Renata Tebaldi, 100 anni fa nasceva una delle cantanti liriche più amate di sempre

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Nata a Pesaro l’1 febbraio 1922, il suo successo è stato planetario ed è passata alla storia la rivalità (più che altro fomentata dai fan) con Maria Callas. Esordisce da giovane al Teatro alla Scala, per poi sviluppare un grande amore corrisposto con il San Carlo di Napoli. Negli anni ’50 conquista anche gli Stati Uniti, dove viene soprannominata “Miss Sold Out” e la “regina del Met”, e da lì i più grandi palcoscenici del mondo, interpretando - fra le tante - opere di Verdi e Puccini

Arturo Toscanini la definì “voce d’angelo”, negli Stati Uniti era “Miss Sold Out” ed è una delle personalità italiane che ha una stella a lei dedicata sulla Walk of Fame. Nasceva 100 anni fa, l’1 febbraio 1922, Renata Tebaldi, cantante lirica fra le più amate di tutti i tempi e straordinaria interprete, in particolare, di Verdi e Puccini. Famosissima è rimasta la rivalità con Maria Callas, alimentata, ancor più che dalle due artiste, dai loro fan più sfegatati.

Dagli studi ai 40 minuti di applausi al Teatro alla Scala

La soprano nasce a Pesaro e studia al Conservatorio di Parma con Italo Brancucci ed Ettore Campogalliani, per poi proseguire al "Liceo Musicale Gioachino Rossini" di Pesaro con la soprano Carmen Melis. Dopo il debutto nel 1944 a Rovigo nel ruolo di Elena in Mefistofele, nel 1946 al Teatro alla Scala - nel concerto di riapertura dopo la ricostruzione - canta la preghiera da Mosè in Egitto e il breve solo del Te Deum verdiano sotto la direzione di Arturo Toscanini. Al teatro milanese torna poi regolarmente: Faust nel 1948, Andrea Chenier nel 1948 e '49, Otello, Aida e la Messa di Requiem verdiana (ancora con la direzione di Toscanini) nel 1950, La traviata, Falstaff e Mefistofele nel 1952, Tosca e La Wally nel 1953, Otello ed Eugenio Onieghin nel 1954, La forza del destino nel 1955. Poi, nel 1959, i 40 minuti di applausi per l’interpretazione della Tosca.

Maria Callas. Lettere e Memorie. Photo Maria Laura Antonelli/AGF

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L’amore di Napoli

Un legame speciale Renata Tebaldi lo ha con Napoli e il Teatro San Carlo, il cui pubblico la predilige anche quando, a metà degli anni Cinquanta, il Teatro alla Scala sembra preferirle Maria Callas. Nel 1951 al San Carlo canta La Traviata: il successo è tale che vengono realizzate nove repliche fuori programma, che registrano il tutto esaurito.

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Il successo negli Stati Uniti della “regina del Met”

Nel 1950 Renata Tebaldi fa un balzo Oltreoceano e debutta negli Stati Uniti con l’Aida alla War Memorial Opera House di San Francisco. Lì, nello stesso anno, interpreta per la prima volta il ruolo della Contessa ne Le nozze di Figaro. Nei primi anni ’50 parte per una tournée in Sudamerica, e nel 1955 trionfa al Metropolitan di New York nei panni di Desdemona. Il Metropolitan diventa la sua casa - anche a seguito della temporanea rottura con La Scala - e lì rimane 18 anni, dal 1955 al 1973, portando in scena circa 270 rappresentazioni e guadagnandosi il soprannome di “regina del Met”. Ma l’artista non si ferma agli Stati Uniti: nel 1955 si esibisce anche nella Tosca alla Royal Opera House di Londra, poi alla Wiener Staatsoper appare in Tosca e Otello nel 1958, in Aida nel 1959 e in Andrea Chénier nel 1960. E ancora porta la sua voce in tutti gli altri principali teatri del mondo: Parigi, Barcellona, Berlino, Messico, Brasile, Argentina, Giappone.

NEW YORK, NEW YORK - SEPTEMBER 27: A live transmission of the Metropolitan Operaâ  s Opening Night performance of "Fire Shut up In My Bones" by Terence Blanchard, Libretto by Kasi Lemmons, is displayed on billboards in Times Square on September 27, 2021 in New York City. "Fire Shut Up in My Bones" is the first opera to open since the coronavirus pandemic. This marks the 15th year that The Metropolitan Opera's Opening Night was transmitted to Times Square. (Photo by Alexi Rosenfeld/Getty Images)

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La pausa e la seconda carriera

All’inizio degli anni Sessanta, complici un affaticamento della voce e la relazione traballante con il direttore d'orchestra Arturo Basile, Renata Tebaldi si prende un periodo di riposo. Torna nel 1964 e, interpretando La Bohème a Filadelfia, dà il via a quella che è stata definita una seconda carriera. Nel 1966 torna al Metropolitan con La Gioconda, e sempre lì arriva nel 1970 il successo nei panni di Minnie ne La fanciulla del west. Al Met canta anche la sua ultima opera nel 1973, interpretando Desdemona nell'Otello.

I concerti e il ritiro dalle scene

In seguito Renata Tebaldi si dedica ai concerti, soprattutto pagine cameristiche con accompagnamento del pianoforte. Si ritira dalle scene nel 1976 dopo un trionfale concerto di beneficenza al Teatro alla Scala a sostegno dei terremotati del Friuli. Renata Tebaldi è morta il 19 dicembre 2004 all'età di 82 anni.

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Il museo e l’app

A Renata Tebaldi è stato dedicato un museo, che si trova a Busseto nel palazzo delle Scuderie di Villa Pallavicino, inserito nell'itinerario dei luoghi verdiani. È anche la prima cantante d'opera ad avere un'applicazione per iPad dedicata: immagini, incisioni ufficiali e inedite, video e rassegna stampa dell'epoca.

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