Mrs Playmen, la storia vera di Adelina Tattilo, il personaggio di Carolina Crescentini
Serie TVL'attrice italiana dà vita sullo schermo a un ritratto inedito dell'imprenditrice e giornalista che ha fondato un impero editoriale nella seconda metà del Novecento, portando avanti battaglie femministe e spingendo per una rivoluzione culturale senza precedenti
Dal 12 novembre Netflix propone nel suo catalogo di titoli in streaming Mrs Playmen, serie televisiva firmata da Riccardo Donna dedicata alla storia personale ed imprenditoriale di Adelina Tattilo, fondatrice ed editrice di Playmen, rivista per adulti di carattere erotico, interpretata da Carolina Crescentini.
Lo show, che è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, fa conoscere al grande pubblico una figura centrale per l'editoria italiana, famosa per le sue numerose battaglie femministe.
Chi era Adelina Tattilo, fondatrice di Playmen
Adelina Tattilo, protagonista della storia della serie televisiva Mrs Playman, è stata una pioniera dell'editoria erotica italiana e una donna all'avanguardia nel clima culturale del Paese nella seconda metà del Novecento.
In prima linea nelle battaglie femministe del suo tempo, dal diritto all'aborto, al divorzio, si è spesa per tutta la vita per l'emancipazione femminile, facendosi lei stessa, con le sue scelte personali, simbolo di ribellione agli stereotipi sulle donne, relegate nella società al ruolo di mogli e madri.
Nata a Manfredonia nel 1928, si trasferì prestissimo con la famiglia a Roma dove terminò gli studi in convento. Si sposa molto giovane con il suo dirimpettaio, Saro Balsamo, che diventa marito, padre dei suoi tre figli e socio in affari.
Cresciuta in una famiglia del Sud cattolica e osservante, Adelina rifiuta presto le convenzioni del tempo ed inizia a lavorare nell'editoria.
Dopo una serie di impieghi, inclusa la creazione di Menelik, rivista di fumetti erotici, e Men, primo settimanale per uomini con materiale fotografico acquistato all'estero, fonda nel 1976 Playmen, risposta nazionale a Playboy di Hugh Hefner che in Italia era stato messo al bando.
Il fiuto per gli affari era accompagnato da una visione dell'erotismo al femminile molto personale.
Tattilo propose un'idea di donna diversa da quella americana, prosperosa e legata allo stereotipo della donna materna. Le sue donne avevano qualcosa di borghese e ciò contribuì allo scandalo delle pubblicazioni della sua casa editrice.
Il business, tuttavia, risentì della cattiva gestione di Balsamo che dilapidò le sostanze lasciando la donna somemersa dai debiti.
La riorganizzazione aziendale vide Tattilo da sola al comando, posizione che accrebbe il suo potere e il suo valore.
Dall'editoria, arricchitasi nel frattempo di titoli, libri e riviste, che sfidavano la morale del tempo, tra cui Libera. Il giornale della donna moderna, Tattilo passa al cinema, producendo opere che rafforzano la discussione sui temi sociali di maggiore interesse del tempo, a cominciare dall'aborto. La Tattilo Editrice S.r.l. è poi passata ai tre figli della sua fondatrice che è morta nel 2007 a Roma a 78 anni.
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Crescentini: "Una rivista erotica per seminare un pensiero femminile"
Nelle interviste che hanno accompagnato l'anteprima a Roma di Mrs Playmen, Carolina Crescentini ha sottolinato l'attualità della figura di Adelina Tattilo che lei ha interpretato nella serie Netflix televisiva in sette episodi, visibile anche su Sky Q, Sky Glass e Now tramite la app Smart Stick.
L'attrice ha parlato della modernità evidente delle battaglie portate avanti da Tattilo che, oltre ad aver fiutato la possibilità di guadagni nel mercato italiano della seconda metà del Novecento, ha avuto il coraggio di rivoluzionare la sua vita a quarant'anni e avviare un business redditizio, pur essendo una madre di tre figli, cresciuta in un ambiente molto cattolico.
Tattilo ha parlato nelle interviste del tempo della sua educazione priva di vera informazione sul suo ruolo di donna e della sua sessualità.
Le sue idee spinsero la società ad interrogarsi sui suoi bisogni negati e nascosti ma le pubblicazioni non erano mai mera provocazione fine a se stessa. Tattilo sceglieva donne più vicine a quelle vere ed ospitava sulle sue pagine firme di autori affermati e stralci di pubblicazioni estere.
Ci furono anche scoop, come la diffusione di scatti di Brigitte Bardort in topless, e sequestri delle copie nelle edicole.
L'idea di fondo della "versione bionda di Hugh Hefner", definizione di Time per Adelina Tattilo in un servizio del 1971, era quella di cambiare i confini del pensiero comune sulle donne, il loro ruolo nella società e nel rapporto con lo sguardo maschile. "Ha usato una rivista erotica per seminare un pensiero femminile", ha detto Carolina Crescentini a Sky TG24. Adelina Tattilo ha invaso uno spazio, quello del desiderio, considerato nella sua epoca un territorio maschile, ha sottolineato l'attrice romana che nello show è affiancata da un cast composto da Francesco Colella, Filippo Nigro, Giuseppe Maggio, Luigi Poggi e Francesca Colucci.