Umberto Tozzi: "Gloria era un sogno e ora diventa vera, diventa un musical"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Il debutto è previsto il 23 ottobre 2026 a Milano, al Teatro degli Arcimboldi. Intanto sono partiti i casting per trovare i 22 artisti previsti dalla storia, tra cui la protagonista. INTERVISTE E COMMENTI

Quando, e sono passate poche settimane, Umberto Tozzi ha annunciato il suo farewell tour, ribattezzato L'Ultima Notte Rosa The Final Show, si è subito intuito che scendere dal palco non avrebbe fatto rima con godersi, dopo una vita in giro per il mondo, una pensione normale. E la conferma l'ho avuta mercoledì sera in una cena milanese durante la quale, affiancato dal produttore, autore e regista Andrea Maia, ha annunciato che Gloria diventerà un musical. Il debutto è già stato fissato per il 23 ottobre 2026 al Teatro degli Arcimboldi di Milano, dopodiché, a dicembre, la produzione traslocherà a Roma. Ora è possibile accedere al casting, basta collegarsi al sito www.gloriailmusical.it e seguire le indicazioni che portano all'area audizioni. In totale saranno 22/23 gli artisti sul palco: oltre alla protagonista Gloria ci saranno alcune altre figure comprimarie e poi i performer.

UMBERTO TOZZI: "VOGLIO UN GLORIA GRINTOSA ED ESPRESSIVA"

Umberto come commenti Gloria che diventa un musical?

Per me è un premio alla carriera questo musical, non me lo aspettavo soprattutto in una mia fase artistica che ha tempi ben definiti per la chiusura del mio tour.

 

Che ruolo avrai e quale è il tuo rapporto con Andrea Maia?

Sarò il direttore artistico di questo progetto ed è fantastico. Poi ti dico che c'è una energia fantastica con Andrea, questa opportunità è capitata in un momento storico della mia vita.

 

Il ruolo delle tue canzoni?

Il testo è stato scritto inserendo le mie musiche come parte integrante della storia. Ci saranno 21 canzoni con arrangiamenti nuovi e cambi di tonalità. Ci saranno molte canzoni celebri ma pure qualche sorpresa.

 

Me ne anticipi una?

Fa parte del musical una canzone tratta dal mio primo album che si intitola Mi Manca e che, per altro, mai fatta dal vivo.

 

Oggi che idea hai di Gloria umana e non idealizzata?

Gloria deve essere giovane, rappresentare la scena con grinta, riempirla, deve essere espressiva.

 

La tua come era?

La Gloria che ho creato era un personaggio che non esisteva ma ti confesso che ho sempre creduto in un finale da musical.

 

Immagino che questa situazione ti apra ricordi adolescenziali.

Quando ero ragazzo avevo amiche di buona famiglia e no ma mai ho conosciuto una Gloria.

 

Ora che la conoscerai cosa ti entusiasma?

Quello che trovo fantastico è che finalmente non solo le darò il volto ma anche la vita, per questo chiedo, a chi la interpreterà, determinazione e grinta. Gloria per me era un suono che ora prende corpo, è una canzone gioiosa. Vorrei tanto scoprire un talento.

 

E cosa ti stupirà?

Credo che a vederla resterò sorpreso anche io. E considerato che sognare non costa niente magari andiamo a Broadway.

 

Infine ti chiedo di togliermi una curiosità: cosa vuol dire Stella Stai?

Boh! Certe parole sono solo suoni. Eppure ogni volta che canto i miei successi mi chiedo io per prima come mi è venuta. Dunque non ho una spiegazione al successo dei miei brani, dietro ci sono talento, fortuna e tanti incontri.

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Con Umberto Tozzi, il deus ex machina di Gloria Il Musical si chiama Andrea Maia. Tra gli altri complici di questo viaggio che si preannuncia fantasmagorico ci sono Toni Fornari, Gianluca Tozzi, Milo Fantini, Niccolò Petitto, Caterina Caselli con la sua Sugar Music e infine la narrazione di Riccardo Vitanza, che col suo staff di Parole & Dintorni, cura la comunicazione e, ne siamo certi, non farà mancare nulla nell'aria. Il costo dell'operazione oscilla tra il milione e il milione e mezzo di euro. Andrea Maia racconta che la sua prima esperienza in questo ambito è stata con Francesco II Musical in occasione del Giubileo del Duemila. Ha collaborato, nel regno romano del Teatro Sistina, con quel mito che porta il nome di Pietro Garinei, e col quale ha costruito, tra i vari progetti, il musical di Vacanze Romane che ha spopolato per quattro stagioni: "Un musical originale per il Sistina -racconta- con lo staff storico del teatro. Quando morì Pietro Garinei decisi di fermarmi coi musical, si chiudevano un'epoca e un periodo felice e mi sono dedicato alla prosa, ho fondato a Roma il Teatro Golden che ha una sua Accademia". Il mondo dei musical è stato accantonato e solo una idea straordinaria, originale, italiana ed esportabile poteva farlo ricredere. Dopo tanti anni la sensazione di straordinarietà si chiama Gloria e l'idea parte dalla sua Accademia dei giovani durante la realizzazione di una clip di fine anno che si ispirava a una versione di Gloria ospitata nella serie tv Glee: "In quei momenti -aggiunge Andrea Maia- ho pensato quanto sarebbe stato bello costruirci attorno un qualcosa di originale. Poi ho scoperto che i miei desideri erano gli stessi di Umberto e ci siamo lasciati trascinare da un uguale entusiasmo". Adesso è scattata la fase uno: si cercano artisti italiani ma il musical deve andare in scena come un prodotto internazionale: "E' un progetto -spiega- che nasce senza perplessità, partendo dalla storia e arrivando alla locandina e alla grafica. Gloria dobbiamo ancora trovarla, vorremmo fosse un talento capace anche di mostrare anche le sue fragilità". Questo il plot narrativo: Gloria è una ragazza appassionata di musica e vorrebbe diventasse il suo futuro. Trovo difficoltà in famiglia perché i genitori hanno una fabbrica e vorrebbero che lei portasse avanti la tradizione; a un certo punto va via di casa, lavora per mantenersi spera di trovare la giusta occasione per iniziare a cantare; un giorno in un locale dove lavora come cameriera ha l'occasione di esibirsi, quindi partono la musica, l'amore, le delusioni in entrambi i contesti, la rivalità finché le arriva un'altra occasione offertale da un amico e che le permette di riscattarsi; l'ambientazione è contemporanea ma non collocata geograficamente: "La cosa straordinaria di Gloria -conclude Maia- è che apre l'immaginazione. Tutte le canzoni presenti nel musical hanno atmosfera, emozionalità ed energia che si legano ai vari momenti della storia". Il copione prevede un momento in cui il pubblico sarà reso partecipe, pertanto il messaggio è che "se qualcuno si sente di esprimersi forse può anche partecipare dalla platea con il proprio canto; poi in qualche occasione Umberto alla fine di tutto comparirà sul palco". Nonostante il concetto di musical, Gloria non sarà solo cantato, c'è molta recitazione e alcune canzoni saranno eseguite a più voci, vedremo personalità diverse che si fondono in una canzone; una di queste sarà Notte Rosa.

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