Miramax TV e Mediawan stanno lavorando per proporre una nuova rilettura delle vicende già raccontate con successo in passato su pagina e sul grande schermo. La serie verrà ambientata nel presente e sarà girata per intero in francese
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“Sono brava a indovinare i gusti delle persone”, dice orgogliosa la Vianne interpretata da Juliette Binoche nell’adattamento cinematografico di Chocolat. Di certo anche l’autrice dell’opera letteraria da dove tutto è iniziato deve essere stata brava a capire cosa voleva il pubblico, creando una storia che affascina ancora moltissimi e non passa mai davvero di moda. Non è un caso che Miramax TV e Mediawan abbiano annunciato di voler far diventare le vicende immaginate da Joanne Harris materiale per una serie televisiva.
Una storia dolce come il cioccolato
È difficile dare torto al capo dei progetti televisivi di Miramax Marc Helwing quando sostiene che “la vicenda ricca di sfumature di Joanne Harris soddisfa gli spettatori con un approccio senza tempo e in grado di sollevare il morale”. La favola raccontata da Harris nel suo libro ha la stessa capacità del cioccolato di tirarci su e forse per questo la storia ha sempre conosciuto il medesimo istantaneo successo, a prescindere da come sia stata raccontata. Il romanzo da cui è tratto il film uscì nel 1998, diventando immediatamente un caso editoriale in grado di interessare Hollywood. Ci sarebbe voluto solo qualche anno prima che nelle sale apparisse l’adattamento cinematografico, capace di trasformarsi con altrettanta rapidità in un istantaneo cult. Alla fine il film riuscirà a mettere d’accordo pubblico e critica, con cinque candidature all’Oscar a fronte di un incasso pari a 152 milioni. Parte del merito di questo grande successo sul grande schermo va dato però anche a coloro che lavorarono alla pellicola, sfruttando al meglio il materiale originale. Dal regista Lasse Hallström, responsabile in carriera di bellissimi film come Buon Compleanno Mr. Grape e di buona parte dei videoclip degli Abba, fino agli attori principali che diedero tutti il massimo: nessuno va dimenticato quando si parla di questo exploit. Juliette Binoche imparò lei stessa a lavorare il cioccolato per il film mentre Johnny Depp superò addirittura la sua avversione per l’alimento cui era allergico da bambino pur di fare il film. Persino Judi Dench si industriò a trovare un modo di partecipare senza lasciare l’Inghilterra e il marito al tempo malato. Con il senno di poi si può oggi dire che, senza l’impegno di tutti, forse questa fiaba ambientata nella provincia francese non sarebbe stata la stessa.
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Un bell’invito alla disobbedienza
Ora l’idea di Miramax TV e Mediawan è quella di sfruttare l’affetto che ancora lega il pubblico a questa storia per ampliarla e renderla una serie di successo. La Miramax considera il progetto una pietra angolare del proprio ambizioso disegno, che prevede la trasformazione di alcuni dei più grandi successi nel suo catalogo in serie: Gangs Of New York e un nuovo adattamento del romanzo di Michael Ondaatje Il paziente inglese sono solo alcuni degli altri lavori che la casa ha messo in cantiere. Per la serie su Chocolat Miramax farà poi coppia con Mediawan Pictures, azienda europea a sua volta decisa ad ampliare il proprio raggio d’azione. Il coinvolgimento di realtà del Vecchio Continente spiega anche in parte la scelta di girare l’attesa serie sul cioccolato in idioma transalpino, trasportando la vicenda (originariamente ambientata nel 1959) nella Francia dei giorni nostri. Al netto dei cambiamenti di scenario, la storia promette comunque di rimanere in fondo più o meno la stessa: una donna e sua figlia si stabiliscono in una piccola città e sconvolgono l'equilibrio sociale della comunità aprendo una cioccolateria. D’altronde ancora più che a cavallo dei due millenni abbiamo oggi bisogno di Chocolat, una favola che il critico Morando Morandini definì non a caso “un invito alla disobbedienza in nome della felicità“.