Chi è Giovanni Bagnasco, l'attore che interpreta Ippolito nella serie L'Arte della Gioia
Serie TV
Venticinque anni, nato in provincia di Siena, l'attore affetto dalla sindrome di Treacher Collins, una malattia congenita, ha conquistato il pubblico con la sua interpretazione di un ruolo delicato, che lo ha messo a confronto col suo aspetto con cui, dice, ha fatto pace da tempo
L'Arte della Gioia, la serie di Valeria Golino e e Nicolangelo Gelormini, che ha debutatto a Cannes, è arrivata al cinema ed è stata trasmessa in tv in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now dal 28 febbraio al 14 marzo 2025, ha fatto scoprire al grande pubblico i suoi meravigliosi interpreti, dalla protagonista Tecla Insolia, fresca di Premio David come attrice Rivelazione Italiana, a Giovanni Bagnasco, che nella storia è Ippolito, il principe erede dei Brandiforti.
Bagnasco ha preso sulle spalle un ruolo delicato caricando il personaggio di una sensibilità unica che lui, affetto da una malattia congenita, la sindrome di Treacher Collins, ha trasferito nel personaggio.
Bagnasco si è raccontato in una intervista al Corriere della Sera, nella quale ha parlato della malattia, del bullismo, della sua carriera di attore. Prima di approdare sul set, voleva fare musica.
L'Arte della Gioia, scelto per la serie quasi senza esperienza
Giovanni Bagnasco non ha avuto una vita semplice, ma nonostante la malattia di cui soffre fin dalla nascita, una sindrome che porta alla deformazione del viso colpendo le ossa e le cartilagini, ha sempre voluto fare della sua esistenza un progetto artistico.
Il suo pallino era la musica, già giovanissimo scriveva testi rap ma si è cimentato anche nella scrittura di racconti fantasy, questo fino a quando non ha sperimentato l'inquietudine adolescenziale e la cattiveria delle persone che lo hanno sempre guardato con curiosità.
Anche lui ha sperimentato il bullismo a scuola - racconta al Corriere - le delusioni d'amore, la sofferenza per una condizione che non ha scelto.
Ora è diverso. Da adulto (ha venticinque anni) si è iscritto a un'agenzia per modelli, la Freaks, perché voleva inziare una carriera nella moda ma la chiamata è arrivata per la recitazione.
Valeria Golino lo ha scelto per il ruolo di Ippolito, un ragazzo, gli ha spiegato, cresciuto nell'isolamento a causa dell'aspetto con cui è nato.
Bagnasco aveva preso parte solo a qualche corto ed era praticamente senza esperienza ma nei panni del principe Ippolito buca lo schermo e conquista.
Approfondimento
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Il ruolo di Ippolito, un precendente importante
Recitare nei panni di Ippolito è stata una vera sfida per Giovanni Bagnasco che nel personaggio ha infuso varie componenti della sua personalità maturate con la sua storia. C'è il lato selvaggio, nato dalla rabbia per la crudeltà del mondo (nella serie il ragazzo, nto deforme, vive confinato in una stanza, lontano dagli sguardi degli abitanti della villa) e quello tenero e gentile, che viene fuori quando viene avvicinato da Modesta (la protagonista Tecla Insolia).
"In Ippolito potevo mettere tutto quello che ribolliva in me: la parte docile e quella vulcanica", ha detto al Corriere.
Oggi Bagnasco cerca ancora di proseguire sulla sua strada. C'è un precedente importante nel campo della recitazione ma c'è sempre la musica, come sogno da inseguire.
Ha un profilo social, come tutti, ma preferisce popolarlo esclusivamente con foto e video dei suoi progetti. Tra i suoi post ci sono gli scatti dal set de L'Arte della Gioia, una serie che gli ha insegnato a rubare la sua parte di gioia dalla vita, proprio come insegna la protagonista che ripete le parole di Goliarda Sapienza, l'autrice del romanzo omonimo.
Molto bello uno scatto con Valeria Golino a cui dedica queste parole: "Ringrazio Valeria Golino per avermi scelto. Conoscerti è stato un dono che conserverò nel cuore per sempre".