diagnosi precoce. “Un uomo su otto riceverà una diagnosi di cancro alla prostata nel corso della vita. Per gli uomini di colore, il rischio è ancora più alto. Fortunatamente, il cancro alla prostata è altamente curabile, ma la diagnosi precoce è fondamentale, e a volte non presenta sintomi evidenti”. Ha concluso: “Oggi sono la prova vivente che la diagnosi precoce funziona. Se sei di colore o se il cancro alla prostata è una patologia ereditaria, parla con il tuo medico della possibilità di sottoporti a screening a partire dai 40 anni”.