Monsters, i fratelli Menendez dopo le critiche alla serie in un documentario Netflix l Sky

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Vittoria Romagnuolo

©IPA/Fotogramma

Non si spengono i riflettori sul caso di Lyle ed Erik Menéndez che per la prima volta in trent'anni raccontano la vicenda di cronaca nera e il processo per duplice omicidio che li dichiarò colpevoli davanti alle telecamere. Il nuovo documentario promette di fare chiarezza sulla storia raccontandola da una prospettiva inedita

A meno di un mese dall'arrivo in streaming di Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menéndez - approdato su Netflix lo scorso 19 settembre, visibile anche su Sky Q, Sky Glass e Now - l'attenzione del pubblico del piccolo schermo sul caso del duplice omicidio operato dai due protagonisti a danno dei propri genitori continuerà ad essere sospinta da un nuovo titolo, di diverso genere, sullo stesso argomento.
Netflix ha diffuso il trailer di The Menéndez Brothers, documentario che avrà tra i protagonisti proprio i due fratelli che, per la prima volta, a distanza di oltre trent'anni dai fatti, promettono di raccontare il lato della storia che ancora non conosciamo.
Il documentario arriverà in tv dal 7 ottobre, poche settimane dopo le polemiche sulla serie Netflix alimentate proprio da Erik Menéndez il quale aveva attaccato duramente lo show per aver operato una "rappresentazione disonesta" di tutta la vicenda.
Anche una parte del pubblico, via social, ha contribuito al dibattito sulla miniserie di Ryan Murphy che avrebbe raccontato in maniera troppo libera un caso tratto dalla cronaca vera.

Erik Menéndez, fatti manipolati con cattive intenzioni

Erik Menéndez non ci sta e, a pochi giorni dal rilascio globale della serie Netflix che racconta la vicenda dell'assassinio dei suoi genitori avvenuto trent'anni, fa torna a parlare dalla cella dove sta scontando l'ergastolo per precisare che tutto ciò che il pubblico sta guardando è frutto di una lettura troppo libera dei creatori dello show, una versione che metterebbe lui e suo fratello Lyle, che hanno confessato di essere gli esecutori del duplice omicidio, in una posizione anche peggiore di quella nella quale sono stati fino ad ora.
Lo show sarebbe pieno di bugie per Erik Menéndez che ha attribuito la responsabilità della rappresentazione errata dei fatti a Ryan Murphy che avrebbe manipolato la vicenda “con cattive intenzioni”.
Tammi Menéndez nel suo post riporta le parole di Erik: “Murphy dà forma alla sua orribile narrativa attraverso rappresentazioni ripugnanti e sconvolgenti del personaggio di Lyle e di me, diffondendo calunnie deprimenti”, e aggiunge sull'autore di American Horror Story che non può essere stato così ingenuo e impreciso sulle loro vite. “Posso solo credere che sia stato fatto apposta”.

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Nella serie bugie ed errori

Erik Menéndez si scaglia contro la versione caricaturale sua e del fratello Lyle aggiungendo che, in particolare sulla condotta di quest'ultimo, la serie presenta numerose bugie ed errori.
“Credevo che fossimo andati oltre le bugie e le rovinose rappresentazioni del personaggio di Lyle”, ha detto suo fratello Erik, che ha proseguito ribadendo che la narrazione proposta fa compiere numerosi passi indietro alla verità svelata nel processo.
Suo padre José aveva compiuto abusi e molestie emotive e sessuali sui suoi figli e, all'epoca, l'accusa aveva basato le proprie motivazioni sulla convinzione che il trauma dello stupro per gli uomini fosse diverso da quello sperimentato dalle donne.
Per Erik Menéndez questa visione è stata smontata già all'epoca del dibattimento, riaffermarla oggi significa far piombare lui e suo fratello, che stanno scontando la pena a vita, in un mare di falsità.
Il cinquantatreenne conclude con amarezza le sue dichiarazioni sottolineando che la violenza non è mai una risposta ed è sempre tragica e, quando viene perpetrata verso un bambino, può creare scenari silenziosi dalle conseguenze orribili.

Le critiche del pubblico

Le critiche di Erik Menéndez a Netflix e ai realizzatori dello show sono le più evidenti all'interno di una discussione che si è aperta online da quando la serie è stata diffusa in streaming.
Il pubblico ha riscontrato a sua volta inesattezze sulla narrazione di uno dei casi di cronaca nera più popolari del Paese e ha accusato, specie su X, Ryan Murphy di aver usato molta libertà nel realizzare uno show basato su una storia vera.
Una parte delle critiche è indirizzata alla lettura incestuosa del rapporto tra i due fratelli Menéndez.
Sebbene nel processo si sia discusso delle molestie subite da Erik da parte del fratello più grande Lyle, lo show contribuisce a una visione caricaturale ed errata della sua figura.
Le critiche sono tuttavia indirizzate al senso generale della vicenda. I fratelli Menéndez, pur avendo confessato il duplice omicidio, hanno sempre sostenuto di aver compiuto i delitti per difendersi da un padre abusante che li aveva più volte minacciati gravemente.
Murphy non è nuovo alle polemiche sui titoli da lui ideati e prodotti che riguardano personaggi e casi di cronaca vera. Già con l'uscita di Dahmer - Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer, aveva dovuto affrontare le reazioni di alcuni familiari delle vittime del serial killer raccontato nello show.

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Presto il documentario The Menendez Brothers

La storia dei fratelli Menéndez è comunque destinata a rimanere sotto i riflettori ancora a lungo dal momento che Netflix ha appena diffuso il trailer e la data di uscita di un documentario firmato dall'argentino Alejandro Hartmann sul caso dei due fratelli.
The Menendez Brothers
, che arriverà in streaming dal 7 ottobre, visibile anche su Sky Q, Sky Glass e Now, si propone di raccontare la vicenda attraverso testimonianze di avvocati, giornalisti e altri soggetti coinvolti nel caso.
Le più interessanti sono, ovviamente quelle di Erik e Lyle che parlano alle telecamere e promettono, attraverso dichiarazioni inedite, di mostrare il lato della loro storia che ancora nessuno conosce.

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