Cantautore italiano tra i più rappresentativi, è nato a Modena il 14 giugno 1940. Ha esordito nel 1967 e, da allora, ha pubblicato oltre 20 album. Da L’avvelenata ad Amerigo, sono tantissimi i successi dell’artista apprezzato da diverse generazioni di ascoltatori
Francesco Guccini compie 85 anni. Il cantautore, tra i più rappresentativi e popolari in Italia, è nato il 14 giugno 1940 a Modena. È anche scrittore, attore e docente, con una carriera che vanta un numero considerevole di successi. Dall’esordio nel mondo della musica nel 1967 con l’LP Folk Beat n.1 a oggi ha collezionato oltre 20 album. Molto impegnato sul piano politico e sociale, i testi dei suoi brani vengono spesso considerati dei veri e propri componimenti poetici. Capace di mettere d’accordo diverse generazioni di ascoltatori, detiene anche un particolare record di riconoscimenti. Cosa sapere su Francesco Guccini, tra carriera, aneddoti e curiosità.
Gli esordi di Francesco Guccini nella musica
Francesco Guccini ha frequentato l’Istituto magistrale a Modena negli anni ’50 e da adolescente ha iniziato a suonare la chitarra con l’arrivo in Italia del rock’n’roll. Le prime canzoni risalgolo al 1957. L’anno successivo si è iscritto all’università a Lingue e Letterature straniere. Nel 1961 si è trasferito con la famiglia a Bologna e si è unito a un gruppo di musica da ballo chiamato I Marinos, poi diventati I Gatti. Nel 1962 ha messo in pausa la musica per partire per il servizio militare. Al ritorno, nell’ottobre del 1963, ha ripreso a studiare all’Università, con indirizzo in Materie Letterarie. Nel 1966 ha iniziato a imporsi come autore per l’Equipe 84, scrivendo brani come L’Antisociale, Auschwitz, È dall’amore che nasce l’uomo.

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La carriera negli anni ’70 e ’80
Il 1972 segna il salto a livello qualitativo con l’album Radici che contiene alcune delle canzoni più conosciute di Guccini tra cui La locomotiva, brano tratto da una vicenda reale, in cui si affronta il tema dell'uguaglianza, della giustizia sociale e della libertà. La critica ha definito l'album contemplativo e onirico. L’anno successivo ha registrato Opera Buffa all’Osteria delle Dame di Bologna e al Folkstudio di Roma. Album goliardico e spensierato, mette in luce le qualità da cabarrettista, ironico e colto del cantautore. Nel 1974 ha realizzato Stanze di vita quotidiana, un album controverso e di difficile ascolto, composto da sei lunghi brani malinconici e struggenti. Solo a distanza di molti anni è stato riconosciuto il valore artistico di questo disco, tanto che il testo di Canzone per Piero è stato inserito tra le fonti della prima prova dell’esame di Stato del 2004. Il successo commerciale di Guccini è però arrivato nel 1976 con Via Paolo Fabbri 43, album poi risultato tra i cinque più venduti dell’anno. Qui è contenuta L’avvelenata, canzone scritta da Guccini per rispondere a chi lo aveva precedentemente attaccato e criticato. Tra gli altri album da citare di fine anni ’70 e anni ’80 ci sono sicuramente Amerigo con i brani Eskimo e Metropolis, il cui filo conduttore è la descrizione di alcune città dal preciso valore simbolico. Anche in Guccini, disco del 1983, torna il tema del viaggio e del disagio metropolitano. Uno tra i brani più conosciuti è Autogrill, canzone sospesa tra irreale e verosimile, tra mistero e sogno, nel racconto di un amore solo sfiorato. Il 1987 è l’anno di Signora Bovary, un album di stampo intimista in cui le varie canzoni ritraggono o alludono a persone intensamente legate alla vita del cantautore.

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Gli anni ’90 e 2000
Gli anni ’90 per Guccini si aprono con la vittoria della Targa Tenco come miglior canzone dell’anno per Canzone delle domande consuete. Nell’ultimo decennio del XX secolo ha pubblicato anche gli album Parnassius Guccinii e D’amore di morte e di altre sciocchezze. Nel 2000 è uscito Stagioni con il brano omonimo dedicato alla figura di Ernesto “Che” Guevara e con Ho ancora la forza, scritto a quattro mani con Luciano Ligabue e vincitore della Targa Tenco. Ritratti, del 2004, è invece caratterizzato da emozionanti quadri metaforici che ritraggono ed evocano uomini entrati nella grande storia per volontà propria o loro malgrado: Ulisse (Odỳsseus), Ernesto “Che” Guevara (Canzone per il Che), Cristoforo Colombo (Colombo), Carlo Giuliani (Piazza Alimonda). Nel 2006 Guccini ha celebrato i 40 anni di carriera con The Platinum Collection, disco che contiene 47 grandi classici della sua discografia. Nel 2012, a quasi 9 anni di distanza dal precedente Ritratti, è stato pubblicato l’ultimo album in studio di Francesco Guccini, L’Ultima Thule, con cui l’artista ha dichiarato di volersi congedare dalla professione di cantautore. Negli ultimi anni ha invece continuato a pubblicare album, tra gli ultimi Canzoni da Intorto e Canzoni da Osteria.

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La carriera come scrittore
Francesco Guccini ha pubblicato anche diversi libri. Il primo è stato Cròniche epafàniche, un romanzo del 1989. Il secondo romanzo Vacca d’un cane è arrivato qualche anno dopo, mentre nel 1997 ha iniziato una collaborazione letteraria con Loriano Macchiavelli con cui ha scritto a quattro mani ben otto romanzi. Tra gli ultimi libri è da citare Tralummescuro che è stato inserito tra i cinque libri finalisti al Premio Campiello. Ma Guccini è anche un fumettista con all’attivo una decina di pubblicazioni tra gli anni ’60 e ’80.

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Curiosità su Francesco Guccini
Ci sono diversi aneddoti sulla vita di Francesco Guccini, pochi per esempio fanno caso al fatto che il cantante è nato quattro giorni dopo l’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale. Con il padre chiamato alle armi, ha trascorso l’infanzia con la madre dai nonni paterni a Pavan e più volte nelle sue opere ha raccontato gli anni passati sulle montagne dell’Appennino tosco-emiliano.
Tra le altre curiosità, Guccini è un recordman del premio Tenco con ben quattro targhe e due premi, superato in numero di targhe solo da Paolo Conte e Fabrizio De André anche se loro di premi ne vinsero solo uno a testa.
L’artista è anche attore e ha partecipato a ben 14 film. Il primo è stato Fantasia, ma non troppo, per violino del 1976 e l'ultimo La Linea Gialla del 2015. Ha fatto parte anche del cast di Radiofreccia, film del collega Luciano Ligabue del 1998. La pellicola più vista sul grande schermo tra quelle in cui ha recitato è stata però Io e Marilyn di Leonardo Pieraccioni del 2009.
Il cantante nel 2004 è stato nominato Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica e, nel corso degli anni, ha ricevuto due lauree honoris causa, una dall’università di Bologna e di Modena in Scienze della Formazione Primaria, l’altra dall’american University of Rome in Scienze umanistiche.
Il cantautore ha rivelato di essere nato lo stesso giorno di Che Guevara, personaggio da lui molto apprezzato e stimato tanto da dedicargli due canzoni: Stagioni e Canzone per il Che. Allo stesso tempo Francesco Guccini è un artista talmente apprezzato da ricevere due canzoni a lui dedicate: Canzone per Francesco di Roberto Vecchioni dall'album Elisir (1976) e Caro il mio Francesco di Luciano Ligabue dall'album Arrivederci, mostro! (2010).
