Nicol pubblica l'Ep Giornate Umide: "Credo nell'amore e nell'umanità"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Credit Alessandra Trucillo

La giovane artista di Vicenza, protagonista degli opening act del PalaJova, esce con un progetto che racconta le ansie ma anche la forza di una generazione. INTERVISTA

Nicol torna con Giornate Umide, un Ep che è il diario musicale delle ansie e delle speranze di una generazione. Il nuovo progetto della giovane artista vicentina, protagonista in questi giorni di molti degli opening act del PalaJova di Jovanotti, segue il successo della serie Netflix Adorazione, che la ha vista recitare nel ruolo di Arianna e che ha incluso nella colonna sonora i suoi brani Viscere feat. Fabri Fibra e Ritornerai, e dopo aver partecipato a Sanremo Giovani 2024 (GUARDA LO SPECIALE) in gara con Come Mare

Nicol partiamo dall'esperienza con Lorenzo: come è nata e hai compreso, ora che hai fatto un po' di opening act che il pubblico viene per Lorenzo ma torna a casa anche con te?

È bellissimo. Tutto è nato perché mi ha conosciuto in occasione delle mie partecipazione al Jova Beach a Bresso e Barletta; siamo collegati da Trident, la nostra agenzia, che ha pensato a me per aprire i suoi live nei palazzetti: è un grande onore e ci aggiungo che la notizia mi è arrivata il giorno del mio compleanno. Lorenzo il pubblico se lo è costruito negli anni è ha sempre una particolare attenzione nei suoi confronti nonostante il clima di festa. Da fan mi sposto spesso a vedere il concerto di Lorenzo tra il pubblico e capita di beccare chi mi ha visto sul palco poco prima e mi dice che sono stata una sorpresa... ma la soddisfazione più bella è chi mi apprezza dopo avermi detto che non mi aveva ma sentita.

 

Cosa mi puoi raccontare di Giornate Umide? La mia sensazione è che la tua musica sia come le morene che sembrano immobili ma ogni giorno avanzano di qualche centimetro.

L'esperienze che sto facendo anche dal palco del PalaJova e l'uscita di questo Ep mi stanno portando sempre più consapevolezza di cosa voglio essere. I quattro brani che porto live all'opening act me lo confermano.

 

Una curiosità: visto che Ritornerai ha conquistato anche tanta parte d'Europa, tra cui il Regno Unito, ti è venuta voglia di tornare all'inglese, di ripensare al tuo progetto anglofono Sadpup?

Non ci avevo pensato. Non dico no, potrebbe essere. Per altro ho scritto anche in francese.

 

Prima di parlare dell'Ep parliamo di Adorazione: che esperienza è stata come attrice? E poi come tutti i protagonisti anche la tua Arianna nasconde un segreto. Nella quotidianità che rapporto hai coi segreti? Sai custodirli oppure sono quei pensieri che si dicono a una persona per volta e diventano telefono senza fili?

Illuminante. È stato un amore a prima vista per una persona che non crede nell'amore a prima vista. È stato emozionante come quando sono sul palco o scrivo una canzone. Poi mi ha stimolato come scrittura: La notte più Fredda che C'è è nata mentre ero nei panni di Arianna, consapevole di quello che per me prova per Vanessa. Custodisco i segreti perché sono di parola: in faccia però puoi leggermeli poiché sono una persona trasparente.

 

Gli "uomini che sono cresciuti e non sognano più niente" è la brutta eredità che hanno lasciato le generazioni precedenti alla tua?

Purtroppo è una cosa che noto e mi spiace, lo vedo anche nelle scelte dei miei genitori. Mia madre voleva fare la maestra ma non lo ha mai fatto. Io fin da piccola sono sempre andata diritta, lavoravo al supermercato per pagarmi lo studio di registrazione e non è mai esistito piano B.

 

In Come Mare ti domandi "io chi sono": immagino tu non abbia una risposta ma restando in tema marino oggi sei una marea che sale o che si ritira?

Sale. Impossibile ora ritirarsi. Poi ci sono anche giornate complicate.

 

Per altro la marea è protagonista del verso iniziale di Viscere: c'è chi guarda la stella polare mentre tu ti orienti nella vita con le maree?

È una cosa che cambia, ha tante sfaccettature, è come mi sento con le emozioni, sono volubile caratterialmente.

 

Sempre in Viscere dici che non puoi continuare a nuotare controcorrente: cosa ha per te, nativa di Vicenza, di speciale l'elemento marino? Meglio dei colli Berici?

Ho sempre avuto un rapporto con l'acqua importante. Uno dei momenti più intesi è quando mi metto nella vasca e vado con la testa sotto, faccio gare di apnea da sola. In quei momenti la mia creatività germoglia.

 

"La paranoia e il successo sono parenti stretti": li ami, ci convivi o sono parenti serpenti?

La voce di Fabri Fibra in quel brano è il campanello di una situazione che non ho ancora vissuto e spero di non vivere mai ma devo essere conscia che potrei viverla.

 

Qual è l'ultima canzone serial killer che ti ha colpito alla schiena?

La canzone di Dario Brunori di Sanremo, L'Albero delle Noci: sono grandi schiaffi a ogni ascolto.

 

Quando è nata Ritornerai hai pensato al titolo ingombrante... suppongo visto che si tratta di Bruno Lauzi: cosa ti ha spinta a non cedere? Per altro il prossimo 25 settembre compie 5 anni: facciamo una festa?

Ci ho riflettuto dopo. L'ho cantata e basta, ero in studio con Bias quando ci ho lavorato. Già cinque anni? Non ci avevo pensato. In effetti dobbiamo pensare a una festa.

 

Ti ha chiamato l'azienda che produce gli anelli My Little Pony per farti testimonial? O almeno te ne hanno donati un po'?

Non mi è arrivato nulla. Quello citato nella canzone per altro era un regalo di mia sorella, ci tenevo molto e lei mi ha autorizzato a condividerlo con la persona che frequentavo.

 

Cosa è rimasto oggi della disperazione del Decimo Senso? Credi un po' di più nell'amore e nelle persone?

Credo di più nell'amore, nonostante mi abbia fatto molto male ho capito che è una questione di prospettiva. In Correre canto proprio di questo, del fatto che voglio correre tutti i rischi. Anche se talvolta l'amore prende a schiaffi mi prendo i miei rischi. E sì, credo tantissimo nelle persone.

 

Alla fine possiamo dire che oggi Nicol sa lasciarsi andare e si è spogliata un po' delle sue paure?

Moltissimo e lo riscontro sul palco. Salgo con la voglia di cantare e divertirmi.

 

Che accadrà nelle prossime settimane della vita artistica di "una giovane artista molto forte" (definizione di Jovanotti, ndr)?

Continuerò ad aprire i palazzetti di Lorenzo, poi farò qualche data aspettando il tour estivo. Non voglio fermarmi, voglio continuare a cantare.

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