E' Leonardo Notte (Stefano Accorsi) il protagonista assoluto del primo episodio di 1994, la serie originale Sky in onda su Sky Atlantic ogni venerdì alle ore 21.15. Sullo sfondo della sfida elettorale tra Achille Occhetto e Silvio Berlusconi scopriamo il potere malvagio. Il racconto e il commento al primo episodio
(@BassoFabrizio)
E’ un sogno che termina con una ferita al cuore. Che è un po’ il simbolo di quell’Italia ferita. Il primo episodio di 1994, la serie originale Sky in onda su Sky Atlantic ogni venerdì alle ore 21.15, si apre col confronto tra Achille Occhetto e l’astro emergente della politica italiana Silvio Berlusconi. Così, un po' brutalmente, veniamo introdotti in 1994. E per dire come l’immagine fosse già importante, Berlusconi quando arriva sul set per il confronto, la prima cosa che chiede al suo fidato collaboratore Leonardo Notte (Stefano Accorsi), reduce da un attentato, è il look dell’avversario, e sorride ironico quando sa che il baffo se lo è aggiustato, non può più puntare sui mustacchi stalinisti. Lui ha scelto un grigio autorevole, istituzionale. Un po’ di preoccupazione per lo stato di salute del suo potenziale Ministro e poi “andiamo a fare questa tarantella”. La notizia che Violante si è dimesso gli porta euforia, al punto che accetta anche di farsi fare una aggiustatina al trucco. Intanto Occhetto si rovescia il caffè addosso e si ritrova in televisione con un marrone…sovietico. Poco prima la Digos è entrata nelle sedi di Forza Italia per acquisire l’elenco dei candidati e per arginare la situazione. Berlusconi, dopo il confronto, salirà al Quirinale per incontrare Oscar Luigi Scalfaro, il Presidente della Repubblica Italiana.
Dietro i veleni, davanti il nuovo miracolo italiano
C’è un altro problema: l'attentato subito da Notte. Si mormora che potrebbe essere un segnale malavitoso affinché, se eletto, Berlusconi mantenga gli impegni. L’Unità darà ampio risalto alla notizia e a Notte viene imposto di fare chiarezza, perché un uomo di partito non ha ombre e se non lo farà il posto che gli è stato promesso a elezioni vinte andrà a qualcun altro che “non ha scheletri nell’armadio”. Notte è pensieroso poi, improvvisamente, gli torna in mente la frase “attaccare sempre” e va a informarsi sull’articolo contro di lui. Emergono inoltre le lotte interne al PD, si vocifera di una tangente Enimont a Botteghe Oscure, è tutto un accusare e negare, ma soprattutto Leonardo dice di avere registrato tutto. Poi chiama la figlia Viola e le chiede di portargli subito il registratore. Occhetto sta mettendo Berlusconi all’angolo, Notte è preoccupato, cerca la figlia, la vuole lì con le prove. Cerca sponda anche in Massimo D’Alema, ma invano. Durante la pubblicità, Berlusconi si rilassa, lo massaggia Arianna Rosato (Laura Chiatti). Nel frattempo ecco Viola, ma il nastro non è come se lo aspettava. Crolla a terra e rivive l’attentato, la corsa in ambulanza, ma soprattutto la malvagità. Momento edulcorato da Berlusconi, che annuncia un nuovo miracolo italiano.
Notte non vuole il ministero, vuole decidere i ministri
Leonardo Notte rifiuta il medico, e col registratore va dal suo avversario/omologo del PD e gli fa ascoltare qualche secondo del nastro. Ora per evitare lo scandalo bisogna bloccare sia l’attacco di Occhetto a Notte in diretta tv sia l’articolo sul giornale di partito. Poi Berlusconi sferra il colpo decisivo sfruttando un discorso di D’Alema che preannuncia che in caso di loro vittoria Berlusconi si sarebbe salvato solo fuggendo all’estero. Ma Notte ormai è in un mondo suo: può denunciare e salvarsi, oppure tacere e vedere spente le sue ambizioni. Come un corvo sulle sue spalle c’è Marcello Dell’Utri. Si guardano in faccia Berlusconi e Notte e si domandano, vicendevolmente, se ognuno sa che uomo è. Intanto Dell’Utri chiede ad Arianna di convincere Leo a denunciare chi gli ha sparato. E l’idea di perdere il treno da ministro lo fa tentennare, ma poi arriva a definire la verità una cosa ingenua e inutile. E si ribella a Dell’Utri, gli dice che "siamo il lato oscuro" e chiede una stanza a Palazzo Chigi, ma oscuro perché Notte non vuole fare il ministro: lui i ministri li vuole decidere. E si chiude con, a poche ore dalle elezioni, una stretta di mano, e un "vinca il migliore." Le ultime scene sono sulla fine dell’amore tra Leonardo e Arianna. Un finale amaro che per Notte ha il sorriso di una diciottenne che sale sulla sua macchina.
Assenza di scrupoli e malvagità: è la Notte d'Italia
Una partenza senza esclusione di colpi. In questo primo episodio di 1994, incentrato sulla figura di Leonardo Notte, si capisce immediatamente che il potere non è essere un ministro, ma poter manovrare un ministro. Poter condizionare i mezzi di informazione. Quello che brilla per presenza qui è il concetto dell'assenza di scrupolo. Notte, che ha subito un attentato, è pronto a rinunciare a tutto pur di non rivelare chi gi ha sparato, ma scopriamo che lo fa perché sa di poter ribaltare la situazione. E lo fa in un finale intenso, dove si rivela il gran burattinaio che è, e chiude in bellezza facendosi abbordare da una diciottenne. Non si spegne mai in lui il brillio luciferino degli occhi. E' spigoloso ma accomodante e soprattutto, almeno alla vigilia delle elezioni, è il volto del potere occulto e malvagio.
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