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Un esordio esplosivo per Ridley Scott, che fa il suo debutto nel mondo delle serie TV con il drama “Raised by Wolves”. Un vero e proprio successo di critica e pubblico per lo show creato da Aaron Guzikowski, che vede Scott come produttore e regista dei primi due episodi.
Dieci episodi che raccontano il totale sgretolamento della Terra dopo la lotta tra atei e mitraici, ovvero uomini di scienza e fedeli al dio Sol. L’ultima speranza per la specie umana pare risiedere nel progetto di due androidi, Madre e Padre.
Trama a parte, ad aver attirato l’attenzione del pubblico è anche la bellezza della colonna sonora. Il brano d’apertura di “Raised by Wolves” ha scatenato numerose ricerche. Ecco dunque cosa sapere in merito.
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Senza titolo
Per quanto possa sembrare sorprendente, il brano d’apertura di “Raised by Wolves” non ha un titolo, quantomeno uno che sia noto al pubblico. Ad oggi è indicato semplicemente come sconosciuto, nonostante dall’esordio della serie TV su HBO Max siano trascorsi svariati mesi (esordio avvenuto il 3 settembre 2020). Un alone di mistero che la produzione ha intenzionalmente sollevato intorno al brano. Nei credits viene infatti citato come “Opening Titles”, null’altro.
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Chi è l’autore?
Qualche brandello d’informazione esiste, ed è relativo alla cantante che ha prestato la propria voce per questa esecuzione così apprezzata nel mondo. Si tratta dell’artista svedese Mariam Wallentin. A comporre il tutto è stato invece Ben Frost, che ha già avuto modo di lavorare con Walletin per la serie “Fortitude”.
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Il testo cambia
Chi si è già cimentato nella visione degli episodi di “Raised by Wolves”, innamorandosi del brano d’apertura, potrebbe aver notato una modifica nel testo. Ciò accade tra il secondo e il terzo episodio, intitolati rispettivamente “Pentagram” e “Virtual Faith”. Ecco le due versioni, con quella del terzo episodio che ha trovato spazio anche in quelli successivi.
I differenti testi
Episodio 2
The door that finally opens
With light flooding in
Spilling out on the floor
The core that never was
Now it will be
The bones of what was there before
Every step, every beat
Every thought, every breath,
Everything is longing
Every wind, every wave,
Every sky, every cloud
Every grave is longing
Pulling you from the sky
Just like love will do
Episodio 3
The door that finally opens
With light flooding in
Spilling out on the floor
The core that never was
Now it will be
The bones of what was there before
Every step, every beat
Every thought, every breath,
Everything is longing
Pulling you from the sky
Just like love will do.
Pulling you from the ground
Just like love will do
Il significato del brano
Il primo episodio non presenta il brano d’apertura, che fa il suo esordio vero e proprio durante il secondo. Quando il pubblico ha modo di ascoltare la canzone, è già stato introdotto a quella che è la trama principale. Ha già avuto modo di cimentarsi in parte del viaggio emozionale dei protagonisti. Il testo fa riferimento alle tombe, alla morte. Ciò potrebbe indicare il decesso delle versioni terrestri di Marcus e Sue, e ovviamente alla morte dei "figli originali" di Madre e Padre (nonché allo stesso "decesso" di Padre).
Nel terzo episodio, invece, il testo fa riferimento all’essere trascinati via dal terreno. Una sorta di resurrezione. Un possibile riferimento alla nuova speranza ritrovata sul pianeta, ai bambini, ai giovani umani, come luce di una nuova vita.