Good Omens, Neil Gaiman lascia la serie, che finirà con un episodio da 90 minuti

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Laura  Alberti

Laura Alberti

©IPA/Fotogramma

Lo show era stato rinnovato per la terza e ultima stagione nel 2023. Tuttavia, la pre-produzione è stata interrotta a causa delle accuse di molestie che vedono implicato il giornalista e scrittore. Da qui, la decisione di Amazon: anziché una serie completa, "Good Omens" si concluderà con un maxi episodio

Good Omens si appresta a finire, prima del previsto.

 

Il dramma fantasy di Amazon si concluderà con un episodio lungo 90 minuti, anziché con una terza stagione completa. Il motivo? Neil Gaiman ha deciso di lasciare il progetto, a seguito delle accuse mosse contro di lui da diverse donne.

 

Così, la conclusione della serie televisiva sarà una sorta di tv-movie. Le riprese cominceranno in Scozia nel 2025, con Michael Sheen e David Tennant di nuovo nelle vesti dell'angelo Aziraphale e del demone Crowley.

L'addio di Gaiman a Good Omens

Neil Gaiman ha contribuito alla scrittura del finale della serie, ma non lavorerà alla produzione. E non sarà più coinvolta nemmeno la sua società di produzione, la Blank Corporation.

 

La pre-produzione di Good Omens 3 è stata interrotta dopo la pubblicazione, da parte di Tortoise Media, di Master: the Allegations Against Neil Gaiman, un podcast in cui due donne, con cui Gaiman aveva avuto una relazione, lo hanno accusato di violenza sessuale. Da allora, altre due si sono fatte avanti, sebbene Gaiman neghi ogni accusa. Lo scrittore e giornalista, in attesa che il processo cominci, ha però deciso di farsi da parte, in modo che Good Omens possa avere una degna conclusione. 

 

La serie tv vede Michael Sheen nei panni di Aziraphale, un angelo esigente e commerciante di libri rari, mentre David Tennant interpreta il demone Crowley. Nel cast dello show, basato su un romanzo del 1990 di Terry Pratchett, vi sono anche Jon Hamm, Miranda Richardson e Frances McDormand. La serie era stata rinnovata per la sua terza e ultima stagione lo scorso anno. Gaiman era coinvolto in qualità di scrittore, showrunner e produttore esecutivo. Ed era una figura di spicco del progetto, soprattutto dopo l'addio dello showrunner Douglas Mackinnon.

Le accuse a Neil Gaiman

Neil Gaiman, autore di bestseller il cui lavoro include la serie di fumetti The Sandman, ha negato le accuse di violenza sessuale mosse da due donne con cui in passato ha avuto una relazione. Tali accuse sono emerse nel corso del podcast in quattro parti Tortoise Master: the Allegations Against Neil Gaiman, in cui le donne hanno denunciato episodi di "sesso violento e degradante, non sempre consensuale".

 

Una delle donne, una 23enne di nome Scarlett, era la tata di suo figlio. Gaiman l'avrebbe aggredita nel febbraio 2022, poche ore dopo il loro primo incontro, mentre si trovava nella vasca da bagno della sua casa in Nuova Zelanda. Diversa, invece, la versione dello scrittore, secondo cui lui e la donna si sarebbero "coccolati e baciati in modo consensuale", nel corso di una relazione durata tre settimane. Secondo Scarlett, però, durante la loro storia Gaiman era sessualmente violento, e le avrebbe perfino fatto perdere conoscenza. "Quando gli ho chiesto di smetterla, ha riso e ha detto che dovevo essere punita, così ha usato la sua cintura su di me", ha raccontato nel podcast.

 

La seconda donna, che si fa chiamare K, aveva 18 anni quando lo incontrò per la prima volta nel 2003 nel corso di un evento Florida. Sostiene che iniziarono una relazione sentimentale quando lei aveva 20 anni e lui circa quarantacinque. Mentre erano insieme, sostiene di essere stata sottoposta a un sesso violento e doloroso che non voleva né apprezzava. Gaiman l'avrebbe costretta ad un rapporto sessuale mentre era affetta da un'infezione del tratto urinario, provocandole un fortissimo dolore.

 

Gaiman ha negato le accuse di entrambe le donne, dicendosi profondamente turbato.

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