Anna, oltre il buio la luce: la fotografia della serie tv di Niccolò Ammaniti

Serie TV sky atlantic

'Anna', la visionaria serie tv di Niccolò Ammaniti tratta dal suo romanzo del 2015, una produzione Sky Original, è interamente disponibile su Sky e NOW

Su Sky e NOW è interamente disponibile Anna, la visionaria serie di Niccolò Ammaniti tratta dal suo romanzo del 2015, una storia di sopravvivenza impregnata di speranza, una "fiaba per adulti" che parla a tutti e di tutti noi (anche in onda su Sky Atlantic il venerdì sera alle 21.15). Andiamo a scoprire qualcosa di più sulla creazione dell'universo della serie direttamente dal direttore della fotografia Gogò Bianchi, che ha avuto l'arduo compito di usare il buio e la luce per costruire e mettere in scena un mondo in cui ormai l'energia elettrica non esiste più (scopri tutto nello speciale sulla serie).

Anna, oltre il buio la luce

Ecco cos'ha raccontato Bianchi in merito al lavoro svolto sul set: La fotografia di Anna doveva innanzitutto tenere conto di un presupposto di base: il mondo è collassato e l’energia elettrica come la conosciamo noi non esiste più da diverso tempo. I nostri protagonisti devono accettare che con il buio ci si ferma, ci si nasconde in attesa di una nuova alba, una nuova giornata da affrontare. Come fotografare, come raccontare questo buio, il nero della notte? Questo è uno dei primi quesiti che Niccolò mi ha posto all’inizio della nostra collaborazione, spingendomi subito a riflettere sul fatto che ipotizzare un “mondo nuovo”, dove potevano convivere mostri, una regina cattiva e bande di bambini, richiedeva di scavare nel proprio immaginario fantastico senza mai dimenticare, però, che la fotografia doveva essere coerente con questa nuova dimensione di vita per dare maggiore forza e verità al viaggio dei nostri piccoli e bravissimi protagonisti. 

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Quando ho letto lo script ero elettrizzato e, al tempo stesso, decisamente preoccupato perché mi domandavo come saremmo venuti a capo di certe scene così ben descritte sulla carta da tradurre in immagini cinematografiche senza perdere quell’atmosfera magica. I sopralluoghi sono stati un momento creativo importante che ci ha permesso di andare oltre la scelta dell’angolazione e dell’ora ideale delle riprese, l’occasione privilegiata di entrare nel mondo immaginario di Niccolò, che ha condiviso moltissimo con noi collaboratori mettendo ancora più a fuoco il senso delle scene da girare. Devo dire che cercare di trovare insieme quella nota sul set, a volte così precisa e rara, quei colori, quel contrasto che Niccolò - sempre esigente e deciso - aveva immaginato e che prendeva poi magicamente forma, è stato per me fonte di grande gioia, da condividere con la troupe in un viaggio durato quasi un anno, un sogno realizzato, una bellissima ossessione che porterò sempre con me.

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Quattro anni dopo la Rossa, un virus che ha sterminato tutti gli adulti, il mondo è abitato solo da branchi di bambini selvaggi. In Sicilia Anna vive con il fratellino Astor al Podere del Gelso. Un giorno esce per cercare da mangiare, e quando torna Astor non c’è più. Per ritrovarlo inizia un viaggio avventuroso tra i resti del mondo. Si scontrerà con i Blu, una comunità comandata da Angelica, la perfida regina che tiene con sé la Picciridduna, un adulto sopravvissuto che pare abbia il potere di salvarti dalla Rossa. Anna riuscirà a fuggire dalla villa di Angelica e a intraprendere un viaggio nella natura selvaggia verso il continente con il fratellino, nella speranza di trovare una cura per sé e per l’umanità.

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