Nerone, album Penkiller: "Sono un pensatore esagerato che si riempie di troppe domande"
Musica
Il progetto è composto da 15 tracce e vede tra i featuring Ensi, Gemitaiz, Salmo, Jake La Furia, Shari, Dani Faiv, Nitro, Jack The Smoker, Heartman, Madman e EddyVeerus. L'INTERVISTA
Penkiller è il nuovo progetto di Nerone, all'anagrafe Massimiliano Figlia, ed è un album che unisce introspezione e provocazione, il titolo gioca sulla somiglianza con painkiller trasformando l'idea di antidolorifico in una penna capace tanto di lenire il dolore quanto di infliggerlo: una dualità che attraversa tutto il progetto, dove la scrittura diventa insieme arma e terapia, in un gioco costante tra vendetta lirica e autoanalisi. Un doppio significato riassunto dall’artista con la frase: “L’arte di uccidere gli altri e curare sé stessi con la medesima penna”. L’album si ispira liberamente a immaginari seriali come quello di Dexter, fondendo atmosfere fredde e meticolose con esplosioni di rabbia controllata. In ogni traccia si trova un confronto con sé stessi o con un bersaglio preciso, sempre secondo un codice etico non scritto, ma rigidamente rispettato. Anche in questo progetto, Nerone si distingue per un uso estremamente tecnico del linguaggio e della metrica, è un disco che non cerca compromessi: diretto, tecnico, concettuale. Un’autopsia dell’anima fatta in rima.
Massimiliano partiamo dalla storia di Penkiller quindi come è nato e per te che vieni dal freestyle quando oggi nella musica gli artisti danno valore alle parole.
Mi sembrava il momento di fare qualcosa di più maturo, devi impegnarti per scrivere ed essere credibile. Ho lavorato con due produttori che mi hanno accompagnato nel viaggio, la musica era così bella che l'album si è scritto da solo, ci avrò messo due ore a canzone, lo ho scritto in tour in leggerezza. Riguardo il valore delle parole credo che nel mainstream forse si sentano cose più frivole ma oggi lo specchio musicale è così ampio che trovi pezzi scritti bene.
"Leggi i testi è la volta buona che cresci": io che spesso preparo le interviste leggendo i testi dunque ho speranza?
Se leggi i miei spero di sì, poi va a gusto personale. Mi sono impegnato a sviluppare concetti importanti anche se devi scrivere in modo che più persone possibili capiscano.
"E tu stai seduto come un attivista" mentre tu protesti e manifesti è una critica al buonismo del mondo dell'arte? Tutti arrabbiati alla macchinetta del caffè poi in pubblico diventano agnellini?
Esattamente. Mi riferisco alla metafora dell'attivista che si siede in autostrada dove non serve a niente per fermare l'inquinamento, meglio allora sedersi sulla pista privata dove atterra e decolla l'aereo di Taylor Swift. Questi metodi invalidano la lotta per cui ci si batte, se la modalità è stupida il senso della protesta si esaurisce. Se blocchi il traffico sedendoti in mezzo alla strada ci rimette chi arriva tardi al lavoro.
"So la differenza tra chi ha la scorza e chi è solo buccia": oggi nel tuo mondo quale dei due elementi prevale? Dici anche che tra te e quelli c'è un abisso, quindi tu sei molto scorza?
Sì, molto scorza. Certo anche confezionare la buccia è importante ma poi va via e per essere longevo, anche a livello psicologico, serve bella una scorza, la competizione è spietata con un sacco di bucce in giro. Aggiungo che non ho alcun rimpianto per questo disco.
"Milano ha un palmo grande ci balliamo tutti in mezzo": ma quanti sono oggi a sapere ballare? E in questi ultimi dieci anni come hai visto cambiare la città? Resta sempre, per te, la città italiana più ricca di fermenti e più europea? Sapere che in piazza Duomo passa sempre il tram ti commuove un pochino? E in Pezzi di Noi dici che Milano è la città perfetta per chi fa l'artista.
Girando per l'Italia noto che a Milano un posticino per coltivare i tuoi interessi lo trovi sempre se sai come muoverti. Quanti sono a saper ballare non lo so, la musica cambia ogni cinque anni ma con un po' di convinzione sembri un ballerino anche se non hai ritmo. Non c'è più la Milano romantica, io adesso ho traslocato un po' fuori visto che sto per sposarmi ma mi preoccupo per gli altri. In passato ho abitato in quasi in tutte le periferie, non mi merita Milano!
Mi racconti la storia di Contronatura, che scrivi sia come unica parola sia spezzata?
Mi sa che sono sbalzi di battitura, non è voluto, il titolo è una parola sola. le cose contronatura servono solo per opprimere la libertà di qualcuna, la vera contronatura è l'oppressione delle idee, è la censura, è non potere cambiare sesso o avere genitori stesso sesso.
Pezzi di Noi è la canzone romantica di questo progetto: che rapporto hai con i ricordi? Li conservi tutti oppure selezioni?
Ho un passato burrascoso, vengo da una famiglia complicata, mia mamma è morta che ero piccolo, il suo volto lo ho recuperato solo vedendo le foto che mi hanno mostrato i miei nonni. Dovrei coltivare di più le foto, non ne faccio mai eppure mi emozionano. Sai, sono del segno dei gemelli, sono vendicativo, bastardo e pazzo nel bene e nel male.
A proposito di romanticismo, quale è la cosa che ti fa sentire le farfalle nello stomaco?
Vedere come la mia musica fa effetto sugli altri. Anche riascoltare pezzi vecchi che ci sono stato male quando li ho scritti: attraversavo un periodo bellissimo eppure stavo malissimo. Ho vissuto anni di fuoco, ho dato, ho imparato e ricevuto tantissimo. Mi fanno sfarfalleggiare lo stomaco gli sguardi di mia moglie e del mio cane.
"Ama chi sei ma rispetta che fai perché puoi mollare gli altri frate però te mai": la questione è che secondo me è più facile sacrificare se stessi che gli altri. Tu sei capace a volerti bene? Riesci a coltivare quello che è definito il sano egoismo?
Tendo all'autodistruzione, sono un pensatore esagerato: se il dente non duole mi faccio male da solo. Oggi devi essere adulto e autonomo nel mondo, l'amor proprio ti viene per istinto di sopravvivenza e ovviamente se ti vuoi più bene va meglio.
"Avrai risposte soltanto in base a cosa chiedi, ma non tutti sono sinceri": tu sei una persona sincera? E le risposti le cerchi dentro di te o osservando il mondo che ti gira intorno?
Le risposte sono fittizie, il problema sono le domande: mi chiedo se non faccio domande giuste, mi ci riempio la testa, c'è sempre bisogno di conferme, scoperte e stimoli e devi stare attento perché le cantonate le prendi dentro e fuori.
Tra le varie collaborazioni mi ha colpito quella con Shari: cosa ha di speciale?
Una voce incredibile e ha fatto quello che volevo, mi ha portato nella canzone l'afflato di Christina Aguilera, la sua parte la ha fatta in cinque minuti e in inglese; ha una anima molto fragile ma esplode quando canta nonostante la voce timida. La vorrei in tutti i miei dischi.
Che accadrà nei prossimi mesi?
Misteri della Fede. Il tour parte subito e spero si allunghi in autunno. Poi farò un po' di festival e c'è già altra musica da parte. Non ho più alcun contratto dunque sono un artista libero, vorrei fare anche intrattenimento al di fuori della musica, col quale per altro già mi cimento! Mio padre dice che tra qualche anno sarò come Gerry Scotti!