Ecco cos'è successo nel terzo e nel quarto episodio della seconda stagione di 'Warrior', il "kung-fu drama" nato dagli scritti di Bruce Lee in onda su Sky Atlantic il martedì sera alle 21.15 (disponibile on demand e in streaming su NOW). ** ATTENZIONE: SPOILER **
Warrior 2, cos'è successo nel terzo episodio
Il terzo episodio di Warrior 2 si apre nuovamente con Ah Sahm intento a combattere…e a vincere. Rosalita, che ha capito che c’è del potenziale per fare dei soldi veri, gli suggerisce di partecipare a un torneo in un luogo vicino al confine col Messico, un incontro in cui a sfidarsi sono i combattenti migliori di tutto il Paese. Lì sì che si porterà (o meglio, si porteranno) a casa un bel gruzzoletto. A fine serata si palesa Chao. Per farla breve, il Varys della Chinatown di San Francisco fa intendere al suo “amico” di sapere che tra lui e Mai Ling c’è qualcosa, anche se non gli è ancora ben chiaro cosa. Il problema è che questo loro screzio rischia di trasformarsi in una vera e propria guerra, e lui preferirebbe che ciò non accadesse: non farebbe bene al business.
Nel mentre, Mai Ling si reca nel covo dei Fung Hai per dire a Zing che anzitutto rivuole i 70 dollari che lui le ha messo in conto per un servizio non richiesto, e poi per specificare che se si permetterà di fare qualcosa di simile a quanto fatto con la giovane e ormai estinta tong Suey Sing, allora sarà fuori dal giro dell’oppio. Dunque non è stata lei a ordinare il massacro. Il tatuatissimo “nipotino di Genghis Khan” resta calmo, e propone alla sua socia di bere insieme del disgustoso latte di giumenta per cementare il loro accordo. Lei è decisamente schifata, ma non si scompone e beve dal mestolaccio sporco che le viene passato: non si lascerà intimidire in quel modo, ne ha viste e vissute troppe per arrivare fin dove è arrivata.
Alla Mercer Steel, Samuel dice a sua moglie che tutta questa faccenda della fabbrica, non ultimo il fatto che a protezione sono stati messi i brutti ceffi della Hop Wei, è a dir poco deleteria per la sua immagine e per la sua potenziale rielezione. Penny ovviamente ribatte a tono: non venderà mai l’azienda di famiglia, è la sua eredità…e la sua assicurazione per un futuro fatto di indipendenza, economica e non solo. La sera, a cena a casa di Nellie Davenport – che racconta com’è nata la sua missione, cioè liberare dalla schiavitù quante più donne cinesi vittime della tratta del sesso –, Mrs. Blake non perde l’occasione per far fare un’altra figuraccia al marito: sì, questi due sono veramente agli sgoccioli ormai.
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Dopo aver recuperato i suoi soldi, Lee si mette a fare delle prove con dei coltelli su un quarto di bue…dentro la stazione di polizia… Flanagan gli ordina di fare ordine, e Bill…beh, Bill si rende conto che il suo giovane collega non è proprio in ottima forma. Non che lui stia meglio: andare a riscuotere per conto della Fung Hai lo sta mettendo a dura prova. Il sergente O’Hara ha superato il limite, così riferisce a Zing che con lui ha chiuso per sempre. Il suo debito, d’altronde, è stato ampiamente ripagato, e che non ci pensasse nemmeno ad avvicinarsi a lui, altrimenti gli scatenerà contro l’intero corpo di polizia di San Francisco! Il tatuato non si agita neanche un po’, ma in compenso si reca da Chao per ricordargli che il suo ordine (di armi, ovviamente) non è ancora arrivato. E per ricordargli che adesso, volente o nolente, sono soci in affari.
Grazie al contrabbando parallelo, e segreto, di oppio, Ah Sahm e Young Jun sono certi di riuscire a recuperare i soldi persi in tre mesi, forse anche due. Questo momento di felicità è però interrotto dall’arrivo di nuove reclute dalla madrepatria. In breve, Young Jun non è per niente contento di come stanno andando le cose dopo i nuovi accordi presi con la Long Zii, ma suo padre lo rimette a posto in due secondi: lui obbedirà, e soprattutto la smetterà di comportarsi come un idiota e di mettere a rischio la pace. Una guerra sarebbe solo deleteria per l’intera Chinatown, visto il tesissimo clima politico del momento.
Per strada, Ah Sahm è avvicinato da una nuova recluta, il giovane ed entusiasta Hong, che gli chiede dove si può andare da quelle parti per “avere un po’ di compagnia.” Al bordello, Ah Sahm scopre che il nuovo arrivato predilige le attenzioni maschili in camera da letto, ma lo rassicura: è un cinese in America, ha problemi ben più grossi di quello adesso! Young Jun, seduto a un tavolino a sorseggiare del whisky, è preoccupato e amareggiato: suo padre non lo ascolta, anzi, pensa sia un idiota. Fuori, Hong ha la possibilità di mettere in mostra le sue qualità di soldato battendosi da solo, con l’aiuto della sua catena, contro tre uomini della Fung Hai. Alla fine il nuovo arrivato, per quanto irritante, potrebbe rivelarsi utile! Ah Toy prova a rassicurare il suo socio, ma Patterson, dopo la visita di Bill e Lee, è molto agitato: può ancora fidarsi di lui?
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Chao va a parlare con Mai Ling per farle capire che dev’essere lei a tenere a bada Zing, ma lei, in tutta risposta, ribatte con una frase pronunciata il giorno prima proprio dal suo scomodissimo socio. La cosa, ovviamente, fa preoccupare Li Yong. Leary e Sophie, al sicuro dentro il Banshee, si avvicinano pericolosamente. C’è attrazione tra i due, nonostante appartengano a due mondi molto, molto, molto lontani, come le ricorda lui mentre la riaccompagna a casa. Il misterioso Buckley, nel frattempo, ha portato a casa una prostituta e le sta facendo il bagno…chissà cosa nasconde quest’uomo… Di nascosto da Mai Ling, Chao discute con Li Yong sul da farsi: Zing va tolto di mezzo, ma non dovranno farlo loro direttamente, altrimenti la situazione potrebbe degenerare. Lui ovviamente ha già pensato a tutto, ma avrà bisogno del suo aiuto per mettere in atto il suo piano per liberarsi del leader della Fung Hai, che adesso è diventato anche un suo problema, purtroppo!
Nuovamente a cena a casa O’Hara, Lee ringrazia, ma dice che comincia a sentirsi di troppo. Sciocchezze, ribattono Lucy e Bill: ormai lui è uno di famiglia. Il giovane Richard augura la buonanotte a tutti e se ne va, ma dimentica il suo taccuino, pieno di annotazioni, disegni e, così parrebbe, deliri. Bill è dispiaciuto, sa bene che quanto successo al suo collega è successo a causa sua, ma di lì a poco si scatenail finimondo: Zing, infatti, ha mandato degli uomini a casa del sergente, e uno ha preso il piccolo Ethan e lo sta minacciando con un coltello alla gola! La lotta è a dir poco spietata, e a salvare gli O’Hara è solo l’arrivo di Lee, tornato indietro per il suddetto taccuino. Il segreto di Bill, che pensava di essersi liberato di Zing, è destinato a saltare fuori: non si mette bene per lui.
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Warrior 2, cos'è successo nel quarto episodio
L’episodio 4 della seconda stagione di Warrior comincia esattamente dov’era finito il precedente, con Bill che manda la moglie e i figli in un posto sicuro. Lucy, che ha capito che l’attacco non è stato casuale e che suo marito deve aver fatto qualcosa che non avrebbe dovuto fare, è durissima: ora ci sono altre priorità, ma parleranno, eccome se parleranno. Anche Lee vuole sapere la verità, e Bill, che ha finalmente compreso l’entità dei suoi errori (anche se sarebbe meglio dire “che ha finalmente compreso di aver fatto una ca**ata di dimensioni epiche), capisce che è meglio vuotare il sacco. Inutile dire che il suo giovane collega dopo aver scoperto di essere finito in coma per colpa sua non la prende molto bene…
La mattina seguente, il sergente O’Hara mobilità tutto il dipartimento: irromperanno nel covo dei Fung Hai e li sbatteranno tutti in galera, a marcire. Ma ecco arrivare Chao, che gli chiede di aspettare due giorni: ha trovato il modo per risolvere il loro “problema comune,” ma ha bisogno di un po’ di tempo per organizzare ogni cosa a dovere. D’altronde 48 ore valgono bene l’arresto del famigerato spadaccino cinese, no? Buckley è molto irritato da questo ritardo, secondo lui l’opinione pubblica prenderà questa decisione come un segno di debolezza, ma Samuel non può fare altro che fidarsi di Flanagan, cioè di Bill. Rimasti soli, sindaco e vicesindaco non perdono occasione per “beccarsi” a vicenda: il primo si dice pentito di aver scelto un pugnalatore alle spalle come suo uomo di fiducia (ah, l'ironia!), mentre il secondo fa capire senza mezzi termini che il sostegno di Crestwood non va dato per scontato, e che è necessario prendere una posizione forte su tre tematiche fondamentali: l’immigrazione, la sicurezza, e il lavoro. Una passeggiata, insomma! A colazione, Hong viene preso in giro da un collega per i suoi gusti sessuali, ma Young Jun prende immediatamente le sue difese: sì, quel ragazzo gli sta più simpatico del previsto, inutile negarlo.
Miss Davenport si reca presso il bordello per “prendere in consegna” una ragazza che ha deciso di cambiare vita. Ah Toy ha dunque detto il vero: non ha mai obbligato nessuna a restare, e mai lo farà. Nellie è colpita, e le dice che vorrebbe conoscerla meglio, motivo per cui la invita nella sua tenuta di Sonoma, dove si trovano le donne salvate finora: invito accettato, si rivedranno il giorno successivo, e finalmente potranno parlare con calma. La sera, Sophie si fa accompagnare al Banshee da un ignaro spasimante che, alla fine, se ne torna a casa da solo. Lei, infatti, si intrattiene con Leary, che almeno in sua compagnia si comporta da vero gentleman.
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Il giorno dopo, Ah Sahm riscuote da Penny il compenso pattuito per i suoi uomini. Lei – che ovviamente non sa che lui la sta usando per nascondere l’oppio nella sua fabbrica – si ammorbidisce un po’, e per un momento sembra quasi che la fiammella di quell’amore impossibile sia destinata a trasformarsi nuovamente in un fuoco che tutto brucia. A interrompere questo momento, però, è l’arrivo di un dipendente, e Ah Sahm si congeda con un mezzo inchino. Fuori, all’ingresso, trova Leary e qualche altro irlandese pronto a menare le mani. Parte un inevitabile “botta e risposta” che potrebbe portare allo scontro, ma entrambi si rendono conto che quello non è né il luogo né il momento per una cosa del genere. La resa dei conti è dunque rimandata, almeno per un po’.
Mai Ling, pragmatica e spietata al tempo stesso, si auto proclama socia di un imprenditore della Chinatown che in realtà voleva solo un piccolo prestito. Li Yong non è d’accordo e glielo dice apertamente, ma lei gli fa capire che è importante diversificare il più possibile le loro entrate, perché puntare tutto su una sola cosa, l’oppio, potrebbe rivelarsi pericoloso. La leader della tong Long Zii in realtà non vuole neanche stare a discutere: quando è arrivata dalla Cina non aveva niente, e non ha nessuna intenzione di tornare a non avere niente. Per le strade della città nella città succede poi qualcos’altro: il primo incontro ufficiale tra Mai Ling e Ah Toy. La seconda prova a fare finta di niente e ad andarsene di soppiatto tra la folla riunita per assistere all’esibizione di un monaco, ma la prima la chiama per nome e pretende il rispetto che le è dovuto. Ah Toy capisce che è meglio non stare a discutere, si scusa e s’inchina. La tensione, però, si taglia col coltello.
La giornata di Mai Ling si conclude con un breve incontro in carrozza con Nichols, per il cui rilascio la nostra ha però dovuto pagare una cauzione. Meglio non succeda più, altrimenti invece dei soldi l’investigatore riceverà una pallottola. Lui non si scompone, è abituato alle minacce, e dice di essere sulla giusta via: deve mettersi alla ricerca di una foto che potrebbe risultare alquanto compromettente per Buckley, e dovrà andare in trasferta. Ma ne varrà la pena. Quella stessa sera, Lee si reca presso il bordello della Hop Wei per fumare dell’oppio e dimenticare il dolore fisico e la sofferenza interiore. No, non è un bel periodo per lui. Nel mentre, Chao comunica ad Ah Toy di aver trovato la soluzione a entrambi i loro problemi, ma gli serve la sua spada. Il motivo è presto detto: Zing verrà incastrato e verrà accusato di essere lo spadaccino cinese. In cambio di questo favore non proprio disinteressato, Ah Toy però dovrà fare una cosa per lui…
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Penny ha l’ennesima discussione con Samuel, che le rinfaccia di non essersi fatta troppi scrupoli a usare i molto più economici operai cinesi. Frustrato e irritato, lui le comunica che da quel preciso momento la Mercer Steel non lavorerà più per il Comune. Peccato che non possa farlo, ribatte lei: sul contratto c’è scritto chiaramente, altrimenti dovrà pagare una penale. E niente, al sindaco Blake non resta altro da fare che andarsene a letto con la coda tra le gambe.
La serata si chiude con un’altra litigata, questa volta tra Sophie e Penny. La prima, che ha sposato la causa del suo amato picchiatore irlandese, è disgustata dalla decisione della sorella di scegliere operai cinesi anziché irlandesi (anche lei!!) e, soprattutto, dal fatto che abbia accettato di sposare Samuel. La seconda, che per oggi ne ha veramente abbastanza, ribatte dicendo che è grazie ai suoi sacrifici se lei ora può permettersi di passare i suoi giorni senza pensieri e le sue serate al Banshee, dunque che non ci provi neanche a rinfacciarle qualcosa, lei che non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua!
Piccata, Sophie va da Leary e gli svela l’esistenza di un tunnel segreto e non controllato che permette di accedere alla Mercer. Lui non se lo fa dire due volte e, insieme a lei e a un “socio,” va subito a piazzare i candelotti. Dentro, però, ci sono gli uomini della Hop Wei, che riescono a far fuori un irlandese, ma che, alla fine, vengono messi KO. Le cariche vengono piazzate, la miccia anche, Sophie e Leary se la danno a gambe levate lungo il tunnel…e a un certo punto BOOM!! Anche la Mercer è andata. Tornata a casa, Sophie, che nel frattempo si è già pentita di quanto fatto, trova sua sorella addormentata sul divano con ancora delle carte in mano. La copre delicatamente con una coperta, poi si siede sul pavimento e piange sommessamente, senza fare rumore: forse non avrebbe dovuto raccontare a Dylan di quel tunnel…