Il regista e la moglie Soon-Yi Previn hanno rotto il silenzio, commentando gli attacchi ricevuti dalla serie televisiva in onda su HBO. “Un attacco feroce infarcito di falsità”, hanno dichiarato, accennando anche a un presunto conflitto di interesse
Woody Allen e la moglie Soon-Yi Previn hanno rotto il silenzio, rispondendo alle accuse mosse dalla serie documentaristica Allen v. Farrow la cui prima puntata è andata in onda domenica 21 febbraio su HBO, riportando alla luce dei riflettori le accuse di presunte molestie sessuali da parte del cineasta verso la figlia adottiva Dylan quando questa aveva sette anni.
Allen è stato dichiarato non colpevole in tribunale, ma l’uscita della docu-serie ha riportato il caso all’attenzione di un altro tribunale, quello dell’opinione pubblica.
Woody Allen e sua moglie Soon-Yi Previn hanno dichiarato all'Hollywood Reporter che la serie sarebbe “un attacco feroce infarcito di falsità”, accusando gli autori e registi Kirby Dick ed Amy Ziering di "aver collaborato con i Farrow e i loro facilitatori" mentre a loro due sarebbero stati concessi "solo pochi giorni" per offrire la propria versione.
La dichiarazione di Woody Allen e Soon-Yi Previn
"Un attacco feroce infarcito di falsità. […] I documentaristi Kirby Dick ed Amy Ziering non hanno alcun interesse nella verità. Hanno passato anni collaborando furtivamente con i Farrow e i loro facilitatori”, ha dichiarato la coppia all'Hollywood Reporter, sostenendo inoltre di essere stati contattati meno di due mesi fa. Secondo quanto riportato, gli sarebbero stati concessi solamente pochi giorni per rispondere. "Naturalmente si sono rifiutati", si legge nella dichiarazione che definisce "categoricamente false" le accuse e ricorda che "molteplici agenzie hanno indagato e scoperto che non c'è stato alcun abuso, a prescindere da quanto Dylan Farrow sia stata indotta a credere".
Woody e Soon-Yi insinuano poi un presunto conflitto di interesse: “È triste, ma non ci deve sorprendere, che sia stato HBO a mandare in onda il documentario visto che la rete ha un accordi di produzione e di affari con Ronan Farrow".
L'unico figlio biologico di Allen e di Farrow (benché lei in un’intervista all’edizione statunitense di Vanity Fair datata 23 ottobre 2013 abbia insinuato che Ronan potrebbe non essere figlio di Allen ma di Frank Sinatra) nel 2018 ha chiuso un accordo triennale con HBO per produrre documentari investigativi (Allen v. Farrow non è nella lista dei documentari da lui prodotti: nella serie appare soltanto in veste di testimone).
Ronan Farrow è il giornalista premio Pulitzer per l'inchiesta su Harvey Weinstein: grazie alle sue inchieste si è sollevato lo scandalo che ha portato alla nascita del movimento #MeToo.
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Accuse shock nella docu-serie Allen v. Farrow
Le dichiarazioni dei documentaristi Ziering e Dick
I documentaristi Ziering e Dick sostengono di non aver mai avuto risposta né da Allen né da Soon-Yi né da Moses, l’altro figlio adottato congiuntamente dal regista e da Farrow che sta dalla parte del padre e accusa Mia di esser stata una madre pessima.
Alcuni critici obiettano il fatto che nella docu-serie di Ziering e Dick manchino dettagli importanti come il suicidio di due dei figli adottivi di Mia Farrow e la condanna per pedofilia del fratello dell'attrice, John Charles Viller-Farrow.
La casa editrice di Woody Allen minaccia di fare causa ai documentaristi
Nelle ultime ore l'Hollywood Reporter ha parlato anche del fatto che la casa editrice dell'autobiografia di Allen uscita lo scorso anno, ossia la Skyhorse Publishing, ha minacciato di fare causa ai documentaristi per aver utilizzato una clip dell'audiobook di A proposito di niente.
Kirby Dick e Amy Ziering hanno negato le accuse della Skyhorse Publishing, sostenendo di non avere infranto la legge poiché il fair use - la disposizione legislativa dell'ordinamento giuridico degli Stati Uniti d'America - regolamenta, sotto alcune condizioni, la facoltà di usare materiale protetto da copyright per scopi d'informazione, critica e/o insegnamento senza la necessità di chiedere l'autorizzazione a chi detiene i diritti.
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La dichiarazione di Dylan Farrow
Nel primo di quattro episodi di un'ora della serie Allen v. Farrow, la oggi 35enne Dylan Farrow ha rievocato le accuse di molestie sessuali e incesto sollevate negli anni Novanta contro Allen (che aveva adottato la bambina assieme all’allora compagna Mia Farrow).
"Non importa quello che pensate di sapere: questa è solo la punta dell'iceberg", dichiara Dylan oggi, come riportato dall’Ansa. "Mi sentii in trappola. Mi diceva cose come: andremo a Parigi insieme. Sarai in tutti i miei film. E poi mi aggredì sessualmente. Mi concentrai a guardare i trenini di mio fratello. E poi... si fermò. Aveva finito. E scendemmo di sotto”, prosegue rievocando quanto, secondo lei, sarebbe accaduto nella soffitta della casa di Mia Farrow in Connecticut.