La serie, in cui l'attore e scrittore Richard Gadd racconta la sua esperienza con una stalker, è approdata su Netflix l'11 aprile. E, da quel momento, è fissa nella Top 3 delle serie più viste
Baby Reindeer è la nuova miniserie che sta spopolando su Netflix. Uscita l'11 aprile, si basa sull'esperienza del comico, attore e scrittore scozzese Richard Gadd, vittima di una stalker ventenne.
Una persecuzione lunga quattro anni
Gadd interpreta Donny Dunn, un uomo perseguitato da una donna di nome Martha, incontrata in un pub. Questa la sinossi ufficiale: "Quando un comico in difficoltà si dimostra gentile nei confronti di una donna vulnerabile, scatena un'ossessione soffocante che minaccia di distruggere entrambe le loro vite". Nella sua vita, quella vera, Richard Gann è stato perseguitato per quattro anni da una donna che lo chiamava "Baby Reindeer" (piccola renna). All'inizio, non diede troppo peso alle azioni di quella ragazza. Poi tutto peggiorò. Gadd ricevette 41.071 e-mail, 350 ore di messaggi vocali, 744 tweet, 46 messaggi su Facebook e 106 pagine di lettere, ma anche regali come una renna giocattolo, alcuni sonniferi, un cappello di lana e dei boxer. "All'inizio tutti al pub pensavano che fosse divertente che avessi una ammiratrice", ha raccontato Gadd. “Poi ha iniziato a invadere la mia vita, seguendomi, presentandosi ai miei show, aspettandomi fuori casa, inviandomi migliaia di messaggi vocali ed e-mail".
L'idea dietro Baby Reindeer
Richard Gadd ha detto al Guardian di aver fatto alcune cose sbagliate, in quel periodo: avrebbe potuto gestire meglio la situazione. Il suo intento, con Baby Reeinder, era quello di dipingere un quadro chiaro di cos'è lo stalking, senza renderlo glamour. "Lo stalking in televisione tende a essere molto eccitante: alcune produzioni lo rendono sexy. Ma lo stalking è una malattia mentale. Volevo davvero mostrare le sue diverse fasi, mostrando caratteristiche umane mai viste in TV. È una storia di stalking ribaltata: prende un cliché e lo capovolge”, ha spiegato. In sette episodi, la miniserie diretta da Weronika Tofilska e prodotta da Matthew Mulot ha per protagonisti Gadd, Nava Mau e Jessica Gunning. Ed è a tratti disturbante, perché lo stalking disturba le vite. Le sconvolge, le distrugge. E va raccontato con onestà.