Dada', l'album Core in Fabula: "Racconto umano e divino attraverso un mondo di favole"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Le canzoni si appoggiano a emozioni comuni e personaggi surreali trattando tematiche inclusive, profonde, corali e talvolta autobiografiche. L'INTERVISTA

Prosegue il viaggio nel magnetico e visionario universo artistico della cantautrice Dada' col concept album Core in Fabula. Il progetto discografico è composto

da 16 brani nei quali Dada', all'anagrafe Gaia Eleonora Cipollaro, si destreggia tra sonorità differenti, mescolando alla sua sensibilità autoriale le radici popolari napoletane e traghettando l’ascoltatore in mondi sospesi tra sogno e realtà,

infanzia ed età adulta, avanguardia e poesia.

Gaia partiamo dalla storia di Core in Fabula: quando ha iniziato a germogliare e come ci hai lavorato?

Sono stata generosa, dentro avevo questo mondo da raccontare e i brani nascono in diverse epoche, tra i 16 e i 30 anni. Un anno fa ho scoperto che avevo un racconto, che per me è Dada' Racconta: è un segno distintivo della mia vita il racconto. Tutto ruoto sul macro tema delle fiabe.

 

Fabula nel suo etimo latino è una rappresentazione drammatica e spesso veniva utilizzata in feste religiose in epoca romana: quale è la liturgia che lega tutti i brani dell'album?

Fiabe, favole, aspiranti favole...la narrazione me la sono portata sempre dentro. Le favole hanno fatto parte dei miei studi classici, da piccola ero emozionata ma anche preoccupata. L'animo umano è fatto di cose belline ma anche bruttine, quindi c'è l'umano che deve inventarsi il divino per sopravvivere.

 

Raccontami di Igor: essendo la storia collocata a Gela immagino sia una persona vera, al di là del valore identitario e universale del brano.

E' collocata a Gela perché in adolescenza, quando la ho scritta, leggevo I Malavoglia, quindi non ho scelto Aci Trezza ma Gela anche se non è il luogo della storia ma è ispirata quel paesaggio grottesco. E' un ricordo mio per portare con me i Malavoglia. Quando la ho scritta non avevo la coscienza delle tematiche sul genere e quindi non c'è strategia ma delicatezza. Non serve il permesso per essere sensibili: io sto bene nel mio corpo ma conosco persone che non lo sono. In adolescenza si morbidi e duri ma scevri di giudizio.

 

Se Igor "ascolta Mina ogni mattina" tu hai una canzone o un genere per il risveglio?

Un genere no ma nel tempo qualcosa che mi colloca mentalmente è Renato Carosone: se voglio distarmi o aiutarmi a ingranare ascolto lui, che fu un dissacratore.

 

In Vota la Seggia dici "E sperammo a Dio ca se quaglia": sei credente? Oppure questa è una canzuncella che arriva con le credenze popolari dove anche la Fede si ferma?

Scopro di avere portato nei miei testi spiritualità, nel mio album la fede è tutta umana che si appiccica all'antropologia e diventa ritualistica e mezzo di sussistenza: l'uomo si fa Dio se grazie al giro di sedie che racconto nel brano umano e divino si uniscono nel quotidiano. Sono spirituale ed energetica: davanti a una statua di altra religione starei bene comunque, la mia è una spiritualità a ventaglio più che cristiana.

 

Bimba Lolupila parla di autismo e la protagonista dice "prova a capirmi": credi che viviamo in una società che sa ascoltare e capire oppure ognuno vive in un mondo suo?

Nella società ognuno vive in un mondo suo. Parlando della mia bimba autistica faccio riferimento a persone famigliari che non hanno una sensibilità così diversa rispetto a noi. Però loro non hanno una scelta mentre noi talvolta scegliamo di chiuderci in una non comunicazione. In quel caso spesso noi non ascoltiamo.

 

Ti giuro che ti voglio tantissimo bene (Jorge) è un brano di tenacia e resistenza, hai usato messaggi vocali per dargli più forza: cosa significa Resistenza per la tua generazione?

Significa collocarsi, non è vissuta per ottenere diritti che ci avevano tolto, la mia è una resistenza emotiva: gli adulti non capiscono che il tempo cambiano, il giovane è spavaldo ma fragile.

 

Chi è Odilia che è "una moglie diversa da me"? E i baci nell'ombra sono passione o clandestinità?

Entrambi. la ho scritta in adolescenza e cercavo di arrampicarmi su immaginari come l'amore che non erano ancora alla mia portata. Odilia non ha la bocca e quel sentimento lo vive tra sé e invidia moglie del burattinaio che invece ha la bocca.

 

L'angiulillo di Mmiezo ’e zzizze ’e ll’angelo è l'angelo custode, l'angelo tentatore o l'angelo che ci salva dalle tentazioni?

In realtà nessuno dei tre, è un angelo di compagnia: mettere i peccatori sul seno e strofinarli non è redenzione ma è l'amico che ti salva quando fai una str***ta.

 

Bimba Lolupila nasce da una favola, un brano si intitola Avrò una Favola, l'album si chiama Core in Fabula: quanto il mondo onirico è centrale nella tua vita e nella tua arte e quando eri bambina avevi una favola preferita?

Mi piaceva quella del lupo e i sette capretti, la mamma andava a fare la spesa e il lupo metteva le zampe nella farina per provare a ingannare i capretti con le mani bianche.

 

Infine resti sempre dell'idea "ca 'a vita è na cavalla"?

Sempre. Mi piace l'idea che sia libera e selvaggia e vada sculacciata quando si ferma, che sia senza briglie ma accompagnata.

 

Che accadrà nelle prossime settimane della tua vita artistica?

Ci saranno date estive soprattutto al Sud mentre in inverno vorrei presentare il disco in maniera più ampia, stiamo mettendo insieme le situazioni e tra le altre cose tornerò nella mia amata Milano. 

Approfondimento

Giancane, singolo Estate Magggica: "Creiamo la democrazia a punti"

Spettacolo: Per te