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Il Camorrista, la serie tv di Giuseppe Tornatore riemerge dopo quasi 40 anni: cosa sapere

Serie TV
Foto tratta dal profilo Instagram di Minerva Pictures

Le cinque puntate sono state girate nel 1985 contestualmente alla realizzazione dell'omonimo film d'esordio del regista, ma non sono mai andate in onda. Il 26 ottobre il primo e il quarto episodio saranno presentati in anteprima alla Festa del Cinema di Roma

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La serie tv vintage Il Camorrista – La Serie, diretta nel 1985 dal regista premio Oscar Giuseppe Tornatore e mai andata in onda, sarà presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma il 26 ottobre dopo quasi 40 anni di oblio. La produzione in cinque puntate, nella quale Ben Gazzara ha interpretato uno di più feroci boss della camorra napoletana, era stata girata contestualmente all’omonimo film d’esordio del regista, prodotto da Titanus e da ReteItalia di Silvio Berlusconi e uscito nel 1986. Come riportato da Variety, all'epoca gli avvocati di Raffaele Cutolo, uno dei boss mafiosi più brutali che dalla cella della prigione governava su circa diecimila affiliati alla camorra, avrebbero citato in giudizio entrambe le case di produzione per diffamazione. Seppur in mancanza di espliciti riferimenti alla figura di Cutolo, il protagonista del film richiamava infatti chiaramente il suo personaggio e la sua storia. Mentre il lungometraggio ha trascorso un breve tempo nelle sale, la serie tv è stata completamente accantonata. Cutolo è morto nel 2021, e ora la versione restaurata del primo e del quarto episodio curata da Tornatore sarà proiettata alla Festa del Cinema di Roma, dove il regista terrà anche una masterclass.

L'OPERA DI RESTAURO

“Il destino del mio primo film, Il Camorrista, è strano” ha dichiarato Tornatore. “Per realizzarlo il produttore Goffredo Lombardo, che dirigeva Titanus, mi propose di girare anche una versione a puntate per la televisione. Ha fatto una scommessa che precorreva i tempi, visto che nel 1985 la febbre delle serie tv era ancora lontana”. Il regista ha spiegato la ragione delle disavventure delle due produzioni: “Purtroppo il film non ha avuto vita facile a causa delle questioni scottanti che trattava ed è scomparso dalla circolazione poche settimane dopo la sua uscita nei cinema. Scoraggiati i distributori non hanno mai mandato in onda la serie televisiva, e i cinque episodi sono andati perduti nei loro magazzini di bobine 35 mm”. Dopo la richiesta di Guido Lombardo, figlio di Goffredo, e dei nuovi dirigenti di dell’azienda di restaurare e rimontare la serie, le cinque puntate “sono riemerse dall’ombra”. Il processo di rinnovamento ha richiesto una nuova scansione in 4K dei materiali originali, una correzione del colore innovativa, una rielaborazione dell’audio mono riconvertito in formato 5.1 e la modifica del formato dall'originale 1:33 all'attuale 16:9. Il montaggio è rimasto invariato, ma Tornatore ha apportato lievi modifiche per ridurre la durata di ciascun episodio a circa 55 minuti. “Tornare a lavorare ad un progetto che ho creato quando ero giovane è stata una vera emozione, perché ho ritrovato in esso tutto l’impegno e l’entusiasmo che mi hanno fatto abbracciare la professione del cinema” ha raccontato il regista. “Quando guardi questa serie ti rendi conto che a 28 anni Tornatore era già un genio” ha detto Gianluca Curti, capo di Minerva Pictures che distribuirà la serie tv. “Ha reso il genere italiano con una sensibilità d’autore che gli altri semplicemente non hanno”.

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