Un giornalista della testata americana ha avuto accesso ai documenti personali del regista, in cui vengono spesso menzionate ragazze tra i 16 e i 18 anni, in note che rivelano anche un grande maschilismo
Richard Morgan, giornalista del Washington Post, ha passato al setaccio 56 scatoloni di appunti e copioni mai realizzati di Woody Allen, custoditi negli archivi dell'Università di Princeton. Ciò che è emerso da questi scritti è una vera e proprio ossessione del celebre regista americano per donne più giovani. Come titola lo stesso articolo, "è ossessionato dalle teenager".
I Woody Papers
Morgan ha analizzato con cura quelli che definisce i "Woody Papers", scritti che coprono un arco di circa 57 anni, attualmente custoditi nella sezione libri rari della Firestone Library. Ha così scoperto come in numerose sceneggiature rimaste solo sulla carta, il regista ricalchi ossesivamente rapporti tra donne molto belle e molto (troppo) giovani, descrivendo il legame con toni maschilisti e riflessioni lascive. Lo schema, noto ai cultori della sua opera cinematografica, è sempre lo stesso: un rapporto di coppia in crisi viene gettato nel caos dall'arrivo di una donna giovane e affascinante.
"C'est moi"
Nelle stesure preliminari di questi copioni, le protagoniste hanno quasi sempre un'età compresa tra i 16 e i 18 anni. Nella sceneggiatura di "The Filmmaker" il protagonista 53enne invita una 17enne a salire nel suo attico per raccontarle quanto lei sia incantevole "nella durata di un solo Martini", situazione che fa eco a molti racconti nati dalle denunce contro Harvey Weinstein. In alcuni casi, in note a margine poi cancellate, l'autore si concede qualche momento di identificazione. Ad esempio, nella bozza di una storia scritta per il New Yorker nel 1977, "The Kugelmass Episode", si identifica con un affascinante 45enne. A lato del testo, in corrispondenza di un dialogo pronunciato dal protagonista, scrive "C'est moi", che in francese significa appunto: "Sono io".
Nessun commento da Allen
Il portavoce di Allen non ha rilasciato alcuna dichiarazione, una volta interpellato da Morgan. Riservato per natura, Allen ha rilasciato alcune dichiarazioni sul caso Weinstein alla BBC, parlando di "atmosfera da caccia alle streghe", dove "ogni uomo in un ufficio che fa l'occhiolino ad una donna sarà subito chiamato a rapporto da un avvocato". Morgan nota nel suo articolo: "Allen sembra credere che i colleghi di lavoro si facciano l'occhiolino a vicenda per tutto il tempo". L'indomani dell'uscita del pezzo sul Washington Post, Rose McGowan, in prima linea nel movimento #MeToo, ha rilanciato l'articolo con un tweet, scrivendo: "Woody Allen è stato finalmente smascherato".
Il bacio rubato a Mariel Hemingway
Intanto, Morgan riferisce anche lo sgomento di Mariel Hemingway, protagonista di "Manhattan", a cui Allen rubò il primo bacio. L'attrice all'epoca aveva solo 16 anni. In un talk show Hemingway riferì che andò piangendo dal direttore della fotografia Gordon Willis dicendo: "Non devo rifarlo di nuovo, vero?". Ellen Page, protagonista di "To Rome With Love", definì il lavoro con Allen "il più grande rimpianto della sua carriera". Kate Winslet, protagonista dell'ultimo film del regista americano "La ruota delle meraviglie", ha commentato dicendo: "Non sapevo nulla, davvero, se si tratti di cose vere o false. Dopo aver riflettuto sulla faccenda, metti tutto da parte e lavori con la persona".
Tra fiction e realtà
Eppure Woody Allen ha creato dei ruoli importanti per le donne, che lo hanno portato a ricevere 24 nomination agli Oscar. Ma, come fa notare Morgan, si tratta di ruoli affini al mondo che i racconti dell'era #MeToo stanno delineando. "Non ha mai avuto bisogno di idee che andassero oltre il concetto dell'uomo licenzioso e della sua bella conquista: un'unica idea che gli ha fruttato molto nella sua lunga carriera", ha spiegato il giornalista. Un ulteriore esempio di identificazione di Allen con la mentalità maschilista e l'ossessione per le minorenni viene naturalmente dalla stessa biografia dell'artista. Negli anni Novanta è stato accusato dalla figliastra Dylan Farrow di esser stata stuprata all'età di sette anni. Inoltre ha sposato la figliastra Soon-Yi, ora sua moglie da vent'anni. Woody Allen è anche il padre biologico di Ronan Farrow, giornalista autore dello scoop su Harvey Weinstein pubblicato dal New Yorker, che ha anche dato voce alla denuncia di Asia Argento.