The Nevers, la recensione del primo episodio della serie tv

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Linda Avolio

Ecco cos'è successo nel primo episodio di 'The Nevers', la nuova serie tv di HBO creata da Joss Whedon, in onda su Sky Atlantic in versione originale sottotitolata ogni lunedì alle 3 del mattino (poi in replica la sera), e in italiano dal 19 aprile alle 21.15 (disponibile on demand e in streaming su NOW). ** ATTENZIONE: SPOILER **

The Nevers, cos'è successo nel primo episodio

Londra, 3 agosto del 1896. Mentre Amalia True, una donna del popolo, si getta nelle acque del Tamigi, il cielo rimbomba, ma invece della pioggia dalle nuvole spunta una sorta di navicella, uno strano macchinario che vola e che dietro di sé lascia delle particelle luminose che, cadendo, si appoggiano sugli abitanti, alcuni sconvolti, altri semplicemente incuriositi, tutti comunque col naso all’insù. Tra questi ci sono anche la giovane e brillante inventrice Penance Adair, l’aspirante star del teatro Mary Brighton, il medico Horatio Cousens, i ricchi fratelli Lavinia e Augustus Bidlow, una donna che sta per finire in manicomio (più avanti scopriremo che il suo “nome d’arte” è Maladie), e Lord Massen, il più conservatore dei conservatori. Per un lungo momento l’intera città rimane come bloccata…ma per noi spettatori è arrivato il momento di tornare nel presente narrativo di The Nevers, cioè nel 1899, tre anni dopo l’evento che ha cambiato per sempre la vita di moltissime persone.

Amalia si risveglia: ha dormito per terra, sul pavimento, ma non c’è tempo da perdere, l’attende una lunga giornata. Torna in camera sua, si veste, poi beve un caffè, e intanto anche Penance, dopo aver forgiato qualcosa nel suo laboratorio, si prepara. Le due si incontrano in giardino, si salutano come presumibilmente fanno ogni mattina, e salgono in carrozza. Per le strade di Londra, un giovanissimo strillone parla di una certa Maladie, una certa touched (ndr, i Toccati sono persone che presentano abilità sovrannaturali nel mondo della serie) che sembra essere peggio del famigerato Ripper, cioè Jack lo Squartatore.

 

Mrs. True e Miss Adair hanno ricevuto una soffiata: devono andare a conoscere una ragazzina, una certa Myrtle Haplisch. I suoi genitori sono certi che in lei ci sia qualcosa di sbagliato. La madre, in particolare, è convinta che sia posseduta dal demonio. Costretta a mantenere un certo decoro, Amalia si rende conto che sta per accadere qualcosa: sta per avere un flash, un’anticipazione di ciò che le accadrà in futuro. Si ritroverà stesa a terra, con due bambini a guardarla dall’alto, ma non le è dato sapere altro. L’incontro con Myrtle, che non sa né leggere né scrivere (e che è incatenata al letto…) è decisamente esplicativo: la giovane, infatti, capisce benissimo l’inglese, ma non riesce a parlarlo. In compenso, si esprime in una lingua sconosciuta…ma Mrs. True, che sa benissimo che il demonio non c’entra niente, si rende conto che semplicemente parla utilizzando più lingue nella stessa frase: cinese, turco, francese, e via dicendo.

 

Amalia e Penance vorrebbero portare Myrtle con loro presso l’orfanotrofio in cui vivono numerose donne e ragazze che sono state “toccate” da qualcosa nel 1896 e che hanno bisogno di un posto sicuro dove vivere, perché la società non le accetta di buon grado. Peccato che nella stanza della ragazzina si siano intrufolati due mascalzoni intenzionati a rapirla. Mrs. True, una vera lottatrice, si lancia nella mischia. E, come previsto – o meglio, come già visto – si ritrova schiena a terra. L’azione si sposta poi, e in modo abbastanza rocambolesco, all’esterno dell’abitazione. Recuperata Myrtle, che sale prontamente in carrozza insieme a Penance, Amalia si scontra con un individuo col volto coperto. Riceve una ferita da taglio al fianco, ma restituisce alla grande grazie a un ombrellino modificato da Miss Adair, un aggeggio capace di emettere scariche di energia elettrica che stordirebbero un cavallo. Senza contare il manico, che si trasforma in un pratico e utilissimo tirapugni!

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Le nostre si danno alla fuga, ma vengono inseguite e, purtroppo, raggiunte. Non bisogna però disperare: dalla carrozza – che, scopriamo, è dotata di un cocchiere “finto”, un manichino comandato elettricamente – esce fuori una sorta di trabiccolo a tre ruote, un prototipo di macchina, inutile dirlo, elettrica, ovviamente creato da Penance. Seminati i rapitori, Amalia ha un altro flashback: andranno all’opera, probabilmente quella sera stessa.

 

Intanto il super conservatore Lord Massen discute di Maladie – un’assassina di psicanalisti, ne ha fatti fuori ben cinque –, dei touched e di Lavinia Bidlow, la benefattrice dell’orfanotrofio di cui sopra, con alcuni colleghi, tutti alti ranghi del Governo. Nessuno ha una vera spiegazione in merito ai Toccati, ma tutti hanno un’opinione, e qualcuno crede sia “colpa” dell’energia elettrica. Ad ogni modo, Lord Massen è certo che il Primo Ministro non prenderà una posizione ufficiale in merito. Per quanto lo riguarda, comunque, i Toccati, che lui chiama Afflitti, sono un vero e proprio attacco al cuore dell’Impero: solo Londra è stata colpita, e solo donne e ragazze sono state “toccate” (ndr, in realtà qualche individuo di sesso maschile con poteri sovraumani c’è, ma sono proprio pochi). Si è trattato di un piano concepito esclusivamente per vedere le singole parti, ma non il disegno nel complesso. Bisogna fermare questa deriva, altrimenti l’equilibrio sociale potrebbe saltare da un momento all’altro: prima le donne, e poi cos’altro, forse gli immigrati, o gli individui devianti? Inconcepibile!!

 

Nel frattempo, l’ispettore Frank Mundy, un ex pugile, viene chiamato presso un cantiere della metropolitana a causa del ritrovamento di un cadavere, ma è subito chiaro che Maladie stavolta non c'entra: nel messaggio scritto sul muro col sangue della vittima c’è infatti un errore di dizione, e la “sua” assassina non ha mai fatto errori del genere. Qualcuno, forse lo stesso operaio che l’ha chiamato, la sta usando per coprire un delitto decisamente non sovrannaturale, è chiaro.

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Giunta in orfanotrofio, Myrtle, tanto stupita quanto affascinata, viene presentata a Primrose Chattoway, una sua coetanea lasciata lì dai genitori, che da un momento all’altro si sono ritrovati con una figlia alta più di tre metri! Primrose è contenta di avere una nuova amica, e poco male se non parla in inglese. Nel laboratorio di Penance, Myrtle disegna il volto dei suoi rapitori. È stato chiaramente un attacco, e dietro alcune donne e ragazze sparite nel nulla sicuramente c’è la stessa persona. Amalia decide che è arrivato il momento di parlare con Declan Orrun, il criminale più pericoloso di tutta Londra, conosciuto come Beggar King. Lui le ha promesso informazioni e protezione, ovviamente a pagamento, ma adesso c’è bisogno di sapere se pe caso ha qualche altro “cliente” con le stesse richieste.

 

Il giovane Lord Hugo Swann si risveglia nel suo letto dopo una notte di eccessi in compagnia di un uomo e di una donna. È venuto a trovarlo il suo caro amico Augustus “Augie” Bidlow, il fratello minore di Lavinia, un appassionato di ornitologia e un timido cronico. Augie è lì per un motivo ben preciso: quella sera dovrà andare a teatro in compagnia di sua sorella e di ben due touched. La cosa lo rende molto nervoso, e ha bisogno di un appoggio. Hugo gli suggerisce un metodo infallibile per calmare l’ansia: flirtare con quella più brutta. Ad ogni modo, accetta di andare a vedere il Faust, ma solo se il suo amico accetterà di diventare membro del suo nuovo club esclusivo…un sex club!

 

Dopo essersi fatta sistemare la ferita dal Dr. Couson – uno dei pochi Toccati di sesso maschile, capace di guarire con l’imposizione delle mani – e dopo aver flirtato con lui, Amalia riceve in dono un abito da cerimonia: giusto, quella sera andranno all’opera, su invito di Lavinia ovviamente. Più tardi, agghindate di tutto punto, Mrs. True e Miss Adair vengono bloccate in mezzo alla strada da Declan Orrun in persona, che, senza girarci troppo attorno, ammette di aver venduto le informazioni su Myrtle anche a qualcun altro. Amalia, senza scomporsi, gli dice che lo pagheranno di più, ma vuole l’esclusiva. Affare fatto, ma il Beggar King la minaccia: o terrà fede al patto, o le sfregerà quella bella faccia. Lei, sempre tranquillissima, risponde con un “This is not my face…” (ndr, questa non è la mia faccia) a dir poco criptico.

 

A teatro, Mrs. True e Miss Adair arrivano proprio nel momento in cui Lavina Bidlow e Lord Massen discutono sull’imbastardimento della lingua inglese, ormai piena di termini di origine francese. La conversazione si sposta presto sui touched – i Toccati, non gli Afflitti, ci tiene a specificare Amalia –, con tanto di figuraccia di Augie, che si lascia scappare l’infelice frase “So, what’s wrong with you? You look…normal…” (ndr, allora, cos’avete che non va? sembrate…normali…). Viene così rivelato il potere di Penance, che può vedere l’energia, specialmente quella elettrica, e può così incanalarla e usarla per le sue invenzioni, mentre riguardo Mrs. True ci viene confermata la sua capacità di avere dei flash del proprio futuro. Lord Massen, però, is not impressed, per usare un’espressione anglofona che rende bene l’idea…

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The Nevers, il cast e i personaggi della serie tv. FOTO

Lo spettacolo ha inizio, Amalia e Penance sono nella balconata della famiglia Bidlow, ma ecco che succede qualcosa: sul palco compare una performer decisamente inaspettata, Maladie, che – OPS! – ha ucciso il diavolo, cioè il povero attore che lo impersonava, sgozzato senza tanti complimenti. Insieme a lei ci sono due suoi scagnozzi, un armadio ambulante con una mitragliatrice “indossabile”su un braccio e Bonfire Annie, una touched capace di generare fiamme dalle proprie mani. Maladie fa un discorso a dir poco delirante, dice di essere lì perché gliel’ha detto dio, perché loro, il pubblico, l’hanno tradito. Si stufa però presto, e ordina all’armadio ambulante di fare fuoco. In sala scoppia il panico, ovviamente, ma all’improvviso interviene un’attrice relegata a un ruolo secondario, che esplode in un canto che, così parrebbe, possono sentire solo i Toccati. Una melodia che riesce a raggiungere il cuore e che, soprattutto, distrae al punto da permettere la fuga dei presenti. Una melodia che anche Augie, che scambia uno sguardo pieno di stupore con Penance, è in grado di sentire…

 

Maladie, molto scossa, ordina a Mary Brighton, questo il nome della donna, di tacere, poi la rapisce e si dà alla fuga insieme a Bonfire Annie. Amalia le insegue senza pensarci due volte, e riesce a raggiungerle. Si scontra con la folle “in missione per conto di dio,” i cui occhi, a ogni pugno dato, diventano rossi e gialli: anche lei allora è una touched, e, così parrebbe, il suo potere si attiva e si nutre della sofferenza degli altri. Lo scontro prende una brutta piega per Mrs. True, salvata dall’arrivo della polizia.

 

A capo della squadra c’è Mundy, che si ritrova a interrogare Hugo Swann, una vecchia conoscenza. Frank, infatti, è in debito con lui, ma per ora non ci viene rivelato molto altro, se non che lo disprezza con un certo fervore. Quando sente il nome della donna rapita, l’ispettore rimane senza parole, e per un motivo ben preciso: conosce bene Mary Brighton, molto bene. Non molto lontano da lì, il folle Dr. Hague si prepara a “controllare” il cervello di uno dei suoi scagnozzi…uno degli uomini incaricati di rapire Myrtle… Il dottore è convinto che i touched siano stati toccati da dio nella materia grigia, e sembra assolutamente intenzionato a venire a capo di questo mistero.

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Penance raggiunge Amalia, rimasta senza vestito – che le è tornato utile come paracadute – e senza Mary. Mrs. True piange, ha fallito, ma l’amica la rassicura: la troveranno, e grazie a lei riusciranno a entrare in contatto, e a salvare, molti altri Toccati. Poi le due inevitabilmente parlano di quanto successo poco prima, di quel canto che le ha colpite dentro. Il messaggio è chiaro: loro sono esattamente come e dove devono essere, non hanno niente che non va!

 

L’ultima parte del primo episodio di The Nevers si riaggancia all’inizio. Siamo di nuovo nel 1896, e il plumbeo cielo di Londra del 3 agosto è attraversato dalla navicella (o qualunque cosa sia) di cui abbiamo parlato all’inizio. Le particelle luminose cadono sulle persone (tra cui Penance, il Dr. Cousens, Augie, e tanti altri), attivando strani poteri in alcune. Alla giovane figlia di Lord Massen, però, non va così bene: raggiunta da un puntino luminoso, cade a terra. E’ morta. Una vera e propria tragedia. Maladie osserva quell’angelo luminoso, che però a un certo punto comincia a perdere quota e a disfarsi completamente, fino a sparire per sempre. Nel giro di pochi secondi tutto torna alla normalità, e tutti sembrano aver già dimenticato quell’apparizione. Tutti tranne Maladie, che però è considerata pazza. Amalia, raggiunta in acqua da una particella luminosa, si risveglia all’improvviso…e torna alla vita. Uscita a fatica dal fiume, si sdraia pancia in giù, nella stessa identica posizione in cui l’abbiamo vista svegliarsi. La stessa posizione in cui dorme tutte le notti, sul pavimento dell’orfanotrofio, nella camerata comune…

 

The Nevers, il commento al primo episodio

Che dire di The Nevers, la nuova serie tv creata da Joss Whedon per HBO? È vero, tecnicamente Whedon si è tirato fuori dal progetto già da un po’ – ufficialmente per motivi personali, ufficiosamente per la polemica in cui si è ritrovato coinvolto a causa di alcune dichiarazioni di Ray Fisher –, ma che questa sia una sua creatura è chiarissimo sotto ogni aspetto a chiunque abbia visto i suoi lavori precedenti, specialmente quelli televisivi. Se siete fan di Buffy the Vampire Slayer, Firefly, Angel e Dollhouse non potete proprio non dare una chance a The Nevers. Non potete.

 

Tornando alla serie, nello specifico a questo primo episodio: il ritmo è serratissimo, il mondo in cui si muovono i personaggi è complesso, i dialoghi sono tanti, sono ricchi, sono brillanti (a volte anche troppo), pieni di informazioni e di rimandi a cose che verranno spiegate più avanti, e, nota finale assai leggera ma necessaria, i costumi sono veramente stupendi. Tornando alla narrazione: a parte i due flashback in apertura e in chiusura – un prologo assolutamente necessario, e per svariati motivi –, ci ritroviamo gettati nella mischia, assolutamente in medias res, come si suol dire, ma questo, quantomeno per chi scrive, è un bene: un intero primo capitolo di solo setting sarebbe risultato senza dubbio interessante e utile, ma avrebbe decisamente rallentato la corsa della storia. Il cast è ricco e decisamente vario, ma per adesso a spiccare, oltre alle due protagoniste, sono solo pochi personaggi. D’altronde non si poteva introdurli tutti in un’ora, questo ci pare evidente. Non bisogna però preoccuparsi: nei prossimi episodi avremo modo di conoscere meglio anche gli altri character, dunque si tratta solo di avere ancora un po’ di pazienza.

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Veniamo poi a quello che ci pare il vero punto forte della serie: Ann Skelly, che interpreta la vispa inventrice Penance Adair, e Laura Donnelly, che interpreta Amalia True, la cosiddetta protagonista tecnica di The Nevers. Miss Adair è una spalla semplicemente perfetta: è arguta, geniale (le sue invenzioni fanno tanto Q della saga di James Bond, in chiave steampunk, of course), compassionevole, bizzarra quanto basta, dolce come il canto di un usignolo, ed è dotata della giusta dose di innocenza nonostante non sia una sprovveduta. E poi c’è lei, Mrs. True, il personaggio che ci viene mostrato di più, ma che in realtà, questo è chiaro, non conosciamo neanche lontanamente. Amalia sarebbe un’anomalia per quell’epoca anche senza il suo potere: combatte bene quanto la Cacciatrice (ndr, ogni riferimento a Buffy the Vampire Slayer è puramente casuale), beve come un operaio irlandese di un’acciaieria di San Francisco (ndr, ogni riferimento a Warrior è puramente casuale), ed è emancipata come se le avessero caricato la personalità di una donna occidentale degli anni Duemila (ndr, ogni riferimento a Dollhouse è puramente casuale). Oltre a ciò, è anche colta e capace di tenere testa a uomini molto influenti. Insomma, un vero e proprio pericolo per la tenuta della società, vero Lord Massen?

 

Non manca poi in The Nevers una sana dose di domande che sicuramente resteranno senza risposta ancora per un bel po’: perché Amalia vuole suicidarsi? Per quale motivo Maladie è l’unica che continua a vedere “l’angelo” nel cielo quando tutti l’hanno già dimenticato? Come funziona il canto di Mary esattamente? Come si sono conosciute Amalie e Lavinia, e perché Lavinia è interessata a offrire ai Toccati un posto sicuro dove vivere? A chi ha venduto informazioni finora Declan Orrun? Qual è il vero obiettivo del Dr. Hague, e chi lo finanzia?

 

Il mistero più grande, però, è ovviamente quello presentato nei flashback: cosa diavolo c’è nel cielo di Londra il 3 agosto del 1896?? Si tratta forse di un’astronave aliena, o magari di una navicella venuta forse dal futuro? Oppure c’è in ballo il divino? E per quale motivo solo alcune delle persone raggiunte dalle particelle luminose hanno sviluppato poteri sovrannaturali? In effetti il ragionamento di Lord Massen non è poi così sbagliato: per adesso si vedono le singole parti, ma del disegno generale non c’è neppure l’ombra…

 

Due appunti prima di giungere a conclusione: Declan Orrun si scusa con Amalia e Penance per il fetore del suo scagnozzo, Odium, utilizzando queste parole: "Pardon the stench, you can’t get the man into a bath" (ndr, perdonate il fetore, non si riesce proprio a fargli fare un bagno, ma in italiano si perde una sfumatura importante, come si scoprirà più avanti…). Infine, e non dite che non siete rimasti spiazzati, c’è la scena in cui il Beggar King minaccia di sfregiare il volto di Amalia. Lei risponde dicendo “This is not my face…” cioè “Questa non è la mia faccia…”, ma in che senso?? Che le ipotesi e le teorie abbiano inizio!

 

The Nevers, il cast

Laura Donnelly è Amalia True

Ann Skelly è Penance Adair

Olivia Williams è Lavinia Bidlow

James Norton è Hugo Swann 

Tom Riley è Augustus “Augie” Bidlow

Pip Torrens è Lord Gilbert Massen

Ben Chaplin è Frank Mundi

Denis O’Hare è Edmund Hague

Amy Manson è Maladie

Rochelle Neil è Annie “Bonfire” Carby

Zackary Momoh è Horatio Cousens

Eleanor Tomlinson è Mary Brighton

Elizabeth Berrington è Lucy Best

Anna Devlin è Primrose Chattoway

Kiran Sonia Sawar è Harriet Kaur

Viola Prettejohn è Myrtle Haplisch

Ella Smith è Désireé Blodgett

Vinnie Heaven è Nimble Jack

Nick Frost è Declan “Beggar King” Orrun

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