Il brano affronta il tema della rinascita e della trasformazione e riflette sul percorso umano come esperienza di costante cambiamento
Caparezza pubblica a sorpresa Io sono il viaggio, il primo singolo estratto dal nuovo progetto Orbit Orbit, in uscita il prossimo 31 ottobre. Il disco segna il ritorno dell’artista pugliese a quattro anni dal precedente lavoro e rappresenta un progetto che unisce le sue due passioni: la musica e il fumetto. Orbit Orbit è infatti un disco-fumetto, dove le due dimensioni si intrecciano per dare forma a un racconto che si sviluppa su più piani creativi. Io sono il viaggio affronta il tema della rinascita e della trasformazione. Il brano riflette sul percorso umano come esperienza di continuo cambiamento, dove ogni fine può diventare un nuovo inizio. La canzone è caratterizzata da sonorità elettroniche che valorizzano la dimensione dinamica e riflessiva del testo rimandando al senso di movimento e rinnovamento che è centrale nella filosofia dell'imminente.
IL SONO IL VIAGGIO, IL TESTO
(Go) Lenti o rapidi mezzi, (Go) venti cambi o diretti
(Go) Stessa meta fatale, sì, ma itinerari diversi
(Go) Sogno un viaggio di Melville, (Go) non un cargo di merci
(Go) La mia vita per Moby Dick e non per un paio di pesci
Gattonando mi metto in piedi, come sugli stemmi il gattopardo
Anche in alto mare l'arte è la polare, l'ho seguita per i cieli come un astrolabio
Giovane Aldobrando, lascio casa e corro il mondo
Nel vagone dormo in corridoio, sono passeggero come il broncio
Sogno e il punto di vista si allarga se dall'astronave mi sporgo
Imparo che non c'è disfatta se posso premiare lo sforzo
Comе lo pterosauro di Arzach, ho un personaggio sul dorso
Voglio levarlo di dosso, voglio vagarе nel cosmo
Sopporto le attese, imparo ad amare il raccolto e il maggese
Io, Corto Maltese che osserva i gabbiani dal porto in paese
Ho capito che per ogni capolinea
C'è un nuovo biglietto che fa capolino
Scriverò sul retro della cartolina
Io sono il viaggio
Sono il bagaglio
Sono il distacco
Sono il traguardo
Io sono il viaggio
Sono il bagaglio
Sono il distacco
Sono il traguardo
Io sono
Sono un naufrago sfinito, faccia nella sabbia
Le sirene ancora strillano la mia condanna
Seguo croci sulla mappa di quest'audiogramma
Sono Atlantide che sta sprofondando sott'acqua
Non lasciarmi qui, per pietà, dammi ancora sfide e maree
Dio, sia fatta la tua volontà, ma fammi capire qual è
Io sono stato i sandali del pellegrino perso in un deserto come il Kalahari
Sono stato sabbia lungo il mio cammino quando inaridivo come certi intellettuali
Sono il mozzo e il capitano sul ponte
Sono morto e poi rinato più volte
Piccolo principe, giovane Holden
Sono il vecchio che va in mare e sfida ancora le onde
E imploro Prometeo che mi riporti il fuoco
In fondo ho da riversare otri d'inchiostro
Indosso i panni di Phileas Fogg e mi involo
Approdo per ripartire di nuovo
Io sono il viaggio
Sono il distacco
Io sono il viaggio
Sono il traguardo
Io sono il viaggio
Sono il bagaglio
Sono il distacco
Sono il traguardo
Io sono il viaggio
Sono il bagaglio
Sono il distacco
Sono il traguardo