La mini-serie sarà lunga otto puntate, non si sa se collegate tra di loro o indipendenti l'una dall'altra. A scriverla, dirigerla (per la metà degli episodi) e produrla ci sarà Mike Flanagan, autore della serie antologica The Haunting e di Midnight Mass
Una serie tv ispirata ai racconti di Edgar Allan Poe. Già così ci sarebbe il tanto di attendere impazientemente l’arrivo su Netflix (visibile anche sulla piattaforma Sky Q e con NOW Smart Stick) di The Fall of the House of Usher, mini-serie che prende il nome da una delle più celebri opere del maestro del terrore e che a quanto pare pescherà anche da altre storie da lui scritte. Se poi di mezzo c’è anche Mike Flanagan, beh, allora l’hype generato dalla notizia è decisamente giustificato.
Flanagan nuovo maestro dell'horror
Quello di Flanagan è un altro nome recentemente ben noto ai fan del genere horror. Autore e showrunner di alcune delle serie migliori prodotte recentemente, come The Haunting of Hill House e The Haunting of Bly Manor, di Midnight Mass e della prossima ventura Midnight Club, Flanagan è ormai da considerare un maestro del genere e il suo nome è sinonimo di garanzia di qualità.
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OTTO EPISODI: FLANAGAN NE DIRIGERÀ LA METÀ
Netflix non ha ancora rilasciato dettagli sulla trama, non è chiaro se gli episodi saranno ognuno indipendente dall’altro o piuttosto saranno collegati tra di loro. Si tratterà comunque di otto episodi. Flanagan ne dirigerà la metà, l’altra metà avrà invece come regista Michael Fimognari. Flanagan sarà anche produttore esecutivo con Trevor Macy, suo partner alla Intrepid Pictures, e con lo stesso Fimognari ed Emmy Grinwis.
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UN RACCONTO HORROR TRA ISOLAMENTO E FOLLIA
La Caduta della casa degli Usher, pubblicato per la prima volta nel 1839, racconta la storia di una casa infestata dagli spettri i cui abitanti, eredi di una ricca famiglia decadente, precipitano progressivamente in una spirale di malattia, follia e isolamento che porterà alla loro distruzione e alla caduta tanto metaforica quanto letterale della casa. Temi ricorrenti nei precedenti lavori di Flanagan che dovrebbe trovarsi decisamente a suo agio col materiale dello scrittore americano vissuto nel XIX secolo.