Daudia, l'album Il Nostro Tempo: "Oggi sorridere agli altri è già una rivoluzione"
Musica
Il titolo del progetto rispecchia la nuova direzione del duo composto da Claudia Pasquariello e Davide Maiale, che liberano la propria natura conducendo l’ascoltatore in un viaggio intimo ed emozionale. Il brano Ciò Che Vedo In Te è dedicato a Giulia Cecchettin. L'INTERVISTA
Il Nostro Tempo (PLAY & Oracle Records/JustPushPlay) è il nuovo album del duo pop Daudia, formato dai cantautori e polistrumentisti Claudia Pasquariello e Davide Maiale. Il disco è composto da 11 brani originali scritti e composti dagli stessi Claudia Pasquariello e Davide Maiale. L’album, dal carattere sperimentale, presenta sonorità differenti, dall’elettropop al country, passando per brani orchestrali, acustici e vicini al pop rock, risultato della ricerca e dell’esplorazione dell’universo pop che da sempre caratterizza il percorso artistico del duo. Il titolo del progetto discografico rispecchia la nuova direzione dei Daudia che vogliono esprimere liberamente la propria natura, conducendo l’ascoltatore in un viaggio intimo ed emozionale. Il Nostro Tempo raccoglie le influenze sonore, provenienti da Stati Uniti e Italia, sperimentate dal duo negli ultimi cinque anni, e fonde le due anime del progetto artistico, quella italiana e quella internazionale, attraverso un'alternanza di brani in italiano e in inglese.
Il Nostro Tempo è come sfogliare un diario, la sua forza è condividere aspetti emozionali e personali: come lo avete costruito e quanto è stato complicato essere così intimi in fase di scrittura?
Sì è un diario dunque non è stato difficile mettere giù le emozioni, ogni canzone è nata da momenti precisi negli ultimi due anni. E' stato più complicato aprirsi, mettere le emozioni nero su bianco ma è anche stata una liberazione. In queste canzoni c'è verità.
Ciò che Vedo in Te accomuna i sogni, che vanno sempre inseguiti, e l'invito a stringere i denti: è unendo i desideri e la volontà che si diventa padroni della propria vita?
Sicuramente. Il desiderio si avvicina anche alla passione, la volontà è più legata alla dedizione ed è un valore aggiunto. Insieme sono la chiave per raggiunge gli obiettivi, è la missione quotidiana anche se non è facile visto che la vita è fatta anche di momenti bui. La canzone è dedicata a Giulia Cecchettin, non lo abbiamo detto subito per rispetto alla sua famiglia. Abbiamo immaginato Giulia prima di conoscere colui che poi l'avrebbe uccisa, proviamo a raccontare lei che insegue i suoi sogni.
"Neanche la scienza lo sa chi sei dietro la tua maschera": dobbiamo prendere consapevolezza che i social sono più efficaci della scienza nel decifrare le persone e l'umanità? E che è anti-storico dire "magari un giorno io e te ci conosciamo davanti a un caffè"?
Scienza e tecnologia sono quasi sullo stesso piano. Il problema di oggi è che si tende a indossare maschere, a mostrare qualcosa che non siamo e dunque quello che si vede non è la realtà. Il primo obiettivo è liberarsi delle maschere e ritornare davanti a un caffè guardandosi nei veri occhi.
Senza cuore non si sbaglia mi ha ricordato il libro Il Killer Sentimentale di Sepulveda. Bisogna essere cinici per soffrire il meno possibile?
Un pizzico di cinismo non guasta ma se sei empatico e sensibile è più difficile avere questo piccolo distacco, soprattutto se si tratta di tradimenti e persone che ti fanno del male. Resta la nostalgia dei sentimenti passati.
Questo è il Nostro tempo è un rinnovarsi ogni giorno? E' la somma dei desideri di chi di chi vuole partire per dimenticare e chi vuole sparire per ricominciare? In Scorpione per altro cantate "tornassi indietro io rifarei tutto".
Al di là del titolo non sappiamo quale sia il tempo giusto, per noi è metaforico per uscire con le nostre emozioni: mettere insieme desideri e ambizioni è un vettore per questo viaggio. Ma non rinneghiamo quello che abbiamo sempre fatto, il periodo delle cover ci ha fatto maturare e portato dove siamo oggi. Siamo la somma del passato ma puntiamo sempre all'orizzonte.
L'Ultima canzone è pura nostalgia, c'è il desiderio di riannodare i fili del tempo ma ci sono anche i sogni rimasti nel cassetto: sono più quelli che sono usciti e diventati realtà o quelli che aspettano il loro momento?
Siamo sempre positivi. Dei sogni che avevamo ne abbiamo realizzati parecchi, alcuni oltre le aspettative. La vita la guardiamo in positivo, molti li abbiamo realizzati e per gli altri procediamo per step. Sogno genera sogno, poi c'è il grande sogno di arrivare a più persone possibile con la nostra musica. Avanziamo per piccoli obiettivi per raggiungere il grande sogno.
Rivoluzione è la canzone del disincanto: in cosa voi e la vostra musica siete rivoluzionari?
Le nostre voci spesso sono una sola, generiamo una terza voce. Questa è la linea guida del percorso. Rispetto a una partenza più acustica, la rivoluzione è nei vari generi che abbiamo toccato, per collocarci ora in una zona più confortevole. Non ci fossilizziamo sull'algoritmo.
Pensieri, desideri, sogni sono i concetti più presenti nei vostri testi: cosa significa oggi essere dei sognatori?
Oggi è più difficile rispetto al passato, il sogno è ormai una ambizione ma rappresenta sempre una via di fuga. Non può mancare mai il sogno qualunque esso sia. Anche riconnettersi con la famiglia è un sogno. I sognatori si riconnettono con gli altri, lo diciamo in Rivoluzione: sorridere agli altri è già un sogno.
Il pudore di cancellare i messaggi per non trasmettere i vostri sentimenti vi appartiene anche oggi?
No. Oggi siamo più diretti. Il pensiero deve essere sincero.
"If there’s a place where we can hide tonight Take my hand and let’s drive" (se c'è un posto dove possiamo nasconderci stanotte, prendi la mia mano e andiamo, ndr): mi dite quale è il vostro?
Gli Stati Uniti, in particolare la West Coast dove ci sentiamo a casa. L'America ci ha sempre dato emozioni anche nella quotidianità, ha spontaneità e confidenza speciali. In California ci sentiamo liberi, la nostra stessa mente è più libera.
Visto che alcuni testi hanno una prospettiva femminile e altri maschile...pur essendo co-firmati la prima fase di scrittura è individuale?
Davide Maiale: Claudia fa i testi e deve immaginare la prospettiva maschile, io ci metto il mio punto di vista.
Claudia Pasquariello: Essendo un duo ma non un duetto è il motivo per cui creiamo la terza voce: non volevamo il cliché da duetto italiano. Scorpione nasce da una lettera e racconta un amore tra due donne. In alcuni brani abbiamo scelto di non cantare insieme, in Ciò che vedo in Te, quella per Giulia, canta Davide, in Dinamite io perché la prospettiva è quella di una sola persona e il tema è il tradimento. Mi trovavo meglio a scrivere in inglese già da adolescente, è una lingua che concede maggiore libertà e dunque scrivo con sonorità più interessanti; la metrica italiana mi ispira più le ballad.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Il 26 maggio faremo live a Londra, le date in Italia arriveranno in autunno nell'ambito di un tour europeo. Ti diciamo che a Londra vogliamo provare a proporre qualche brano in italiano, lì c'è una comunità importante di connazionali. Inoltre è in programma un album country-pop solo in inglese.
