Succession 4, accordi e disaccordi. La recensione dell’episodio 5 (SPOILER)

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Paolo Nizza

Paolo Nizza

 In questa puntata, disponibile su Sky, Kendrall, Roman e Shiv volano in Norvegia per concludere la vendita della Waystar Royco a Mattson (Alexander Skarsgård). Ma la trattiva si rivelerà piena di sorprese, tra liste nere e sangue congelato. ATTENZIONE SPOILER

Siamo arrivati a metà dell’ultima stagione di Succession e in questo quinto episodio (disponibile su Sky), diretto da Andrij Parekh, abbiamo la conferma di quanto sia unica la fiction griffata HBO. Grazie a una scrittura sopraffina, la puntata riesce a rendere intrigante, spassosa, feroce avvincente una trattiva di acquisizione. In un crescendo rossiniano di battute al vetriolo, tripli giochi, ambizione, disperazione, vincitori, vinti, assistiamo a 60 minuti di grandissima televisione. Merito anche di un cast in stato di grazia. In particolar modo Alexander Skarsgård. L’attore svedese, oltre alla consueta e imponente fisicità, mostra tutto il suo talento per la black comedy. Il Tycoon Lucas Matsson pare una sorta di Eric Northman in versione business Man. Solo che invece di usare i canini, sfrutta le parole per vampirizzare il rivali. Come in True Blood, il potere è nel sangue.

Vichinghi contro lupi

Pure nell’episodio 5 di Succession 4 fioccano gli omaggi a momenti cult delle precedenti stagioni. Infatti la puntata inizia con l’imponente skyline di New York City seguito da Kendall in auto con gli occhiali da sole d’ordinanza intento ad ascoltare Takeover di Jay-Z. Una scena che ricalca l’episodio pilota delle serie in cui il secondogenito della famiglia Roy si stordiva con la musica rap ad altissimo volume. Molte cose sono cambiate dal 2018, ma l’ossessione di Kendall nel voler sentirsi onnipotente quanto suo padre è rimasta la stessa. Il co-ceo ad interim spera di infilare un sedativo nelle polpette di Mannson. L'intero team esecutivo di Waystar è in procinto di partire per la Norvegia. Il miliardario svedese proprietario di GoJo febbricita per chiudere l’accordo e acquisire la media company fondata da Logan e ha invitato gli americani per un check di compatibilità culturale. Molti dirigenti della Waystar temono di venire licenziati dopo l’acquisizione specie i manager più anziani. Qualcuno come Cyd si trincerà dietro un “Sono giovani e in forma, ma sono europei. Sono fiacchi. Avvolti nella rete della loro previdenza sociale, affetti dalla vacanzomania e sanità gratuita. Possono pensare di essere vichinghi, ma noi siamo stati allevati dai lupi”.

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Non è un' Acquisizione per vecchi

Kill List è il titolo originale dell’episodio. E' nella lista nera, nell’elenco dei soggetti non ritenuti più produttivi o utili, troviamo molte volti noti di Succession. Per esempio chi come Frank o Hugo è costretto a indossare calze contenitive per un viaggio aereo transoceanico. Non è un’acquisizione per vecchi. Gli svedesi hanno nel team un campione che ha partecipato alle Olimpiadi invernali. Gli americani, invece, attempati signori pieni di acciacchi o colti dirigenti come Tom che reputano interessante il futuro economico della Francia, mentre ai pronipoti dei Berseker importa solo il comando e la conquista. Ma la puntata evidenzia pure tutta l’inadeguatezza dei figli. Tutte le anime maldestre ebbero sempre fama di infelici, scriveva Sergéj Aleksándrovič Esénin. Roman e Kendall credono di essere l’ A- Team, ma sembrano usciti dal cartone animato Scooby-Doo. Le persone sbagliate nel posto sono sbagliato. Un autentico disastro, parimenti a Kalispitron: Hibernation, il kolossal cinematografico prodotto dalla Waystar che si sta rivelando un vero e proprio bagno di sangue. Per usate le parole di Mattson rivolte ai rampolli Roy: “Siete solo una tribute Band.”

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Il mondo è un vampiro

Lucas è un predatore, un maschio alfa, un vampiro. Gioca con Roman e Kendall come il gatto con il topo. E trova in Shiv una preziosa alleata. Esclusa dai due fratelli, la donna, in realtà, è quella che avrebbe le carte in regola per guidare l’azienda. E il dialogo tra il personaggio interpretato da Sara Snook e Alexander Skarsgård mette in luce tutte le qualità di Siobhan. Il proprietario di  GoJo, dopo aver interrotto una relazione con una sua dipendente, le invia periodicamente in brick mezzo litro del proprio sangue congelato (il riferimeno alla serie True Blood è tutt’altro che casuale) e Shiv suggerisce a Lucas la giusta strategia perché la bizzarra e macabra pratica non danneggi la reputazione di Mattson non venga danneggiata). Così nella splendida cornice della contea norvegese di Møre og Romsdal, il vichingo si gode il trionfo. E riuscito a far includere nell’accordo anche l’American Television Network che Logan avrebbe voluto tenere. E' stato sufficiente aumentare l’offerta delle azioni da 144 a 192 dollari. Il board ha accettato entusiasta, il piano di Roman e Kendall di non vendere più l’azienda è fallito miseramente.  Altro che gioiosa macchinsa da guerra. Sembra la ritirara dei pinguinii, parafrasando il titolo del famoso documentariop. Non resta che piangere come Mario sulle rovine di Cartagine. Ancora una volta il potere logora chi non ce l’ha.

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