La nascita della moda italiana negli anni Sessanta, con abiti originali e un cast d’eccezione
“Made in Italy” è una serie TV che promette di raccontare le origini della moda italiana nella Milano degli anni Sessanta. Una trama che vede al centro due protagoniste: Greta Ferro e Margherita Buy.
La serie è stata ideata da Camilla Nesbitt, con Laura e Luisa Cotta Ramosino, Paolo Marchesini e Mauro Spinelli alla scrittura. Un prodotto già venduto in più di 20 Paesi, tra Stati Uniti, Canada, Russia e Cina.
La trama
Irene è una delle tante figlie di immigrati del Sud in cerca di fortuna negli anni Sessanta al Nord. Al fine di mantenersi durante gli studi decide di rispondere all’annuncio di una rivista, “Appeal”. In breve tempo riesce a conquistare un ruolo di prestigio nella redazione, guidata dalla caporedattrice Rita Pasini. La vita della giovane subirà grandi stravolgimenti, al ritmo dei mutamenti della moda italiana dettati da Milano.
approfondimento
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Il made in Italy si fa largo nel mondo e Irene incontrerà numerosi stilisti del tempo, che in quegli anni stavano muovendo i primi passi, destinati alla fama. Anni ricchi di stravolgimenti, nella moda come nella società italiana. Dall’emancipazione della donna al divorzio, dagli scontri in piazza al terrorismo.
Il cast
“Made in Italy” segna il debutto della modella Greta Ferro, protagonista al fianco di Margherita Buy, rispettivamente nei panni di Irene e Rita Pasini. Ad arricchire il cast principale vi sono inoltre i seguenti interpreti:
- Fiammetta Cicogna
- Maurizio Lastrico
- Valentina Carnelutti
- Sergio Albelli
- Giuseppe Caderna
- Saul Nanni
- Ninni Bruschetta
- Anna Ferruzzo
- Andrea Bosca
- Erica Del Bianco
- Giulia Manzini
Non mancano però importanti guest star. Occorre sottolineare la partecipazione straordinaria di Raoul Bova nei panni di Giorgio Armani. Spazio per Claudia Pandolfi, che interpreta Rosita Missoni, mentre Stefania Rocca è Krizia. Marco Bocci è invece un celebre fotografo di moda. L’elenco è alquanto ampio, comprendendo anche Eva Riccobono, Enrico Lo Verso e Nicoletta Romanoff, tra gli altri.
I personaggi
Svariati i personaggi che caratterizzano “Made in Italy”, a partire da Irene Mastrangelo (Greta Ferro). Si tratta di una giovane studentessa che inizia a collaborare con una rivista per guadagnare dei soldi utili per mantenersi agli studi. La sua vita viene stravolta da quest’esperienza. La serie analizza i cambiamenti della società attraverso i dettagli della sua quotidianità.
Rita Pasini (Margherita Buy) è il mentore di Irene, caporedattrice della rivista “Appeal”. Un personaggio a dir poco originale e fuori dagli schemi. Il suo è uno spirito innovatore. In netto contrasto con il vicedirettore Nava, che vede nel mondo degli stilisti soltanto un tipo di investimento pubblicitario.
Monica Massimello (Fiammetta Cicogna) è una giovane redattrice. Per quanto sembrino molto differenti, lei e Irene sviluppano una grande amicizia. Dopo poco tempo le due inizieranno a convivere, quando Irene si ritroverà a scontrarsi con la propria famiglia.
John Sassi (Marco Bocci) è un fotografo di fama internazionale, impegnato in ambito moda e non solo. Misterioso e affascinante, attira l’attenzione di Irene, e non solo.
Davide Frangi (Andrea Bosca) è un imprenditore che conosce per caso Irene. Tra i due pare scattare qualcosa ma lui è sposato e ha un figlio.
Armando Frattini (Giuseppe Caderna) è un tipo solitario che, dopo la morte della moglie, dedica tutte le sue giornate alla rivista e al suo cane. Si fida del vicedirettore Nava, forse troppo, al quale ha affidato l’intera gestione della rivista.
Andrea Nava (Sergio Albelli) è il vicedirettore della rivista, che considera tutti come dei semplici gregari. La sua visione è ben differente da quella di Rita. Per lui arte e creatività sono inutili. Contano solo i rapporti con gli investitori pubblicitari.
I costumi
Una serie dedicata alla nascita della moda italiana non può che puntare sull’accuratezza dei propri costumi. Le grandi case di moda nostrane si sono rese disponibili nel fornire abiti originali, così come svariati accessori. Da Albini a Curiel, da Fiorucci a Krizia, Missoni e Valentino, tra gli altri.
La sigla
Ogni puntata viene lanciata da una sigla specchio del tempo. Si tratta de “La bambola” di Patty Pravo. Il suo primo grande successo, targato 1968. Un testo che vede una donna pretendere rispetto dal proprio uomo, che la tratta, appunto, come fosse una bambola.