Your Honor, la recensione del quinto e del sesto episodio

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Ecco cos'è successo nel quinto e nel sesto episodio di 'Your Honor', la serie tv con Bryan "Walter white" Cranston in onda su Sky Atlantic il mercoledì sera alle 21.15 (disponibile on demand e in streaming su NOW TV). ** ATTENZIONE: SPOILER **

Your Honor, cos'è successo nel quinto episodio

Il quinto episodio di Your Honor si apre col funerale di Female Jones e figli, una parata in strada con il povero Eugene in testa alla banda. Ora è completamente solo, o forse no. Alla veglia funebre, infatti, viene ufficialmente presentato a Big Mo, la capa di Little Mo, nonché la leader dei Desire. La donna riprende il suo vice per aver coinvolto Kofi senza avvisarla, poi dice a Eugene che avrà la sua vendetta, ma che dovrà avere pazienza. In quel caso la gang sarà la sua nuova famiglia, altrimenti è libero di andarsene per la sua strada. Come facilmente prevedibile, il ragazzino accetta l’offerta: meglio con Big Mo che nelle maglie del Sistema.

 

Intanto Michael è in tribunale. Durante una seduta, in aula si sente suonare un telefono. Qualcuno si è dimenticato di togliere la suoneria prima di entrare, cosa che lo sta irritando parecchio. Peccato che il telefono non silenziato si trovi in un cassetto del banco dove è seduto lui… Il contenuto dei messaggi sul display è chiaro e inequivocabile: “So che è stato tuo figlio.” Si tratta di una minaccia, qualcuno dev’essersi intrufolato lì mentre la guardia era momentaneamente fuori…e adesso tutto rischia di crollare… 

Desiato si precipita a casa, ha paura per Adam, che però non è lì. In compenso, sulla porta d’ingresso c’è attaccato un ritaglio di giornale che parla del caso Kofi Jones, con tanto di foto sua e del defunto. Dentro, Michael trova il povero Django a terra. Lo porta subito dal veterinario: ha avuto degli attacchi epilettici, e ora non è messo bene. Prima di mettersi in strada, però, scambia due parole con la vicina impicciona, che gli dice che si è fermato qualcuno che aveva una macchina con appeso un ferro di cavallo (o meglio, una U, come intuisce il personaggio di Bryan Cranston). Nel frattempo Carlo, ora ufficialmente libero, va a pranzo con la sua famiglia presso l’hotel. Sua madre e suo padre sono felicissimi di riaverlo accanto, sua sorella invece un po’ meno.

 

Al tavolo con gli amici, Baxter Junior commenta la “fuga di gas” che ha fatto saltare per aria la casa della famiglia Jones, poi dice di aver avuto “una discussione” in carcere col povero Kofi, che, non si sa come, si è ritrovato con la testa spaccata in due come un cocomero. Carlo, però, sgomita, ha voglia di lanciarsi nel business della droga, e propone a Joey e agli altri di mettersi a trafficare la combo del momento, fentanyl tagliato con eroina. Della serie: chi ha tempo non aspetti tempo.

 

Quel pomeriggio Adam si trova “casualmente” in un bar/caffè frequentato da Fia. Sta lavorando al pc, ma ecco che a un certo punto arriva proprio la figlia di Baxter. Lei lo riconosce, si ricorda di averlo visto alla veglia in onore di Rocco, e si siede insieme a lui, che si sta preparando per il colloquio di ammissione alla NYU, la stessa università frequentata da sua madre, uccisa in strada. Avvicinati dal dolore della perdita, i due si mettono a chiacchierare, e intanto il tempo passa.

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Tornato a casa, Desiato Junior trova suo padre e Django sul pavimento della cucina. Il cane è salvo, ma Michael gli dice chiaramente che è stato male perché “qualcuno” si è dimenticato di dargli le sue medicine. Adam interrompe sul nascere l’interrogatorio dicendo di essere stato da solo, per prepararsi al meglio al colloquio. Ma i guai non sono finiti, anche se lui non lo sa. Suo padre, infatti, è riuscito a risalire quantomeno alla posizione del proprietario della scheda sim che si trova nel suo nuovo (e maledetto) telefono. Il messaggio del ricatto arriva proprio quando il personaggio di Cranston è a casa: un indirizzo e 222.000 dollari in banconote di grosso taglio in una borsa impermeabile. Desiato prende la pistola che tiene in cassaforte, va in banca, ritira tutti i soldi disponibili e si mette in macchina.

 

Lee va a parlare con Eugene. Le serve il permesso del primo parente prossimo maggiorenne per far eseguire una seconda autopsia sul corpo di Kofi. Il ragazzino inizialmente le risponde che non sa come aiutarla perché suo padre non si sa dove sia, ma poi le confessa che lui e suo fratello avevano due padri biologici diversi. Rimasta sola, l’agguerrita avvocata viene avvicinata da Little Mo, che le intima di stare alla larga. Lei, però, non si lascia intimidire: è cresciuta in una zona disagiata anche lei, non ha paura di un bulletto come lui. Inizialmente il padre di Kofi non vuole farsi coinvolgere, ma alla fine decide di autorizzare un secondo esame autoptico. E al centro dell’esame ci sarà il cervello del defunto, perché, come dice l’anatomopatologo, in questi casi è il cervello che conta.

 

Big Mo e il suo vice vanno da Jimmy per chiarire alcune cose, nella speranza di evitare una guerra che non farà bene a nessuno, specialmente ai Desire. L’auto, dice la boss al “collega,” è stata rubata il 10 ottobre, il giorno dopo la morte di Rocco, dunque non è stato Kofi. Dovrà cercare altrove se vuole trovare il vero colpevole. Furioso per quel dettaglio di non poco conto, Baxter chiama a rapporto Cusack e si fa consegnare le prove, tra cui una chiavetta usb con la registrazione della telefonata al 911. Ascoltando i file, Gina si rende però conto che c’è stata una seconda telefonata…e che chiunque abbia ucciso Rocco si è poi fermato a fare rifornimento presso una stazione di servizio.

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Michael si reca sul posto dell’incontro, un’affollata strada del centro dove si sta svolgendo una manifestazione festosa, ma al telefono col ricattatore dice di non essere riuscito a recuperare tutti i soldi chiesti. Poi, inaspettatamente, passa all’attacco, facendogli intendere che sa quantomeno in che zona della città abita, e stuzzicandolo: non ha le prove di ciò che afferma, non è vero? L’altro ci casca in pieno e gli manda un breve video in cui si vede Adam fare benzina quel maledetto giorno: non c’è dubbio, il ricattatore è l’uomo che era in coda dietro suo figlio.

 

Nel frattempo, Frankie ha scoperto in che area si trovava il telefono di Rocco quando è arrivata la chiamata del 911. Escluse due stazioni di servizio non ne resta che una: bingo. Il proprietario, già visto nel terzo episodio, quando adocchia il ritaglio di giornale che ritrae Kofi e Michael non ha dubbi: certo che conosce quel tipo (ndr, non si riferisce a Jones, bensì a Desiato), è lo stesso tipo che ha cancellato un filmato dal suo hard disk, Dylan Thomas, quello tradito dalla moglie!

 

Your Honor, cos'è successo nel sesto episodio

Michael si mette alla ricerca del ricattatore, ma per risalire al nome dell’uomo partendo dalla targa della sua auto è costretto a chiedere aiuto a Nancy Costello. Ovviamente alla detective – che, così ci viene fatto intuire, ha un passato di violenza domestica – viene raccontata una storia inventata ad hoc su una poverina picchiata e truffata dal marito: se solo potesse sapere il nome di questo farabutto, di sicuro potrebbe essere d’aiuto a quella donna, una madre single tra l’altro. Costello collabora, e alla fine Desiato si ritrova in mano cinque nomi. Tra questi c’è quello del ricattatore.

 

Intanto Jimmy si mette a passeggiare per casa sua, accarezzando Django, ficcanasando qua e là, girando una foto di Robin su un mobile, scattando una polaroid al peggior cane da guardia di sempre, e facendo pipì, con tanto di goccia sull’asse. In bagno, l’occhio gli cade su qualcosa: un inalatore… Nella macchina di lei, un’auto d’epoca, Fia e Adam parlano di Rocco, della madre di lui, del futuro, dei loro sogni. La giovane Baxter si lascia scappare che chi ha ucciso suo fratello ha ucciso anche una parte della sua esistenza, e il giovane Desiato non può fare altro che ingoiare il rospo senza dare troppo nell’occhio.

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Nel frattempo, Michael – che non sa di essere seguito da Frankie – va a casa del ricattatore, ma non lo trova. Scopre che abita in una residenza assistita per anziani, e con la scusa della consegna di un pacco alimentare riesce a entrare nel suo appartamento. Peccato che l’uomo, che soffre di demenza senile, pensi che lui sia il cugino Danny. No, non può essere lui. Poi, però, ecco arrivare la rivelazione: quello scapestrato di suo figlio (un certo Trevor) gli ha rubato la macchina, e in più non si fa mai vedere! Ecco chi c’era in coda dietro Adam quel giorno.

 

Dopo aver scattato alcune foto in un parco giochi abbandonato, Fia dice ad Adam di sapere che lui l’ha cercata online. Desiato Junior non nega, ma adduce come scusa la morte di Rocco e quel padre famoso e ingombrante. Lei lo difende: su di lui vengono dette solo bugie. Suo fratello Carlo invece… A proposito di Carlo: in una stanza dietro le cucine dell’hotel, insieme a Joey – che gli fa involontariamente da cavia e che passa il resto della giornata fattissimo – Baxter Junior ha messo in piedi un piccolo laboratorio per la droga. La proposta di acquisto viene fatta nientemeno che a Big Mo, che accetta di pagare svariate migliaia di dollaroni in attesa della roba. Tanto sa dove abita! “Padre e figlio, dividi e comanda…” dice la leader dei Desire a Little Mo e agli altri, tra cui Eugene.

 

Michael sale sulla macchina di Trevor (che di professione fa l’autista tramite qualche app non specificata), e prova a farlo parlare. Ci vuole pochissimo: l’uomo, infatti, si lascia subito scappare che il suo sogno è passare le giornate a pescare al largo, e che c’è una barca da più di 200.000 dollari che l’attende. Bingo. La sera, mentre fa jogging, Desiato fa una telefonata. Ha lasciato il telefono del ricattatore sulla sua stessa auto, e lo avvisa: si vedranno il giorno successivo a mezzogiorno al porto, da soli, non armati.

 

Mentre Fia dice a suo padre che sta uscendo con un ragazzo, Lee prova a farsi dare qualche informazione dai compagni di cella di Kofi. Restano tutti zitti tranne uno, che accetta di raccontarle cos’ha visto quella notte in cambio di uno sconto di pena. Vide Jones passare davanti alla sua cella: stava andando a incontrare un altro prigioniero, uno che sarebbe rimasto lì solo fino al giorno dopo. Un bianco. Carlo Baxter. Poco dopo, ecco arrivare un’altra ottima notizia: il medico legale ha trovato del DNA sul corpo del morto. Tornato a casa, Michael vede la foto girata di Robin e ha la sensazione che ci sia qualcosa di strano, ma forse è solo una sensazione. Dopo aver dato un bacio a Fia, anche Adam rientra. Intanto Frankie, che è lì per uccidere il personaggio di Bryan Cranston, riceve l’ordine da Jimmy di non toccare suo figlio. Dovranno muoversi diversamente. Se ne riparlerà più avanti.

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La mattina seguente, Desiato incontra Charlie in una tavola calda a colazione e gli chiede di promettergli che si prenderà cura di Adam nel caso dovesse succedergli qualcosa. Poi – mentre suo figlio va al colloquio per l’ammissione alla NYU accompagnato da Fia, che gli dà un paio di furbe dritte – si incontra al porto col ricattatore…e lo porta a vedere la barca che ha comprato per lui. Trevor è spiazzato: cosa sta succedendo? Semplice: poiché quelli come lui tornano sempre indietro chiedendo di più, Michael ha giocato d’anticipo acquistando, tramite finanziamento mensile, un’imbarcazione. Un passo falso, per esempio far vedere il video fatto alla pompa di benzina a qualcuno, e niente più pesca in alto mare.

 

Affare fatto, gli dice il ricattatore, ma poi i due vengono sorpresi da Jimmy e Frankie. Trevor giace a terra privo di sensi, mentre Desiato scopre che Baxter pensa che sia stato lui a uccidere Rocco. Il personaggio di Bryan Cranston si salva per un pelo facendo il nome di Carlo: a breve sarà incriminato per l’omicidio di Kofi Jones (ha saputo da Lee di un video saltato fuori all’improvviso e del DNA), ma se il processo verrà affidato a lui lo farà dichiarare innocente! Dopo alcuni interminabili secondi, Jimmy, alle strette, sceglie suo figlio. Trevor, però, non è altrettanto fortunato, e viene fatto fuori, perché, come detto da Michael, sa tutto…

 

Your Honor, il commento al quinto e al sesto episodio

Giro di boa per Your Honor, e guardando gli episodi 5 e 6 viene in mente solo una cosa: è proprio vero che a volte provare a mettere una pezza è peggio che lasciare il buco… Michael cerca in ogni modo di sistemare le cose (con suo figlio, con Kofi, con la detective Costello, con Lee, con la suocera), ma ogni sua azione sembra destinata a peggiorare la situazione, rendendo sempre più precario un equilibrio già di per sé fragilissimo.

 

Come se non bastasse, ecco spuntare dal nulla anche un ricattatore, che altri non è che il tipo che il giorno della morte di Rocco era in coda dietro ad Adam al distributore di benzina. Il personaggio del sempre ottimo Bryan Cranston trova effettivamente il modo per gestire quest’ennesima, passateci il termine, “rogna,” solo che nel frattempo la valanga di bugie ha cominciato a muoversi, e sta per travolgerlo con tutta la sua potenza.

 

Desiato è letteralmente accerchiato: la detective Costello decide nuovamente di aiutarlo, ma dentro, in un angolino remoto della sua testa, continua a sentire un vocina che le dice che c’è qualcosa che non torna; Lee ha richiesto, e ottenuto, una seconda autopsia, perché era evidente che non si sarebbe fermata e che avrebbe continuato a cercare la verità, per il povero Kofi e per il povero Eugene; per evitare ulteriori problemi, Big Mo va a parlare con Jimmy, rivelandogli che l’auto che ha investito suo figlio è stata rubata il giorno dopo la sua morte, dunque i Desire non c’entrano niente con l’incidente; e poi c’è Gina, che si accorge che la registrazione della telefonata col 911 che sta sentendo è diversa, e che in sottofondo ci sono rumori riconducibili a una stazione di servizio.

 

Infine, la ciliegina sulla torta: Adam – che forse inconsciamente desidera essere scoperto, altrimenti non sappiamo veramente come spiegarci il suo comportamento – ha la “brillantissima” idea di mettersi a frequentare Fia. Michael, che è un manipolatore di alto livello, questo ormai è evidente, non può veramente nulla contro il caso. Allo stesso tempo, però, è il caso a salvarlo, quantomeno per adesso: se Lee si fosse fermata, lui non avrebbe mai potuto contrattare la sua vita in cambio della libertà di Carlo. Il caso l’ha messo nei pasticci, e ora il caso lo toglie d’impiccio, ma si tratta solo di una temporanea boccata d’ossigeno, perché è chiaro che sicuramente succederà qualcos’altro che spariglierà all’improvviso le carte in tavola. Staremo a vedere.

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Your Honor, il cast

Bryan Cranston è Michael Desiato

Hunter Doohan è Adam Desiato

Michael Stuhlbarg è Jimmy Baxter

Hope Davis è Gina Baxter

Sofia Black-D'Elia è Frannie

Isiah Whitlock Jr. è Charlie

Carmen Ejogo è Lee Delamere

Lilli Kay è Fia Baxter

Amy Landecker è Nancy Costello

Tony Curran è Frankie

Keith Machekanyanga è Little Mo

Lamar Johnson è Kofi Jones

Benjamin Flores Jr. è Eugene Jones

Maura Tierney è Fiona McKee

Jimi Stanton è Carlo Baxter

Chet Hanks è Joey Maldini

Andrene Ward-Hammond è Big Mo

David Maldonado è il tenente Brendan Cusack

Melanie Nicholls-King è Female Jones

Lorraine Toussaint è Sara LeBlanc

Margo Martindale è Elizabeth Guthrie

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