Fino all'11 marzo il piano nobile di Palazzo Braschi diventa il palcoscenico per 'Artisti all'Opera', una mostra che racconta la storia del teatro operistico capitolino. Costumi, bozzetti e scenografie figli del lavoro di alcuni tra i più grandi artisti del ‘900
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Il teatro come universo di artisti: musicisti, compositori, registi, pittori, costumisti, stilisti. Il Teatro dell’Opera di Roma si racconta attraverso la bellezza dei suoi allestimenti. Dai figurini di Picasso ai bozzetti di Guttuso fino ancora ai costumi di Giò Pomodoro e Luchino Visconti. Le sale di Palazzo Braschi, dal 1952 sede del Museo di Roma, diventano palcoscenici per raccontare la storia del Teatro Costanzi, dal 1928 Teatro dell’Opera di Roma (foto di Costanza Ruggeri/Sky tg24) – Il sito della mostra
Il Teatro dell’Opera di Roma è stato la frontiera dell’Arte del Novecento, luogo di incontro tra artisti. Non solo compositori, orchestrali, cantanti, costumisti, registi e scenografi ma anche pittori, scultori, disegnatori. Mascagni e Puccini, Callas e Pavarotti, Tori e Caramba, ma anche Picasso, De Chirico, Burri, Kentridge – I pupi siciliani in mostra al Quirinale
La mostra segue un percorso cronologico che parte da Mascagni e Puccini, i due compositori che hanno segnato la storia del Teatro dell’Opera, proseguendo, sala dopo sala, con le creazioni più significative in un fitto dialogo di opere d’arte, artisti e musica. Una storia lunga oltre un secolo, iniziata il 27 novembre 1880 con la ‘Semiramide’ di Giacomo Puccini. Dieci anni dopo, il 17 maggio 1890, la prima di ‘Cavalleria Rusticana’ di Pietro Mascagni e il 14 gennaio 1900 la prima della ‘Tosca’– Monet al Vittoriano
Nel 1920 il Teatro Costanzi offre agli spettatori romani la possibilità di assistere alla più innovativa produzione europea del tempo: ‘Il cappello a tre punte’. È Pablo Picasso a disegnare ogni singolo particolare della mise en scene: dal sipario alla gabbia per uccelli, dagli scialli ai sombreri – Picasso alle Scuderie del Quirinale
Nel 1926 il Comune di Roma acquista il Teatro Costanzi e ne assume la gestione. Il teatro prende il nome di Teatro Reale dell’Opera e viene inaugurato nuovamente il 27 febbraio 1928 con l’allestimento del ‘Nerone’ di Arrigo Boito. Le scene e i costumi sono di Duilio Cambellotti, uno degli esempi più validi in Italia dell'Art Nouveau - 100 anni di Leica in mostra al Vittoriano
E’ il salone delle feste di Palazzo Braschi, sospeso su Piazza Navona, ad ospitare i 15 metri di sipario creati da Giorgio De Chirico per l’Otello di Rossini, andato in scena nel 1964. Le scenografie e i costumi elaborati per quest’opera rappresentano l’ultimo impegno del maestro dell’arte metafisica per il teatro -Bernini alla Galleria Borghese
Il sodalizio tra il Teatro del’Opera e Renato Guttuso comincia nel dopoguerra e culmina alla fine degli anni Sessanta con la ‘Carmen’ di Bizet e ‘La sagra della primavera’ di Stravinskij. L’artista siciliano rilegge l’opera di Bizet in chiave profondamente meridionale. La varietà delle musiche gli consente di adottare un’ampia gamma di stili e di impiegare per i costumi tonalità sgargianti in contrasto con i bruni, i neri e i marroni delle architetture - Hokusai all’Ara Pacis
Tra gli spettacoli più memorabili nella storia del Teatro dell’Opera di Roma il ‘Don Carlo’ allestito nel 1965. È Luchino Visconti a curare regia, scene e costumi. Il regista milanese sorprende per la bellezza dell’allestimento: costumi cinquecenteschi in lamè di velluto, mantelli bordati di pelliccia, gorgiere di pizzo, galloni dorati. Ad esordire come scenografo per Visconti è Franco Zeffirelli - Enjoy, l’arte incontra il divertimento al Chiostro del Bramante
Pittrice, scenografa e costumista amata dai più grandi registi, Lia De Nobili viene chiamata al Teatro alla Scala di Milano da Luchino Visconti per disegnare le scene della celeberrima edizione della ‘Traviata’ del 1956 con Maria Callas protagonista. Nel 1963 collabora con Franco Zeffirelli per un allestimento dell’Aida ripreso nel 1993 dal Teatro dell’Opera di Roma -Le grandi mostre dell’autunno-inverno a Roma
In via dei Cerchi dai primi anni Trenta il Teatro dell’Opera di Roma crea e produce le scenografie e gli abiti di scena degli allestimenti. La sartoria dei Cerchi possiede una delle tradizioni più importanti e radicate in Italia: realizza in modo completamente artigianale i costumi delle opere e dei balletti
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A partire dagli anni Novanta il Teatro dell’Opera di Roma ha invitato alcuni grandi stilisti a collaborare alla creazione di abiti di scena: Giorgio Armani, Renato Balestra, Roberto Capucci, Alberta Ferretti, Emanuel Ungaro e Valentino Garavani chiamato a disegnare gli abiti per ‘La Traviata’ di Giuseppe Verdi per la regia di Sofia Coppola che ha segnato il record d’incasso nella storia del teatro – Sofia Coppola e Valentino firmano ‘La Traviata’