Taylor Swift, condannato adolescente per complotto terroristico al concerto di Vienna

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Un tribunale di Berlino ha imposto 18 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena a carico di Mohamad A., che si era radicalizzato ed era complice di altri sospettati che volevano compiere una strage fuori dallo stadio della capitale austriaca nell'agosto 2024. All'epoca, gli spettacoli erano stati cancellati

Martedì 26 agosto un tribunale di Berlino ha condannato un sedicenne, pubblicamente noto come Mohamad A., che aveva supportato l'organizzazione di un attentato terroristico al concerto dell’Eras Tour di Taylor Swift allo stadio Ernst Happel di Vienna. La popstar avrebbe dovuto esibirsi lì dall’8 al 10 agosto 2024. Tuttavia, dopo gli arresti di due persone nella città di Ternitz, alle porte della capitale austriaca, che erano avvenuti il 6 agosto, il 7 agosto il promoter Barracuda Music aveva annullato gli spettacoli. Mohammad A. era stato accusato di avere inviato istruzioni sulle modalità con le quali fabbricare le bombe, di aver tradotto il giuramento di fedeltà all’Isis e di aver presentato un membro della jihad islamica al principale sospettato, il diciannovenne austriaco pubblicamente noto come Beran A. che, come avevano riferito le autorità austriache, voleva “uccidere quanta più gente possibile fuori dallo stadio” con una bomba artigianale e lanciandosi con un veicolo sulla folla in attesa fuori dallo stadio, armato di coltelli e machete. Il ragazzo era stato fermato prima di poter agire e attualmente è in corso un’indagine su di lui. All’epoca, Mohamad A. aveva invece 14 anni, e ora è stato condannato a 18 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena. L’8 agosto 2024 era stato arrestato un terzo sospettato di 17 anni che deteneva materiali di Isis e di Al Qaeda e che lavorava per un’azienda che fornisce servizi proprio allo stadio di Vienna. Durante la conferenza stampa seguita agli arresti, le autorità avevano dichiarato che i sospettati si erano radicalizzati tramite su Internet attraverso il gruppo terroristico dello Stato Islamico. “La cancellazione dei nostri concerti a Vienna è stata devastante”, aveva scritto Swift dopo la fine del tour europeo a Londra. “Il motivo delle cancellazioni mi ha riempita di un nuovo senso di paura e di un enorme senso di colpa, perché così tante persone avevano programmato di venire a quegli spettacoli. Ma ero anche molto grata alle autorità perché, grazie a loro, stavamo piangendo concerti e non vite”.

LA REAZIONE DEGLI SWIFTIES

All’epoca dello sventato complotto terroristico gli Swifties, i fan di Taylor Swift, si erano riuniti in Corneliusgasse (una via che ricordava peraltro il nome di Cornelia Street a New York, che è anche il titolo di una canzone di Swift), e si erano riuniti in una grande festa per cantare le canzoni del loro idolo, per scambiarsi i braccialetti dell’amicizia e per scrivere per terra messaggi con i gessetti colorati. Come aveva riportato la Bbc, le attività locali li avevano supportati. Ristoranti e bar avevano regalato loro cibo, i musei avevano aperto gratuitamente e persino la chiesa aveva suonato le canzoni della popstar. “Tutti si abbracciavano”, aveva raccontato a Variety Kristi Hovington, la mamma di una ragazza che aveva ricevuto il biglietto del concerto come regalo per il suo quattordicesimo compleanno. “È stato proprio questo bellissimo momento comunitario, semplicemente riconoscere che eravamo tutti ovviamente tristi di non poter vedere Taylor e così tristi che fosse accaduta questa cosa orribile, prendendo di mira soprattutto donne e ragazze ad un concerto. Ma gli Swifties sono molto resilienti, e le persone semplicemente andavano avanti con la loro giornata ed erano gentili e si scambiavano comunque braccialetti dell’amicizia e cantavano canzoni”. Alla Bbc, un fan aveva inoltre spiegato che “in fondo quello che sentiamo è solo la gratitudine di essere al sicuro e che tutti stiano bene”.

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