The Vampire Diaries, Nina Dobrev lasciò perché voleva essere pagata come i colleghi maschi

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Vittoria Romagnuolo

Vittoria Romagnuolo

Warner Bros. via Webphoto

L'amatissima interprete di Elena Gilbert (e del suo doppleganger Katherine Pierce) ha svelato le ragioni che la spinsero a lasciare la produzione per tornare, eccezionalmente, per la stagione conclusiva. La sua battaglia per ottenere un salario equo, getta nuova luce su uno degli show più iconici del nuovo millennio

Nina Dobrev, star femminile principale di The Vampire Diaries, la serie televisiva co-ideata da Kevin Williamson e Julie Plec targata Warner Bros.Television e trasmessa in Italia dal 2010 al 2017 per otto stagioni, lasciò lo show all'apice del successo dopo sei stagioni per fare ritorno nella storia solo come guest star per il finale della serie.
La vicenda del suo addio, che negli anni è stata condita da numerose speculazioni anche legate alle vicende sentimentali dell'attrice, ora si tinge di una nuova verità. 
La storica interprete della protagonista Elena Gilbert e del suo doppleganger Katherine Pierce scelse di lasciare la serie per problemi retributivi.
La produzione non la pagava quanto i suoi colleghi maschi e anche in occasione del suo ritorno per la stagione finale del titolo, la contrattazione per stabilire la sua paga fu parecchio accesa

Dobrev e le attrici donne pagate meno dei colleghi maschi

L'addio di Nina Dobrev a The Vampire Diaries, la serie televisiva statunitense che le diede popolarità globale quando aveva solo venti anni, è legato a una storia di divario retributivo di genere, Il gender pay gap che a Hollywood sta diventando sempre più un caso urgente denunciato da numerose star del grande e picoclo schermo (tra le battaglie più discusse, quella di Scarlett Johansson che per la sua partecipazione alle produzioni Marvel Studios pretese una paga pari a quella dei suoi colleghi maschi). 
Nina Dobrev abbandonò la produzione alla sesta stagione, trasmessa nel 2015, perché non veniva pagata quanto gli altri protagonisti maschi. 
L'attrice, che è tornata a quegli anni in un'intervista collegata alla pubblicazione di un nuovo libro sulla serie e i suoi retroscena (I Was Feeling Epic: An Oral History of The Vampire Diaries di Samantha Highfill, disponibile in lingua originale), ha raccontato la sua versione dei fatti. 
A un certo punto, iniziò a riflettere sul fatto che lei e le sue colleghe donne, le attrici Candice King e Kat Graham (interpreti di Caroline Forbes e Bonnie Bennet), personaggi fissi delle prime due stagioni, erano state le attrici meno pagate della produzione.
La sua situazione, nello specifico, era aggravata da una mole di lavoro doppia. Nella storia, infatti, recitava sia nei panni di Elena Gilbert che della sua doppleganger malvagia, Katherine Pierce, situazione che raddoppiava la sua presenza sul set, le ore di lavoro e la quantità di battute da memorizzare. 
Quando si rivolse ai produttori per chiedere un salario più giusto, la risposta fu quella di tagliare il personaggio di Katherine dalla sceneggiatura. Nessun aumento di stipendio le fu corrisposto e la situazione divenne così insostenibile da spingerla a valutare l'addio che poi, di fatto, avvenne. 
L'arte fu sacrificata a favore di una causa giusta. "Non era una questione di soldinon me ne importava niente ma di principio", ha detto Dobrev, che tornò sul set successivamente in due occasioni, con un cameo vocale e la presenza in un episodio dell'ultima stagione. 

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Il ritorno per il finale e un nuovo accordo mancato 

Nina Dobrev ricevette il sostegno di Julie Plec, co-creatrice della serie, ma ciò non bastò ad evitare l'addio dell'attrice che poi tornò eccezionalmente per salutare per sempre il suo personaggio in un episodio della ottava stagione. 
Anche in quel caso, la discussione sul suo compenso fu accesa e Dobrev, che non fu mai pagata quanto i suoi co-protagonisti maschi, Paul Wesley e Ian Somerhalder, riuscì a trovare un accordo per partecipare ad un'unica puntata. 
L'attrice rifiutò l'offerta di tornare per tutta la stagione perché le fu offerto un compenso molto inferiore a quello per cui aveva lavorato in precedenza. 
Per lei si trattava di un'offerta che metteva in questione il suo valore, comparato a quello degli altri protagonisti. "Ricordo di aver avuto la sensazione che lo studio non apprezzasse ciò che stavo portando allo show, sembrava che stessero dicendo (...) che non ero uguale ai miei colleghi maschi, e questo mi sconvolgeva."
Il racconto e le dichiarazioni di Nina Dobrev, riprese anche da People, spazzano via anni di chiacchiere sulle presunte difficoltà nate sul set tra l'attrice e i suoi co-protagonisti maschi (con Ian Somerhalder c'era stata una love story durata tre anni ma finita nel 20213) e danno delle spiegazioni ai numerosi fan che negli anni non hanno mai mancato di esprimere il proprio disappunto sugli sviluppi della trama senza la sua protagonista. 
Dobrev ha avuto anche una parola per gli spettatori, che meritavano di salutare Elena. Alla fine, ha detto, la sua breve apparizione, ha dato un senso a tutta la storia.

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