
Un giudice non ha consentito di procedere a una Jane Doe che aveva accusato il rapper di aver tentato di aggredirla durante una festa a New York nel 1995 e che ora ha preferito mantenere l'anonimato
Un giudice di New York ha archiviato una causa per violenza sessuale contro Sean Combs, perché la Jane Doe che l’aveva accusato ha scelto di non rivelare la sua identità. Lo scorso ottobre la donna, assistita dall’avvocato Tony Buzbee, aveva sostenuto che il rapper avrebbe tentato di aggredirla durante una festa a New York nel 1995 e che l’avrebbe picchiata quando lei avrebbe rifiutato le sue avances. A gennaio, Buzbee aveva chiesto di procedere ugualmente sotto anonimato, ma la Corte aveva prima negato tale possibilità a causa della combinazione della gravità delle accuse e dell’assenza di prove “di danno specifico e concreto”, e aveva poi ordinato a Doe di presentare entro il 20 marzo una nuova denuncia con il suo vero nome. La donna, però, ha scelto di rinunciare. “C’è molta paura tra questi querelanti”, ha dichiarato a Variety Buzbee. “Quindi non posso biasimarla. Questi sono casi difficili e spesso sono nuovamente traumatizzanti per coloro che li perseguono. Ogni caso è a sé. Questa donna ha scelto di non procedere e di non sottoporsi al circo mediatico e al pericolo percepito che ha sentito. Dobbiamo rispettarlo”.
I LEGALI DI PUFF DADDY: "ANCHE GLI ALTRI CASI NON REGGERANNO"
“Questo è ora il secondo caso intentato da questi avvocati contro il signor Combs che è stato respinto nella sua interezza. Non sarà l’ultimo. Per mesi, abbiamo visto un caso dopo l'altro presentato da individui che si nascondevano dietro l'anonimato, spinti da avvocati più attenti ai titoli dei media che al merito legale. Anche le altre richieste, come quella respinta oggi, non reggeranno in un tribunale”, hanno dichiarato gli avvocati di Puff Daddy. L’archiviazione è arrivata dopo una sentenza della scorsa settimana, che ha stabilito che una Jane e un John Doe debbano rivelare le loro identità entro il 10 aprile per procedere. Per la giudice Jennifer Rochon, ogni caso risulta “sostanzialmente identico alle dichiarazioni presentate lo stesso giorno in altri casi Doe contro Combs in questo distretto, che coinvolgono querelanti e fatti diversi”. Nel frattempo, il rapper resta in carcere con le accuse di racket e di traffico sessuale.
