Sanremo 2025, Serena Brancale: "Il mio Anema e Core è una sfida a tutti i bigotti"
Musica
L’artista pugliese porterà sul palco un brano che celebra l’essenza più autentica dell’amore, un sentimento puro che si esprime senza riserve. Nella serata delle cover condividerà il palco con Alessandra Amoroso. INTERVISTA
Serena Brancale torna in gara al Festival di Sanremo (GUARDA LO SPECIALE) dieci anni dopo la sua prima volta: porta all'Ariston il brano dal titolo Anema e Core (Isola degli Artisti under exclusive license to ADA/Warner Music Italy). L’artista pugliese porterà sul palco un brano (LEGGI IL TESTO DI ANEMA E CORE) che celebra l’essenza più autentica dell’amore, un sentimento puro che si esprime senza riserve. In un mondo dove spesso i sentimenti vengono filtrati, nascosti o mascherati per paura di essere giudicati, questo brano ci ricorda che amare davvero significa mostrarsi per ciò che si è, senza vergogna né timore, mettersi a nudo donandosi completamente a un’altra persona. Il testo è scritto in italiano e in barese, il dialetto per Serena rappresenta casa, la sua terra e l’essenza più vera di ciò che è. È attraverso queste parole che riesce a raccontarsi con sincerità e a esprimere ciò che sente e ciò che la lega profondamente alle sue radici. Ha deciso di portare questo legame viscerale con la sua terra anche durante la serata delle cover, quando sarà accompagnata sul palco dell’Ariston da Alessandra Amoroso. Le due artiste canteranno If I Ain’t Got You, iconico brano di Alicia Keys.
Serena come nasce Anema e Core?
È un invito a vivere qualsiasi momento della vita, che sia il Festival di Sanremo, una storia d’amore, un'intervista, con lo stesso fuoco, con l’idea di dare sempre me stessa. Anema e Core è un brano italiano con una parte consistente in pugliese, in dialetto barese per l'esattezza, ma lascia il titolo al dialetto napoletano perché è una espressione che io uso spesso quando parlo con la gente, dunque volevo preservare questa napoletanità. È anche un omaggio a Pino Daniele che mi ha insegnato a esser libera nello scrivere nel proprio dialetto e io lo faccio col dialetto barese.
Invece la scelta di If I Ain't Got You con Alessandra Amoroso?
È puro soul, c'è quell'animo gospel che Alessandra ha ed è grazie a quel brano che è entrata ad Amici, era il suo provino ed è stato il brano perfetto per conoscerci e condividere un pezzo super soul mondiale e super made in Puglia! Super bella pure l'idea di cantare con lei.
Cosa rappresenta il dialetto in musica per te?
Quando scrivo un brano parto dal barese non dall'italiano, il barese non è solo Baccalá, per intenderci, c’è anche tanta poesia, non solo parolacce. Il dialetto per me è verità, questo brano è italiano ma anche in dialetto barese.
Cosa ti aspetti dal Festival e da quello che verrà dopo?
Mi auguro che con questo brano la gente possa guardarmi e ricordarmi col sorriso e vedere che Anema e Core è un brano felice, mi auguro di essere ricordata non solo come Serena la cantante jazz ma di poter fare salsa, domani folk poi di cantare la pizzica: l’idea di chiudere un artista in un genere musicale non mi piace. La bellezza e la libertà che vedo con Jovanotti, per esempio, sono eterne, l’artista non è un genere.
Mi auguro dunque dopo questo Festival di essere identificata con uno sguardo più generale.
Come ti senti cambiata nel tuo percorso?
Sono cresciuta, sono più lucida perché guardo le cose e le metto a fuoco. Sono cresciuta in un ambiente jazz dove non potevo dire che ballavo i balli di gruppo oppure la salsa, sono cresciuta in un ambiente bellissimo ma un po’ bigotto. Mi dicevano “non mostrare il seno, non usare borchie perché fai jazz!". Ma perché? Se a me piace imitare Paola Cortellesi, se a me piace andar in discoteca e ballare la techno, perché devo vergognarmi? Sì, mi laureo in canto jazz ma non sono solo questo ed è il motivo per cui all’inizio alcune cose le nascondevo.
Sui social giochi con la tua fisicità, replicherai a Sanremo?
È un lato di me quello di mettere una foto nuda sul mio pianoforte, l’importante è aver coscienza di prendere bonus e malus, prendermi le responsabilità, c’é sempre la faccia negativa della medaglia, l'importante è che sei sicura, che ti piaci. Nessuno mi dice di postarmi così, a me piace molto e lo faccio e mi prendo responsabilità. L'importante è mantenere un giusto equilibrio tra musica e questo tipo di gioco: nuda sì ma vince sempre la musica.
Questa consapevolezza nel “giocare“ quando è arrivata?
Col tempo, non è normale averla a 20 anni. È giusto mangiare un po’ di cacca prima. Questa cosa la faccio solo grazie al tempo passato, è un frutto questa consapevolezza, è un frutto di qualcosa vissuto e successo in passato.
Parli di amore in questo brano: che tipo di amore?
Per la persona che amo e per quello che è la musica. Io son cresciuta in una famiglia che vive tutto anema e core.
La collana esiste davvero? La porterai a Sanremo?
Sì esiste assolutamente. è un oggetto legato alla mia famiglia e non la tolgo mai, l’ho sempre sempre su con me.
Sarà un Sanremo bigotto e tradizionalista?
Io ho fatto prove e ho visto cose belle, penso che quello che vedi tu, inteso in generale, è perché ce l’hai tu dentro: gelosia, possesso... sono tutte cose che quando le vedi è perché sei il primo a provarle, perché sei tu, questa è la mia teoria. Alle prime prove, essendo felice per il brano che porto, sono arrivata col sorriso, niente di bigotto, anche nei miei riguardi. In altre occasioni certo che ho visto sguardi bigotti verso di me.
Baccalà ha sfondato su TikTok, tu hai sensibilità che non tutti hanno nel mostrarti trasparente sui social ed essere trasversale: cosa ci porterai durante il Festival?
Prima cosa voglio dormire, voglio essere riposata per dare il massimo durante le serate, poi, dopo la prima serata, comincerò a rilassarmi e a giocare col FantaSanremo; poi avrò il tour all’estero e ho un sacco di idee per fare cose belle e cantare Anema e Core ma per ora voglio concentrarmi. L’uso di Tik Tok è stata una guerra contro il mio produttore che è stato per tanto tempo a dirmi che io ho un modo pop di vivere le cose, di esprimermi, di vestirmi e di parlare, lui mi dice di cercare di unire pop e jazz in questo.
Con te e Alessandra Bari e Lecce canteranno insieme!
Certo e vi faremo emozionare a tutti, bigotti compresi! È una rivalità senza senso, senza fondamento, sono felice di andare oltre.
