Oasis, gli effetti della reunion su vendite e streaming della band simbolo del britpop

Musica

Camilla Sernagiotto

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È un ritorno d’oro tra musica, streaming e incassi record. La pace fatta sul palco dai fratelli Gallagher non è solo un evento musicale: è un fenomeno economico su larga scala. Dopo anni di separazione e tensioni pubbliche tra Liam e Noel, la band simbolo del britpop è tornata con Oasis Live ’25, una tournée che sta già lasciando un segno profondo non solo nel cuore dei fan, ma anche nelle classifiche di vendita, sulle piattaforme di streaming e nell’economia delle città che ospitano i concerti

Quello degli Oasis è un ritorno d’oro tra musica, streaming e incassi record. La pace fatta sul palco dai fratelli Gallagher non è solo un evento musicale: è un fenomeno economico su larga scala. Dopo anni di separazione e tensioni pubbliche tra Liam e Noel, la band simbolo del britpop è tornata con Oasis Live ’25, una tournée che sta già lasciando un segno profondo non solo nel cuore dei fan, ma anche nelle classifiche di vendita, sulle piattaforme di streaming e nell’economia delle città che ospitano i concerti. 

I primi segnali del ritorno in grande stile degli Oasis arrivano da Spotify. Dopo i concerti inaugurali del 4 e 5 luglio 2025 al Principality Stadium di Cardiff, che hanno richiamato 150 mila spettatori complessivi, il catalogo della band britannica ha registrato un’impennata del 320% negli ascolti globali rispetto alla settimana precedente.

 

A brillare sono soprattutto i brani presenti nella scaletta dei live. Hello ha visto un incremento di ascolti del 1115%, seguita da Bring it on down e Fade away, entrambe salite del 1000%. Anche Acquiesce ha segnato un rialzo vertiginoso, con un +760%. Seguono Cigarettes & Alcohol (+490%), Morning glory (+485%) e Some might say (+480%). Un’impennata che testimonia quanto la nostalgia e l’attualità degli Oasis restino fortemente radicate nell’immaginario collettivo. L’effetto positivo lato ricavi coincide con un boom sulle piattaforme digitali in generale, non soltanto Spotify ma anche Apple Music e via dicendo. 

Le vendite fisiche riscoprono i classici

Parallelamente all’esplosione dello streaming, anche il mercato fisico ha beneficiato dell’ondata di entusiasmo. La Official Charts Company ha evidenziato come il vinile di (What’s the story) Morning glory?, uscito nel 1995, sia oggi il decimo più venduto dell’anno nel Regno Unito. Un risultato spinto anche dall’annuncio di una riedizione speciale prevista per ottobre. Ottime performance anche per Definitely maybe, stabile al diciassettesimo posto.

 

La raccolta Time flies… 1994-2009, tornata in auge grazie alla reunion, è in corsa per raggiungere la vetta della classifica settimanale delle vendite, con la concreta possibilità di tornare al numero uno nel Regno Unito per la prima volta dal 2010. Inoltre, le previsioni vedono (What’s the story) Morning glory? e Definitely maybe rientrare rispettivamente nella top five, alla terza e quarta posizione.

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Un tour che muove le città

Il successo della reunion non si ferma alle classifiche musicali. Dopo le due date di Cardiff, il Regno Unito si prepara a una serie di eventi memorabili a Manchester, dove la band si esibirà a Heaton Park l’11, 12, 16, 19 e 20 luglio. Un ritorno nella città natale dei Gallagher, atteso con fervore dai fan e dalle istituzioni locali.
Secondo il Dr. Richard Whittle della Salford Business School, l’impatto economico del tour degli Oasis è potenzialmente straordinario. Gli accademici della Birmingham City University stimano ricavi per 400 milioni di sterline tra biglietti e merchandising, con 50 milioni destinati a ciascuno dei due fratelli Gallagher. Le cinque città coinvolte, tra cui Manchester, Londra, Edimburgo, Cardiff e Dublino, vedranno un’impennata nella domanda di servizi alberghieri, ristorazione, trasporti e shopping.

 

“Manchester beneficerà appieno dell’afflusso massiccio di fan”, sottolinea Whittle, osservando che i visitatori, soprattutto quelli internazionali, potrebbero arrivare a spendere fino a 500 sterline ciascuno durante il soggiorno in città. Si tratta di un ritorno economico rilevante, distribuito tra attività locali di ogni tipo, dai negozi ai ristoranti, dai taxi agli hotel.

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Cardiff, il caso di studio: 100 milioni di sterline in due serate

Un’analisi del Centre for Economics and Business Research, commissionata da Novuna Personal Finance, ha quantificato l’impatto diretto delle prime due serate del tour degli Oasis al Principality Stadium di Cardiff. L’indotto complessivo generato da biglietti, merchandising e consumi supera i 100 milioni di sterline. I soli biglietti hanno fruttato 23,4 milioni, mentre il merchandising ha generato altri 10,7 milioni.

 

Il numero totale di spettatori a Cardiff è stato pari a 149.000. Tuttavia, l’impatto economico netto per la città – esclusi i residenti locali – è di 26,8 milioni di sterline, con spese che si distribuiscono tra trasporti (6,1 milioni), alloggi (4,5 milioni), cibo e bevande (15,4 milioni) e altre voci di consumo (12,8 milioni). A questa somma viene sottratta una stima di 12 milioni per “fughe economiche”, cioè la spesa mancata da parte dei residenti scoraggiati dalla folla.

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Effetto volano sull’estate della musica a Cardiff

L’evento degli Oasis è solo uno dei tanti che stanno trasformando Cardiff in una vera capitale della musica dal vivo. Oltre 30 concerti di rilievo sono previsti tra giugno e agosto, con oltre 900.000 presenze attese. Iniziative come Blackweir Live, nuova serie di concerti all’aperto con artisti come Noah Kahan, Kings of Leon, Alanis Morissette, Slayer e Stevie Wonder, stanno portando nuova linfa economica nella città di Cardiff, come riporta la stampa inglese.

 

Theresa Lindsay, Chief Marketing Officer di Novuna Personal Finance, ha dichiarato: “Gli Oasis hanno scelto Cardiff per il debutto della reunion, e i numeri lo confermano: è un evento economico di portata straordinaria. La musica dal vivo alimenta le città ben oltre i cancelli degli stadi”.

 

Carolyn Brownell, direttrice esecutiva di FOR Cardiff, conferma: “I concerti non sono solo eventi culturali, ma veri motori economici che portano vantaggi a hotel, ristoranti, taxi e attività commerciali”. Anche l’assessora comunale Jennifer Burke evidenzia come il programma musicale dell’estate contribuirà a rafforzare il ruolo di Cardiff come “music city”, rafforzando la strategia di lungo periodo per rendere la capitale gallese una delle principali destinazioni europee per il turismo musicale.

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Un passato che torna e un presente che conquista

Il ritorno degli Oasis rappresenta molto più che una semplice operazione nostalgia. È una celebrazione collettiva che coinvolge generazioni, smuove l’economia, riempie stadi e rilancia un’eredità musicale ancora vibrante.

 

Gli anni ’90 sono tornati, ma con un nuovo potere d’acquisto: chi non poteva permettersi di vedere gli Oasis nel 1994, oggi lo fa con entusiasmo e portafogli aperto. Un fenomeno che, almeno per ora, non conosce battute d’arresto.

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