Le più importanti tele del pittore francese saranno esposte, dall'8 marzo al 2 luglio, nella splendida cornice di Palazzo Reale a Milano. Un'esposizione di cento opere, che comprende anche quelle di altri grandi maestri come Cézanne, Monet e Renoir. FOTOGALLERY
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Si intitola "Manet e la Parigi moderna" l'esposizione di oltre 100 opere che verrà ospitata al piano nobile di Palazzo Reale a Milano dall'8 marzo al 2 luglio. Un omaggio al percorso artistico del più grande esponente francese del pre-impressionismo. Nella foto, l'opera di Édouard Manet, "Il pifferaio" (1866) -
Édouard Manet nacque a Parigi il 23 gennaio 1832 e in poco più di due decenni di attività ha prodotto 430 dipinti, due terzi dei quali copie, schizzi, opere minori o incompiute. Nella foto, Édouard Manet: "Combat de taureaux" (1865-1866) -
I suoi quadri sono universalmente riconosciuti come opere rivoluzionarie del concetto di arte moderna. Nella foto, un'ospite durante l'anteprima milanese osserva "Une soirée", dipinto di Jean Béraud del 1878 -
Manet fu uno dei grandi protagonisti dell'arte della seconda metà dell'Ottocento. La sua storia s'intreccia a quella di altri celebri artisti, molti dei quali furono suoi compagni di vita e di lavoro, nonché frequentatori assieme a lui, di caffè, studi, residenze estive e teatri. Nella foto, Eva Gonzalès: "Un palco al Théâtre des Italiens" (1874) -
Le opere presenti in mostra a Milano arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi, e il loro arrivo nel capoluogo lombardo rafforza ulteriormente il rapporto, già forte, che il gruppo Skyra (uno degli organizzatori della mostra) ha con il circuito delle grandi mostre italiane. Nella foto, Édouard Manet: "Lola di Valenza" (1862) -
La mostra di Milano è solo l'ultima di una serie di esposizioni altrettanto importanti organizzate in Italia negli ultimi anni come Cezanne "Les atelier du midi" sempre a Palazzo Reale (2011), e quelle dedicate a Degas (2012), Renoir (2013) e Monet (2015) ospitate a Torino. Senza contare che in concomitanza con Manet è in scena al Palazzo Ducale di Genova una mostra dedicata a Modigliani. Nella foto, Edgar Degas: "Le foyer de la danse à l'Opéra" (1872) -
"Manet e la Parigi modern"” è composta da un centinaio di opere, tra cui 55 dipinti – di cui 17 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot. Nella foto, Édouard Manet: "Berthe Morisot con mazzolino di violette" (1872) -
Alle opere su tela si aggiungono 10 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture. Nella foto, Édouard Manet: "Il balcone" (1868) -
La mostra, promossa e prodotta da Comune di Milano, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, è curata da Guy Cogeval, storico presidente del Musée d’Orsay e dell'Orangerie di Parigi, con le due conservatrici del Museo Caroline Mathieu (Conservatore generale onorario) e Isolde Pludermacher (Conservatore del dipartimento di pittura). Nella foto, Jean Béraud: "Une soirée" (1878) -
La rassegna milanese intende celebrare il ruolo centrale di Manet nella pittura moderna, attraverso i vari generi cui l'artista si dedicò: il ritratto, la natura morta, il paesaggio, le donne, Parigi, sua città amatissima, rivoluzionata a metà Ottocento dal nuovo assetto urbanistico attuato dal barone Haussmann e caratterizzata da un nuovo modo di vivere nelle strade, nelle stazioni, nelle Esposizioni universali, nella miriadi di nuovi edifici che ne hanno cambiato il volto e l’anima. Nella foto, Jean Béraud: "Waiting, Rue de Chateaubriand, Paris" (1900) -