Monsters, il co-creatore Ryan Murphy risponde alle critiche di Erik Menendez sulla serie

Serie TV

Camilla Sernagiotto

Credits: Getty Images e Netflix

Il regista, produttore e sceneggiatore statunitense difende il suo lavoro su Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story, rispondendo alla critica di Erik Menendez, che ha definito la serie una "rappresentazione disonesta”. Parlando con E! News sul red carpet di Grotesquerie, Murphy dice: “Penso che sia interessante perché so che non ha visto lo show. Lo trovo curioso. Spero che lo guardi. Credo che, se lo facesse, sarebbe incredibilmente orgoglioso di Cooper Koch, che interpreta lui”

Ryan Murphy risponde in prima persona alle critiche mosse da Erik Menendez circa la serie televisiva co-creata dal celebre regista, produttore televisivo, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense.

Murphy difende il suo lavoro su Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story rispondendo direttamente a Erik Menendez, uno dei due fratelli statunitensi (l’atro si chiama Joseph Lyle, classe 1968, lui invece è Erik Galen, classe 1970) condannati nel 1996 per l'omicidio dei propri genitori, José e Mary Louise "Kitty" Menéndez.

 

Erik Menendez ha definito la serie tv co-creta da Ryan Murphy una "rappresentazione disonesta”. Ma parlando con E! News sul red carpet di Grotesquerie, Murphy dice: “Penso che sia interessante perché so che non ha visto lo show. Lo trovo curioso. Spero che lo guardi. Credo che, se lo facesse, sarebbe incredibilmente orgoglioso di Cooper Koch, che interpreta lui”.

Murphy: “Mostriamo molte prospettive”

"È un caso vecchio di 30, 35 anni”, continua Murphy ai microfoni di E! News. "Mostriamo molte, molte, molte prospettive. Questo è ciò che fa lo show in ogni episodio. Viene presentata una nuova teoria basata su persone che sono state coinvolte o che hanno trattato il caso. Alcune delle controversie sembrano riguardare, ad esempio, l'idea che i fratelli avessero una relazione incestuosa. Ci sono persone che dicono che non è mai successo, altre che dicono che è successo”.

Ryan Murphy ha poi sottolineato: "Sappiamo come è finita. Sappiamo che due persone sono state brutalmente uccise. Il nostro obiettivo era presentare tutti i fatti e farvi riflettere su due cose: decidere chi è innocente, chi è colpevole, e chi è il vero mostro, e aprire una conversazione su qualcosa di cui non si parla mai nella nostra cultura, ovvero l'abuso sessuale maschile, che trattiamo con responsabilità”.

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Nella serie Erik e Lyle Menendez parlano degli abusi

"Il 60-65% della serie si concentra su Erik e Lyle Menendez che parlano dei loro abusi, della loro vittimizzazione, e di ciò che hanno vissuto emotivamente”, prosegue Murphy durante l’intervista rilasciata a E! News.

“I due ragazzi nel nostro show ottengono il loro momento in tribunale. In effetti, abbiamo un episodio di 30 minuti in cui Cooper Koch (che interpreta Erik, ndr) fa un lavoro brillante. Solo le parole di Erik su quello che gli è successo e perché ha fatto quello che ha fatto”.
Secondo la descrizione ufficiale di Netflix, Monsters "esplora il caso storico che ha sconvolto il mondo, aprendo la strada all'odierna fascinazione del pubblico per il true crime e ponendo una domanda: chi sono i veri mostri?”.

 

Nicholas Alexander Chavez e Cooper Koch interpretano Lyle ed Erik Menendez. A completare il cast, ci sono Javier Bardem nel ruolo di José, Chloë Sevigny come Kitty, Nathan Lane come Dominick Dunne e Ari Graynor come Leslie Abramson.

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