Kim Bodnia aveva già firmato per F1 quando è stato confermato in The Wtiucher. Le riprese del film sono poi state ritardate a causa degli scioperi di Hollywood, il che ha impedito all'attore di tornare nei panni di Vesemir
Liam Hemsworth non è l'unica new entry di The Witcher.
Kim Bodnia non tornerà a vestire i panni di Vesemir, veterano cacciatore di mostri e figura paterna per Geralt: nella penultima stagione della popolare serie tv, a dare volto al personaggio sarà Peter Mullan di Outlander: Blood of My Blood e Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere.
Perché Kim Bodnia è uscito dalla serie?
Kim Bodnia ha esordito nella seconda stagione di The Witcher, quando Henry Cavill interpretava ancora Geralt. "Onestamente, non pensavamo di rivederlo dopo quella stagione", ha raccontato la showrunner Lauren Hissrich. "Poi, nella sala sceneggiatori, ci siamo detti: 'Beh, aspetta, e se iniziassimo a riportare in scena i Witcher e volessimo tenere Vesemir nella serie?'". Tuttavia, Bodnia aveva già firmato per F1, pellicola in cui interpreta Kaspar Smolinski, uno dei direttori del team APXGP. Le riprese del film sono poi state ritardate a causa degli scioperi di Hollywood, il che ha impedito il ritorno di Bodnia nei panni di Vesemir.
"Ne ho parlato con Kim, ed era devastato", ha raccontato Hissrich. "Gli piaceva molto interpretare Vesemir. Ma F1 è un film importante, capisco che la produzione non potesse adattarsi ai nostri impegni. Così è arrivato Peter, e quello che trovo sempre fantastico quando arrivano attori molto esperti e sanno di dover sostituire qualcuno è la loro professionalità. Kim ha un accento molto particolare. Mullan lo sapeva, e si è chiesto come cambiare il suo così da renderlo più simile".
Chi è Peter Mullan
Peter Mullan, attore e regista scozzese classe 1959, è una delle figure più intense e versatili del cinema britannico. Dopo gli esordi teatrali e televisivi, si afferma negli anni ’90 grazie a ruoli in film di forte impatto come Riff-Raff (1991) e Trainspotting (1996), dove interpreta il violento Swanney. La consacrazione arriva nel 1998 con My Name Is Joe di Ken Loach, che gli vale la Palma d’Oro a Cannes come miglior attore. Parallelamente alla carriera da interprete, Mullan si distingue come regista: il suo film Magdalene (2002), denuncia potente sugli abusi nei conventi irlandesi, conquista il Leone d’Oro a Venezia. Attore capace di passare dal cinema indipendente ai blockbuster, prende parte anche a produzioni di richiamo internazionale come Harry Potter e i Doni della Morte (dove interpreta lo scavatore Yaxley) e serie di successo come Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere e Outlander: Blood of My Blood.