Deutschland 86, nei panni di una spia della STASI

Serie TV

Floriana Ferrando

Il protagonista della serie tv in onda su Sky Atlantic ogni lunedì alle 21.15 è una (ex?) spia della Germania dell’Est: ecco come era la Germania ai tempi della Guerra Fredda da un punto di vista inedito. Continua a leggere e scopri di più

Lo avevamo lasciato nel 1983, al di là del Muro di Berlino. Lo abbiamo ritrovato in Africa, quando la Germania dell’Ovest prova a salvarsi mentre tutto il mondo intorno è in forte cambiamento. Deutschland 86, in onda in prima tv per l'Italia ogni lunedì alle 21.15 su Sky Atlantic, ha per protagonista Martin Rauch, una spia che, dopo la sua missione sotto copertura nella Germania dell’Ovest portata a termine in modo più o meno efficiente nel finale di Deutschland 83, nel sequel ambientato tre anni più tardi si ritrova molto, molto, molto lontano da casa.

Comunismo VS capitalismo in Deutschland 86

La nuova serie, scritta da Anna e Joerg Winger, si concentra su come la leadership della Germania dell'Est sopravvive dopo essere stata abbandonata da Mosca, quando i suoi agenti sono costretti a vedersela con l’avvento del capitalismo globale. I creatori dell’acclamato dramma di spionaggio, parlando dello show, fanno notare dei "parallelismi emotivi" tra il comunismo tardivo e la situazione geopolitica attuale. Martin, spia della STASI infiltrata nella Germania dell’Ovest, è ancora il protagonista principale: “In D86 - raccontano gli show-runner al Daily Beast - mandiamo Martin e le altre spie più lontano, a combattere per l'ultimo sussulto di comunismo nell'Africa meridionale. Ma anche se sono fuori nel mondo, lo guardano sempre attraverso gli occhiali della GDR. In poche parole, nel 1986 la Germania orientale stava finendo i soldi. I nostri personaggi sono incaricati di portare moneta al paese, con ogni mezzo necessario. Quindi, attuano una sorta di capitalismo in stile mafioso per salvare il comunismo”.
 
Deutschland 86, dove eravamo rimasti? IL VIDEORIASSUNTO

La Guerra Fredda secondo le spie della STASI

Nel 1986 la rete globale di spie della Germania dell'Est era massiccia, si parla di un milione di persone. Fino ad allora, il leggendario capo spia Markus Wolf era a capo del servizio di intelligence della Germania dell’Est. Il KGB aveva sempre osservato da vicino gli sforzi della STASI, e in realtà la DDR non poteva fare nulla senza coordinarsi con i sovietici: la relazione tra la Stasi e il KGB cambiò di nuovo quando Gorbachev salì al potere nel 1985. Dunque, viene meno il senso di appartenenza del protagonista, che non sa quale posto potrà avere all’interno del panorama mondiale che va emergendo.

Deutschland 86 fra fiction e realtà

Deutschland 86, dal punto di vista della spia

L’idea di narrare la storia dal punto di vista della talpa, attraverso le sue lotte, i suoi dubbi, le sue espressioni, risulta vincente. E avvicina il pubblico ad un universo poco conosciuto, umanizzandolo. Martin non è solo una spia o un assassino, ma è un giovane che sopravvive in un mondo che cambia rapidamente. “Le narrative di Hollywood hanno tipicamente demonizzato ‘il comunista’ – spiega la Winger – molto probabilmente in conseguenza dell'esperienza della Guerra Fredda. Ma c'è stato un cambiamento ultimamente”. Nello show la finzione si mischia alla realtà, d’altronde si tratta di storia recente... Gli sceneggiatori si sono spesso affidati alle testimonianze di chi ha vissuto realmente quel periodo storico. E stanno già lavorando, dicono, a Deutschland 89.

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