L'autore di oltre 100 arrangiamenti per film e tv si è spento in un ospedale di Los Angeles a causa di una polmonite all'età di 93 anni. Vincitore di quattro Grammy Awards, era stato nominato sei volte agli Oscar e nel 2018 aveva ricevuto la statuetta onoraria alla carriera da Clint Eastwood
Lalo Schifrin, compositore del tema della serie tv Mission: Impossible e delle colonne sonore di altre pellicole celebri come Bullitt e di show come Starsky & Hutch, è morto giovedì 26 giugno in un ospedale di Los Angeles a causa di una polmonite all’età di 93 anni, come riportano i media americani. I figli William e Ryan hanno confermato la morte del padre a diverse testate giornalistiche di intrattenimento.
I GRAMMY E L'OSCAR ONORARIO ALLA CARRIERA
Nato il 21 giugno 1932 in una famiglia ebrea a Buenos Aires, in Argentina, Boris Claudio Schifrin, detto Lalo, era figlio del primo violino dell’orchestra filarmonica. All’età di sei anni, Schifrin suonava già il pianoforte con Enrique Baranboim, padre del pianista Daniel Baremboim. Dopo aver studiato al Conservatorio di Parigi, era tornato in Argentina e aveva formato una band. Negli anni Cinquanta, il leggendario trombettista Dizzy Gillespie, che aveva ascoltato una sua esibizione, gli aveva chiesto di diventare il suo pianista, arrangiatore e compositore. Nel 1958, Schifrin si era quindi trasferito negli Stati Uniti per suonare nel quintetto di Gillespie e aveva composto in suo onore la suite Gillespiana. L’argentino aveva vinto quattro Grammy Awards ed era stato candidato a sei premi Oscar, cinque dei quali per la colonna sonora originale di Nick mano fredda, La volpe, La nave dei dannati, Amityville Horror e La stangata II. “Ogni opera ha una sua personalità. Non ci sono regole per scrivere musica per i film”, aveva dichiarato all’Associated Press nel 2018. “È il film a dettare la musica”. Schifrin aveva scritto anche il gran finale musicale per i Mondiali di Calcio in Italia nel 1990, dove i Tre Tenori Plácido Domingo, Luciano Pavarotti e José Carreras avevano cantato insieme per la prima volta. L’opera era diventata uno dei più grandi successi nella storia della musica classica. Il compositore, che era anche pianista jazz e direttore d’orchestra classico, aveva avuto una straordinaria carriera musicale, che includeva collaborazioni con Dizzy Gillespie e registrazioni con Ella Fitzgerald. Il suo contributo più celebre, però, era stata la colonna sonora della serie tv Mission: Impossible, trasmessa dal 1966 al 1973, che aveva dato il via alla saga cinematografica guidata per decenni da Tom Cruise e recentemente conclusa. Il brano, che si accompagnava sullo schermo a un orologio autodistruttivo, era stato definito dal critico cinematografico Anthony Lane del New Yorker “il più contagioso mai ascoltato da orecchie mortali”, e nel 1968 aveva raggiunto il 41esimo posto nella classifica Billboard Hot 100. Quando il regista Brian De Palma aveva ricevuto la richiesta di portare la serie sul grande schermo, si era sollevato un conflitto creativo con il suo compositore John Williams, che avrebbe preferito lavorare su un tema tutto suo. Williams aveva quindi abbandonato il progetto e aveva lasciato il posto a Danny Elfman, che aveva invece accettato di mantenere la musica di Schifrin. Nel 2017, il tema era stato inserito anche nella Grammy Hall of Fame. Le sue opere gli erano valse sei candidature agli Oscar, e nel 2018 gli era stato conferito un Oscar onorario alla carriera, che gli aveva consegnato Clint Eastwood e che secondo Deadline è un riconoscimento assegnato soltanto ad altri due compositori, Ennio Morricone e Quincy Jones. Nel corso della sua carriera, aveva diretto anche numerose orchestre, dalla London Symphony Orchestra alla Vienna Symphony Orchestra.