Nel 2025 calano le registe tra i 100 film più visti nelle sale Usa

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Secondo lo studio pubblicato dalla Annenberg Inclusion Initiative della University of Southern California, sono nove le cineaste che hanno diretto un titolo tra quelli di maggiore successo al botteghino in America quest'anno

Nemmeno un film su 10 di quelli più visti nelle sale americane nel corso del 2025 è stato diretto da una donna. Dei 100 film con gli incassi maggiori nei 12 mesi appena trascorsi, solo 9 portano la firma di una regista, un numero che in termini percentuali significa un misero 8,1% e un calo del 13,4% rispetto al 2024. Il dato diffuso dallo studio annuale Annenberg Inclusion Initiative della University of Southern California è il più basso degli ultimi sette anni, dal 2018, quando la percentuale di film diretti da donne nella top 100 del box office era stata del 4,5%.

Le nove registe in top 100

Le registe capaci di entrare in questa classifica sono così poche da poterle facilmente nominarle tutte: Nisha Ganatra (Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo), Emma Tammi (Five Nights at Freddy's 2), Domee Shi e Madeline Sharafian (Elio), Celine Song (Material Love), Jennifer Kaytin Robinson (So cosa hai fatto), Maggie Kang (KPop Demon Hunters), Hikari (Rental Family) e Chloé Zhao (Hamnet).

"I dati del 2025 mostrano come i progressi per le registe siano stati temporanei - spiega la creatrice e autrice dello studio annuale, la Dott.ssa Stacey L. Smith -. Sebbene sia allettante pensare che questi cambiamenti siano dovuti a chi siede nello Studio Ovale, in realtà questi risultati sono determinati da decisioni esecutive prese molto prima che entrassero in vigore i divieti sulle politiche Dei (le strategie aziendali per avere un ambiente lavorativo equo e inclusivo, ndr). Molti di questi film hanno ricevuto il via libera ed erano in pre-produzione prima delle elezioni del 2024".

La rappresentazione delle minoranze

Secondo lo stesso studio, poco meno di un quarto dei registi presenti nella classifica (il 24,3%) appartiene a gruppi etnici sottorappresentati, un dato che conferma quello dell’anno precedente, quando la percentuale era stata del 24,1%. Fra questi, il 5,4% sono donne non bianche per un totale di sei, tutte e sei asiatiche (Ganatra, Shi, Song, Kang, Hikari e Zhao) un numero che per la prima volta supera quello delle registe bianche: tre. Lo studio evidenzia come tra le registe autrici dei film con i maggiori incassi non risulti “nessuna nera, ispanica o latina, nativa americana, nativa hawaiana, delle isole del Pacifico, mediorientale o nordafricana". Nel complesso, le donne non bianche tuttavia rappresentano solo l'1,9% di tutti i registi di maggior incasso negli ultimi 19 anni, nonostante i loro film abbiano ottenuto di media un gradimento mediatico superiore a quello ottenuto da cineaste bianche e cineasti appartenenti a minoranze etniche. "È chiaro che quando si tratta di registi, le decisioni su chi ingaggiare non vengono prese esclusivamente sulla base delle capacità - aggiunge  Smith -. Se così fosse, le donne di colore avrebbero molte più opportunità di essere dietro la macchina da presa. Questi risultati dimostrano che la qualità dei film realizzati da donne di colore non solo viene trascurata, ma viene attivamente ignorata".

Più registe al Sundance, nelle serie tv e nei film in streaming

Tra le major, la Disney è quella che ha distribuito il maggior numero di film diretti da donne in classifica (tre su nove) nel 2025, mentre Universal Pictures ne conta due; nessuna donna regista invece tra i film di maggiore incasso distribuiti da Paramount, Warner Bros. e Lionsgate. Nei 19 anni di attività dello studio, Universal Pictures è il distributore che vanta la percentuale più alta di film diretti da donna entrati in top 100 (9,4%), seguito da Walt Disney Studios (8%), 20th Century (4,6%), Lionsgate (4,3%) e Paramount (2%). Al contrario, lo studio evidenzia come la rappresentanza di registe donne sia particolarmente forte tra i titoli in competizione alla prossima edizione del Sundance Film Festival (63,6%), e importante anche tra gli episodi delle serie tv (37% nella stagione 2023-24) e nei film trasmessi direttamente in streaming da Netflix (20,5%).

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